Manzù
Arte

Manzù con Lucio Fontana 16

Due linguaggi per un confronto laico sul versante del sacro tra Manzù e Fontana

Si è aperta al pubblico l’8 dicembre la mostra dedicata a due grandi protagonisti dell’arte del Novecento, Giacomo Manzù e Lucio Fontana. L’esposizione, dal titolo Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana e a cura di Barbara Cinelli dell’Università di Roma Tre e Davide Colombo dell’Università di Parma,

rappresenta un’occasione unica per riflettere sui due artisti e verificarne le soluzioni linguistiche ed espressive, talora divergenti o addirittura antitetiche, sul comune tema del sacro. E’ infatti l’arte sacra il tema della rassegna che fino al 5 marzo 2017 viene ospitata in due distinte sedi:

Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma e il Museo Giacomo Manzù di Ardea, per l’occasione sottoposto a un’intensa opera di rinnovamento.

Nella prima sede

di Castel Sant’Angelo sono esposte trentacinque sculture di Manzù dal ciclo dei bassorilievi “Cristo nella nostra umanità”. La Sala dell’Apollo con i suoi affreschi cinquecenteschi accoglie alcuni grandi Cardinali, che più di ogni altra opera hanno contribuito a plasmare l’immagine di Manzù in qualità di ‘scultore cattolico’.

Il percorso prevede anche, per gentile concessione dei Musei Vaticani, due dei vetri incisi che il maestro realizzò per l’amico Monsignor Giuseppe De Luca, una delle figure centrali nel dibattito del 1947: l’opera,

sebbene formalmente di tema profano, assomma in sé caratteri di spiritualità nella rappresentazione del personaggio, e documenta, nell’evidente tensione tra modellato delle superfici e astrazione formale dei piani, l’esordio della nuova lingua di Manzù, che avrà esito compiuto proprio nelle porte di San Pietro.

Nella seconda sede

il Museo di Ardea, per l’occasione sottoposto a un’intensa opera di rinnovamento, accoglie trenta fra sculture e disegni di Lucio Fontana. Particolarmente significativi, fra gli altri, due bozzetti e una formella per la Porta del Duomo di Milano – anch’essi provenienti dai Musei Vaticani

come pure una serie di altri importanti lavori concessi in prestito dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Grazie al numero e soprattutto alla qualità, le opere di Fontana stabiliscono dialoghi inediti e fruttuosi con la collezione permanente di Manzù.

La mostra è organizzata dal Polo Museale del Lazio con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e in collaborazione con il Comune di Ardea e la Fondazione Giacomo Manzù. Hanno inoltre collaborato Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Architettura e Progetto e lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma.

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