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Libia: ennesimo naufragio in mare, ritrovati sulle spiagge 28 corpi di migranti senza vita

Sbarchi incessanti anche a Natale: ennesimo naufragio di migranti in Libia

28 corpi di migranti senza vita sono stati ritrovati su una spiaggia della Libia, dopo l’ennesimo naufragio del barcone con cui stavano cercando di attraversare il Mediterraneo. Sono invece tre i sopravvissuti recuperati sulla spiaggia di Al-Alous, a 90 km dalla capitale Tripoli. A renderlo noto è stata una fonte della mezzaluna Rossa libica.

Un Natale di morte nel Mar Mediterraneo. Le pessime condizioni metereologiche di questi giorni non hanno fermato le centinaia di migranti che hanno tentato di raggiungere l’Europa. Sulle coste italiane sono stati continui gli sbarchi: solo in una giornata ne sono arrivati 490 in Calabria.

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I migranti dalla Libia che tentano di raggiungere l’Europa

Negli ultimi mesi si è assistito a una preoccupante impennata dei tentativi di traversata del Mediterraneo dalla Libia. L’agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione afferma che solo quest’anno ben 1.500 migranti sono annegati in naufragi e incidenti delle barche lungo la rotta in mare.

Nei giorni scorsi, almeno 30 cadaveri sono stati recuperati in acqua nelle prossimità delle isole greche. Giovedì ne sono stati trovati 11 vicino all’isoletta di Anticitera e poche ore dopo, venerdì, 16 al largo di Paros. Tra questi, anche un neonato e tre donne, a fronte di 63 sopravvissuti dopo che un gommone che trasportava almeno 80 persone si è rovesciato in acqua.

Il giorno di Natale, invece, un altro gommone si è rovesciato vicino all’isola di Folegandros, dove tre persone sono annegate. A bordo c’erano circa 50 persone, ma la maggior parte di queste è ancora dispersa.

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Non solo dalla Libia: i migranti che sbarcano in Italia

Ciò che accomuna i terribili incidenti di questi giorni, non solo quelli libici, è la loro destinazione: l’Italia. L’emittente turca Ert riferisce che sempre più nuove rotte pericolosissime puntano al nostro Paese, tentate dai trafficanti delle coste occidentali della Turchia.

Il Ministro greco per le questioni marittime, Giannis Plakiotakis, ha accusato Ankara di “lasciar agire indisturbati i trafficanti”. Inoltre, ha affermato che “in questi giorni si sono intensificate le attività dei contrabbandieri indifferenti alla vita umana, ammassando decine di persone disperate senza giubbotti di salvataggio su barche che non hanno i minimi requisiti di sicurezza”.

Nel frattempo, sulle coste italiane sono stati incessanti gli sbarchi di migranti. Oltre ai 490 contati a Crotone, un’imbarcazione con 96 persone a bordo tra cui una donna incinta al nono mese, è stata soccorsa da Sea-Watch 3. Dopo aver raccolto, tra il 24 e oggi, 446 migranti in mare, sta cercando un porto dove farle sbarcare in sicurezza.

Il 25, la Ocean Viking ha raggiunto Trapani con un carico di 114 migranti. Mentre la Sea-Watch 4 ne ha portati 214 a Pozzallo. Altri 100 sono approdati a Capo Rizzuto, in Calabria. Il 24, invece, un barcone ha sbarcato 154 persone a Capo di Leuca, nel Salento.

A Lampedusa, sono sbarcate 89 persone provenienti da Bangladesh, Pakistan, Eritrea e Gambia. Queste si sono aggiunte ad altre 253 approdate in tre diversi sbarchi durante la Vigilia di Natale.

 

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Editor: Susanna Bosio

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