Stan Lee, leggedario editore della Marvel morto ieri sera, sorride in una fotografia con Capitan America sullo sfondo
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Muore Stan Lee a 95 anni: padre degli eroi dal volto umano

MUORE STAN LEE, L’UOMO CHE HA RESO GLI EROI PIÙ SIMILI A NOI

Ieri notte, all’età di 95 anni, si è spento Stan Lee, dopo un ricovero d’urgenza a causa di un malore. Nell’ultimo anno, il padre del fumetto ha avuto diversi problemi di salute, tra cui due polmoniti, poi degenerati per colpa dell’età avanzata.

La storia 

Ma qual è la storia di quest’uomo che ha rivoluzionato il mondo del fumetto? Stan Lee, pseudonimo di Stanley Martin Lieber, è nato a New York da una coppia di immigrati ebrei di origine romena.

I suoi primi passi nel mondo del fumetto, sono stati alla Timely Comics – destinata a diventare Marvel – nel ruolo di addetto alle copie.  È il 1941, quando gli viene affidato il primo lavoro creativo: deve scrivere una pagina di testo riempitivo di un numero di Capitan America. Ma non passa molto tempo prima che il suo valore venga riconosciuto con la promozione al ruolo di sceneggiatore di fumetti.

La crisi 

Alla fine degli anni 50, la casa editrice subisce un forte periodo di crisi. Le vendite dei fumetti calano vertiginosamente, e Lee pensa di abbandonare il mestiere.

Ma, su richiesta dell’azienda e incoraggiato dalla moglie, Stan inizia a lavorare alla creazione di nuovi personaggi. Nello stesso periodo la DC Comics, aveva ricevuto un ottimo riscontro da parte del pubblico, grazie al gruppo di supereroi della Justice League of America. Così, il fumettista – ispirato dalla concorrenza – dà alla luce i Fantastici 4.

Il successo è immediato, e in quegli anni, sulla scia del momento propizio, nascono gli eroi più famosi della Marvel Comics. Tra questi Hulk, Thor, X – Men e Iron Men, Spiderman e molti altri tra i titoli più celebri della casa editrice.

Stan Lee e gli eroi dal volto umano

Grazie a quest’ondata di successo, Stan Lee, assume il ruolo di sceneggiatore e direttore artistico della maggior parte dei prodotti dell’azienda. Ma qual è stato il fattore scatenante dell’ascesa inaspettata?

Bisogna sapere che prima della nascita dei personaggi Marvel, i supereroi erano strettamente legati a un’ideale di perfezione. Stan Lee ha avuto il merito di avvicinare i supereroi ai drammi delle persone comuni. Inoltre, tramite le sue storie ha affrontato dei momenti storici fondamentali, rendendo più sottile il confine tra finzione e realtà. In questo modo le persone hanno potuto immedesimarsi – in particolare i baby boomers, target di riferimento dell’azienda – e sentirsi loro stessi degli eroi, anche con le loro imperfezioni.

 

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