Marciniak ha rischiato la finale di Champions: ecco perché
Colpo di scena in vista di Istanbul: Symon Marciniak ha rischiato la finale di Champions. A una settimana dall’attesa finale della Coppa Campioni in cui un’italiana sarà una delle due contendenti (l’Inter), ora la terna arbitrale rischia di saltare completamente. Il diretto interessato è proprio il capo della squadra di direttori di gara, il polacco Symon Marciniak.
Come è emerso da alcuni retroscena, sembra che egli abbia partecipato in Polonia a un evento organizzato dal leader dell’estrema destra polacca Mentzen noto per le sue posizioni omofobe e antisemite.
Alla fine la Federazione europea ha confermato che il direttore di gara sarà sempre lui, ma intanto l’Uefa ha fatto sapere di aver chiesto all’arbitro chiarimenti urgenti e di aver preso molto seriamente la questione, sottolineando come Uefa stessa e l’intera comunità calcistica siano totalmente contrari alle idee propugnate dal gruppo in questione.
Marciniak ha rischiato la finale di Champions: fuoco “amico” dalla Polonia
La notizia per cui Symon Marciniak ha rischiato la finale di Champions League City-Inter sta animando l’opinione pubblica europea. Delle indiscrezioni hanno fatto presente che in questi giorni il direttore di gara designato per dirigere la finalissima di Istanbul è stato visto ad una manifestazione in patria organizzata da Sławomir Jerzy Mentzen, imprenditore e leader del movimento politico di estrema destra Nowa Nadzieja, che fa capo ad un’alleanza fra partiti della stessa ideologia chiamato Konfederacja Wolność i Niepodległość.
Tale movimento politico è molto chiacchierato nell’opinione pubblica polacca, poiché è caratterizzato da un approccio ideologico molto conservatore verso tematiche come i diritti civili e la democrazia. Il movimento Nowa Nadzieja, tra l’altro, assieme alle altre forze politiche della coalizione, è in netto contrasto con il Partito di governo PiS, (Diritto e Giustizia) del Presidente Andrzej Duda, nonostante sia molto vicino per ideologia e posizioni politiche.
Proprio durante la campagna elettorale per le elezioni europee del 2019, Mentzen assieme agli alleati della Confederazione di estrema destra, aveva tenuto una conferenza di partito in contrapposizione a Diritto e Giustizia. In quell’occasione, la coalizione aveva esposto Cinque Punti alternativi a quelli di PiS, in cui si sanciva come obiettivo prioritario, la “lotta agli ebrei, agli omosessuali, all’aborto, alle tasse ed all’Unione Europea”.
Marciniak ha rischiato la finale di Champions. Ma lui smentisce: “Mai supportato queste idee”
Ora che è ufficiale la conferma di Symon Marciniak arbitrerà la finale di Champions League City-Inter, ci pensa pure lo stesso arbitro polacco a spegnere l’incendio scatenatosi dal nulla. Sul suo account Instagram, infatti, esprime tutta la chiarezza in materia di rapporti con la politica, ribadendo il secco no a ideologie estrmiste come quelle profuse dai partiti politici sopra citati. Dice Marciniak:
Non ho mai supportato o legittimato alcun partito politico, organizzazione o individuo. Mi dissocio, con forza e decisione, da qualsiasi tipo di visione, affermazione o azione radicale, razzista o antisemita.
L’arbitro polacco, dopo aver appreso della conferma della sua presenza alla finale di Champions League, ha poi scritto una lunga lettera alla UEFA in cui comunque ribadiva il suo no al razzismo. Si legge:
Intendo sottolineare il mio sostegno incrollabile ai valori della UEFA, in particolare inclusività e rispetto per tutti gli individui indipendentemente dal loro background. Questi prinicipi sono al centro dello spirito del calcio e si allineano perfettamente con le mie convinzioni personali.
Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato, la finale di Coppa Campioni inizia a scaldarsi.
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