LE MUSE SURREALI DI JOHN CURRIN IN MOSTRA A FIRENZE
John Currin: il visionario pittore del Colorado che
dipinge donne crudeli e nudi lussuriosi ispirati a Raffaello e
Botticelli
I suoi quadri, spesso di piccolo formato, una geniale contaminazione tra un idillio rinascimentale e un set a luci rosse, hanno contribuito a fare di Currin uno degli artisti più quotati sul mercato d’ oltreoceano, dove galleristi top come il californiano Larry Gagosian collezionano le sue opere. John Currin, 54 anni, americano di bell’aspetto del Colorado con atelier a Manhattan, è davvero geniale. Rapito dalla bellezza femminile, la fa sua ma poi prova gusto a deformarla, castigarla, in una parola ce la mette tutta a renderla brutta, ma una volta compiuto il misfatto, riesce comunque a farcela piacere. Guardate Rachel, per esempio, sua moglie e modella preferita, anche lei artista, è ritratta come fosse l’allegoria della Primavera di Botticelli, con la pelle color pesca, gli occhi cerulei, il collo di cigno, le trecce bionde guarnite di roselline, ma qualcosa non torna, forse l’anatomia spiazzante del viso, lo sguardo spento, o i fiori appena sbocciati e già fané. Quasi pentito, il marito John la riabilita, la ritroviamo allora in un altro ritratto col bel viso rivolto al cielo, strizzato in una smorfia di fastidio. Il quadro, tra i più ammirati della mostra “John Currin. Paintings” in corso al Museo Stefano Bardini di Firenze (curatori Antonella Nesi e Sergio Risaliti), s’intitola “La penitente”, è non capisci se stai guardando un angelo di Raffaello o una dama manierata del Parmigianino. Ma non solo signore in atteggiamento devozionale, i pezzi ‘forti’ di Currin sono i nudi femminili con le rotondità da fumetto, le scene di sesso hard e altre stilettate satiriche al limite del pudore che prendono di mira la società borghese americana. Ma non li troverete a Firenze.
John Currin. Paintings.
Museo Stefano Bardini, Firenze.
Fino al 2 ottobre.
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