Mame Arte: Lucio Fontana esperienze tessili
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Lucio Fontana: esperienze tessili fino al 18 maggio

La Galleria d’Arte di Borsa Italiana a Milano ospita una retrospettiva sulle esperienze tessili di Lucio Fontana (1899-1968).

In questa mostra si metterà in evidenza il periodo fertile che l’Italia ha vissuto dopo il Secondo Conflitto Bellico non solo nell’arte ma anche nel design.

Fino al 18 maggio a Milano accoglie le sperimentazioni spazili tessili di Lucio Fontana

Molti furono gli artisti, insieme ai designer e agli architetti, a curare maggiormente l’immagine “dell’arredo domestico”, strizzando l’occhio alla contemporaneità. Da Gio Ponti in poi, il desiderio di riscatto sul passato era forte, tanto da voler a tutti i costi portare la bellezza nelle case degli italiani. Chiudendo così definitivamente il periodo buio, che aveva lasciato un solco storico e sociale che sembrava insuperabile.

Non solo oggetti di pregiata manifattura, anche il settore tessile conobbe una florida crescita, avvantaggiata per così dire anche dalle sperimentazioni artistiche. Parliamo di un’epoca che cercava nuovi modi e mondi di spazialità creativa che inducevano gli artisti a servirsi anche di nuovi supporti.

La stampa

Ma ben più rilevante fu l’uso della stampa tessile a produrre i più grandi risultati, questo perché la sua serialità permetteva una moltiplicazione all’infinito. In questo fu Maestro Lucio Fontana che insieme ad altri artisti e designer dell’epoca la trasformò in vera arte contemporanea.

Ne seguì un’idea concreta che prese il nome di Concetto Spaziale e a sua volta portò allo Spazialismo; questa idea fu esposta a Milano e dopo pubblicata su catalogo nel ’53.

L’alto tasso d’interesse per quest’opera di Fontana indusse Luigi Grampa a tradurlo su stoffa, fu prodotto su raso Dubarry di cotone dalla Manifattura JSA nel 1954. Successivamente pubblicato sulla copertina di Domus (n. 302) nel gennaio del 1955 e utilizzato per rivestire la poltrona Distex progettata da Gio Ponti per Cassina.

Parliamo di un tessuto divenuto “leggendario” e che è stato acquistato nel 2016 dal Museo del Tessuto. Ciò è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Museo del Tessuto di Prato e degli Ex Allievi dell’ITIS Buzzi di Prato.

Questo evento milanese al BIG presenta questa esperienza tessile per la prima volta nel suo nuovo spazio presso il Palazzo della Borsa di Milano.

Palazzo della Borsa, Milano: come arrivare

 

 

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