Linee guida influencer
Moda

LINEE GUIDA INFLUENCER: A COSA SERVONO?

Le linee guida influencer serviranno davvero a poco. Vi spieghiamo il perché

 Camera Nazionale della Moda Italiana, presieduta da Carlo Capasa, ha pubblicato le “Linee guida influencer“. Un vademecum che può essere non rispettato.

E allora, perché si è tentato di fare quadrato attorno al problema?

Le linee guida si compongono di 3 parti:

  • Le quattro buone pratiche da attuare, (destinate ai brand): 1. Redazione di una policy; 2. Stipula di un contratto con l’influencer 3. Rinvio alla policy; 4. Condotta da adottare in caso di regali agli influencer.
  • Un elenco di sei proposte da rivolgere alle autorità internazionali e nazionali che riguardano: fattispecie dei regali e dei prestiti; definizione dell’ambito specifico di utilizzo degli hashtag #ad #adv #sponsored; regolamentazione della fattispecie partecipazione agli eventi.
  • Le proposte per le piattaforme social.

Nulla da eccepire. Questo punto è chiarissimo.

Lascia perplessi, però, un passaggio che risulta piuttosto ingarbugliato.

Ovvero, la possibilità di non attuare le regole designate da CNMI che si avvale, peraltro, di due avvocati per la loro stesura, Ida Palombella e Federica Caretta di Deloitte Legal – Studio Associato.

Il comunicato stampa, infatti, cita: “Le linee guida non sono vincolanti, né la loro applicazione assicura l’esenzione da contestazioni o sanzioni che eventuali autorità, nazionali o sovranazionali, possano sollevare o imporre. Rappresentano uno strumento utile per tutti i brand per adottare o migliorare le proprie policy e saranno aggiornate in base alle nuove prassi o indicazioni che le diverse autorità competenti potranno emanare nel tempo.”

Manifesto linee guida influencer
Manifesto linee guida influencer by Gio Pastori

La necessità di stilare una serie di regole

La necessità di stilare una sorta di consigli per chi, di professione, svolge il ruolo di influencer, nasce da un problema reale: qual è il loro compito?

Le istituzioni, ad oggi, non sono ancora in grado di definire un vero profilo di questa “pseudo” professione.

L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria fornisce una definizione utile (almeno per il momento) per cominciare a definirne il perimetro. Gli influencer sarebbero “soggetti che hanno la capacità di influenzare i consumatori nella scelta di un prodotto o nel giudizio su un brand. Si tratta di soggetti che hanno acquisito particolare prestigio e autorevolezza per l’esperienza e la conoscenza maturata in un certo ambito o settore, come ad esempio noti blogger che hanno online un largo seguito di pubblico“.

 

Le “linee guida influencer”, dunque, sono solo dei buoni propositi che, come auspicabile, diverranno delle reali regole da seguire, nel tempo.

 

Qui l’intero documento

 

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