Situazione covid nel mondo: meno contagi in Germania
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La situazione covid nel mondo

La situazione covid nel mondo

La variante Omicron corre veloce come il vento, ma è stata proprio la sua contagiosità fulminea che ha portato Paesi come il Regno Unito a raggiungere l’immunità di gregge. In Spagna ci sono meno morti, e anche in Germania calano i contagi. New York raggiunge, invece, i 90 mila casi, ma per ora nessuna chiusura.

SITUAZIONE COVID IN GERMANIA: MENO CONTAGI

Migliora la situazione covid in Germania, dove si registrano 25.255 nuovi casi di coronavirus e 52 decessi nelle ultime 24 ore. L’incidenza settimanale di casi confermati per 100.000 abitanti sale però a 375,7.

GRAN BRETAGNA: IL VIRUS POTREBBE SPARIRE

I contagi sono in calo anche in Gran Bretagna. I dati delle autorità sanitarie ieri ne riportano 146.390 contro i 178.250 del giorno prima. In aumento invece il numero dei decessi pari a 313. Sono complessivamente 1.227.000 i positivi nel Paese nell’ultima settimana, il 10,6% in più dalla settimana precedente.

La variante Omicron potrebbe rendere il Covid endemico nel Regno Unito, al punto che potrebbe diventare come un comune raffreddore. Lo ha affermato il consigliere del Governo Mike Tildesley. Secondo l’esperto in Gran Bretagna si starebbe appunto registrando un netto rallentamento dei casi, confermato anche dalla situazione in ospedali e terapie intensive.

SITUAZIONE COVID MENO MORTI IN SPAGNA

In Spagna Pedro Sanchez sta valutando nuove carte da mettere in tavola, visto il calo del numero dei morti. Il primo ministro è convinto che ci siano le condizioni per poter riaprire in modo graduale, vivendo la pandemia in modo diverso, iniziando a curare il covid come un comune raffreddore. Le autorità sanitarie spagnole stanno lavorando da mesi a questa transizione.

OMICRON CORRE NEL RESTO DEL MONDO

Ma in altri Paesi Omicron per adesso non frena la sua corsa. I positivi nel mondo sono più di 2 milioni al giorno in media nella prima settimana dell’anno.

Frenano, però, i decessi con una media di 6.237 vittime quotidiane dall’inizio dell’anno, forse perché il nuovo ceppo è sicuramente meno letale, specie tra i vaccinati. A New York, ieri sono stati oltre 90mila i nuovi positivi e 154 i decessi registrati. In alcuni quartieri, il tasso di positività arriva al 35%, quasi cinque volte i livelli dello scorso inverno, con picchi vicini al 50% nel Bronx.

Una situazione che sta inevitabilmente mettendo in crescente emergenza il sistema ospedaliero, vicino ai 12mila ricoveri. Al momento, però, non sono in programma chiusure o restrizioni per i cittadini. Anche in Messico, quinto Paese più colpito al mondo per numero di vittime, la situazione non è delle migliori: i contagi volano. In Perù si registrano nuovi record con più di 30mila e 16mila casi in un giorno.

In Africa sono stati superati i 10 milioni di casi, secondo i dati del dipartimento sanitario dell’Unione africana, che conta anche oltre 231mila vittime. Tra gli Stati più colpiti c’è il Sudafrica, dove a fine novembre era stata scoperta la variante Omicron.

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