Cinema,  Libri

L’amica geniale: la serie televisiva 2018

“L’amica geniale”, la serie basata sui bestseller di Elena Ferrante

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Il regista con le attrici protagoniste della serie al Festival di Venezia

Il 27 novembre è andata in onda su Rai1 la prima puntata della fiction “L’Amica Geniale“, l’attesissima trasposizione televisiva dell’omonima saga. La serie tv, composta da 8 episodi, si basa sui famosissimi bestseller scritti da Elena Ferrante, pseudonimo che cela la vera identità della scrittrice ormai famosa in tutto il mondo.

L’adattamento dei romanzi, coprodotto da Rai, HBO e TIMvision, è stato diretto da Saverio Costanzo e co-sceneggiato da Francesco Piccolo, Laura Paolucci e dalla stessa Ferrante.

Ogni puntata avrà una durata di circa 50 minuti e i primi due episodi sono stati presentati al Festival di Venezia 2018. Successivamente, all’inizio di novembre la stessa anteprima è andata in onda nei cinema italiani in due date che l’hanno portata in vetta al box office.

 

L’INCIPIT

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Elena e Lila in una scena della fiction

La serie tv, nel suo svolgimento, ricalca molto fedelmente i libri. Un’anziana signora, Elena Greco, riceve una telefonata che la informa della sparizione della sua amica di sempre, Lila, che se n’è andata senza lasciare tracce.

In un mix di rabbia e dolore scatenati dalla notizia, Elena apre il computer e inizia a scrivere la storia dell’amica, che si intreccerà con la sua in un arco di oltre sessannt’anni di vita.

I primi due episodi vedono Lila (Ludovica Nasti) ed Elena (Elisa Del Genio) ancora bambine in una Napoli periferica e degradata negli anni ’50. Le vicende delle due ragazzine sui banchi di scuola ed il crescere timido della loro amicizia si intrecciano con la vita degli abitanti del rione fatta di violenza, gelosie ed intrighi a stampo mafioso.

 

 

 

DAL LIBRO ALLA SERIE TV

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Elena e Lila passeggiano per il rione

Il compito di trasporre il capolavoro di Elena Ferrante in una serie televisiva non era certamente dei più facili. I libri, infatti, sono altamente introspettivi e indagano nel profondo i pensieri e i sentimenti delle due protagoniste. Il rapporto tra Elena e Lila, così come quello e tra gli altri personaggi, non risulta mai chiaro ed univocamente interpretabile.

Le descrizioni della Ferrante, infatti, si prestano spesso a svariate chiavi di lettura senza fornire verità precise. Emergono, quindi, personaggi sfaccettati che coinvolgono il lettore con la loro complessità.

Non era semplice, dunque, trovare un modo per trasporre sullo schermo questo potente mondo interiore.

Dalle prime due puntate viste in anteprima, sembra, però, che il regista sia riuscito, almeno in parte, a catturarne alcuni aspetti. Prima di tutto i ritmi sono molto lenti, rispettando l’andamento del libro senza fretta. Questo permette di soffermarsi sull’ambiente e sui personaggi.

 

L’ANTEPRIMA: GLI ASPETTI POSITIVI

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Lila in una via del rione

L’atmosfera soffocante del rione emerge chiaramente dalle immagini. La scenografia, polverosa e cadente, così come i costumi dai colori spenti, descrivono una Napoli che, come nel libro, sembra più un luogo dell’anima che una località geografica.

Il quartiere pare espandersi all’infinito come una macchia di inchiostro tanto che il tentativo di fuga delle bambine fallisce miseramente. Il rione con la sua violenza e ignoranza è parte di loro e lo porteranno dentro per sempre.

Anche i personaggi emergono lentamente: impariamo a conoscerne gli abitanti del posto con i loro impieghi più o meno modesti, i loro problemi e i loro intrighi.

Le attrici che interpretano le due bambine reggono bene una parte complessa, mentre i primi piani sembrano scandagliare le loro emozioni. Gli occhi delle due, quelli scuri e profondi di Lila e quelli verdi e freddi di Elena, osservano il mondo crudo che le circonda forse cercando una via d’uscita

. Il loro rapporto cresce spinto da un’attrazione quasi inspiegabile che le porta sempre più verso una sorellanza non priva, però, dell’ombra di gelosia e competizione.

 

L’ANTEPRIMA: LE CRITICHE

Il ritmo lento, forse enfatizzato nella visione sul grande schermo, rischia di portare a percepire la trama come banale e priva di un intreccio significativo. La storia, infatti, nel libro è sostenuta da una scrittura formidabile ed arricchita da riflessioni che, nonostante i buoni risultati raggiunti dal regista, sullo schermo finiscono inevitabilmente per perdersi.

Tuttavia, come chi ha letto i romanzi sa bene, non bisonga farsi scoraggiare da un’iniziale lentezza: la trama diventerà sempre più fitta di avvenimenti con il suo progredire.

Un’altra critica che è stata sollevata dopo la visione a Venezia è la voce narrante fuori campo dell’attrice Alba Rohrwacher. La voce, che dovrebbe servire a trasmettere alcuni pensieri della protagonista, è infatti stata considerata artificiosa e inadatta a riportare la narrazione della Ferrante.

Il secondo episodio della serie andrà in onda maredì 4 dicembre su Rai 1. 

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