La commissione bilancio di Palazzo Madama approva la Manovra 2024: manca solo la fiducia in aula
Sono state settimane concitate quelle all’interno della maggioranza di governo, ma alla fine la Manovra 2024 è stata approvata. La commissione bilancio del Senato, nel corso dell’ultima nottata, ha approvato gli ultimi emendamenti durante una sessione notturna non-stop. La seconda legge di bilancio del governo Meloni è ora pronta per la prova di fiducia in aula a Palazzo Madama prevista per venerdì.
Il Premier Meloni aveva promesso di approvarla entro il 15 dicembre ma così non è stato. Diversi ostacoli hanno fermato la volontà del governo (e in particolare della Premier). In particolare sono stati un grattacapi non da poco i nodi delle pensioni dei medici e il Superbonus, che Forza Italia aveva richiesto di prolungare. Ecco tutti i dettagli principali.
Manovra 2024 approvata nella notte: dalle pensioni al Superbonus, tutto quello che c’è da sapere
Dunque, nella notte è stato messo il sigillo permanente sulla Manovra 2024. La commissione bilancio del Senato nella notte ha messo al vaglio gli ultimi emendamenti che ha successivamente approvato o respinto. Come accennato poc’anzi, sono stati giorni molto densi in particolar modo fra le forze che compongono la maggioranza governativa.
Ampi dibattiti si sono avuti all’interno della commissione, sebbene l’atmosfera di unità manifestata alla rassegna Atreju, conclusa con l’intervento del Premier Meloni proprio ieri, dicesse il contrario. Una manovra dove alla fine ci sono importanti novità verso provvedimenti su cui si è avuto a lungo un dibattito. Il primo verte sulle pensioni, in particolare quella del personale medico.
Per i camici bianchi c’è un’ulteriore ciambella di salvataggio: per chi andrà in pensione anticipata dall’anno prossimo, il taglio è ridotto di un 36esimo per ogni mese in più al lavoro, fino ad azzerarsi con tre anni di lavoro in più. Chi vuole lavorare oltre l’età pensionabile in corsia, potrà restare al massimo fino a 70 anni (e non fino a 72 come si era caldeggiato dalla maggioranza).
Tra le novità importanti c’è l’addio al Superbonus. Si pone di fatto una pietra sopra la misura che il governo Conte II ha utilizzato per ridare slancio all’economia nazionale post-pandemia. Nonostante da Forza Italia siano pervenuti tentativi di ulteriori proroghe, alla fine il titolare di Via XX Giancarlo Giorgetti ha detto basta. Il Ministro dell’Economia qualche giorno fa è stato chiaro: mai più un provvedimento simile che alla fine dell’anno verrà a costare oltre 100 miliardi.
Per contro, la Lega tramite il suo esponente massimo, ossia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, è riuscita a trovare buona parte dei fondi per la costruzione del “sogno proibito” del centrodestra da oltre 20 anni: il Ponte sullo Stretto di Messina. Su circa 11,6 miliardi di euro necessari al suo completamento, lo Stato è riuscito a metterne ben 9,3 miliardi. Il resto sarà a carico di Fondo di Sviluppo e Coesione, vari Ministeri e le Regioni coinvolte nel progetto, Sicilia e Calabria.
Riguardo gli affitti brevi, la cedolare secca sale al 26% sul secondo immobile, mente resta al 21% per i primi immobili di proprietà. Questa misura è stata una battaglia portata avanti da Forza Italia. In compenso, però. il governo deve rimettere l’Imu. 211 piccoli Comuni potranno spostare la data di scadenza per il pagamento delle aliquote. Il termine per la pubblicazione è spostato al 15 gennaio 2024.
Manovra 2024, le opposizioni compatte propongono 40 milioni per l’emergenza violenza sulle donne
La Manovra 2024 ora aspetta solo il voto di fiducia delle due Camere e poi sarà ufficialmente Legge. Nel frattempo però le opposizioni si sono unite per una causa importante. A seguito dei fatti cronaca nera delle ultime settimane (uno su tutti il caso Giulia Cecchettin) Pd, M5S, Italia Viva, Azione e Avs uniscono le forze e presentano un emendamento comune per destinare 40 milioni a misure per il contrasto alla violenza di genere.
Questo piccolo ma significativa somma riguarda diverse politiche per la protezione del genere femminile vittima di violenze come il potenziamento delle case rifugio e dei centri antiviolenza. All’interno dei 40 milioni c’è anche la proposta d’incremento del reddito di libertà per le donne vittime di violenza.
Conclusione Manovra 2024 approvata dalla commissione bilancio del Senato
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