Padova, il funerale di Giulia Cecchettin: “grazie per questi 22 anni”
Grazie per questi 22 anni
Queste alcune delle parole pronunciate dal padre Gino in occasione del funerale di Giulia Cecchettin. Il rito funebre in onore della 22enne veneta si è svolto a Padova presso la Basilica di Santa Giustina. Una bara bianca avvolta in un manto di candide rose ha fatto il suo ingresso in una chiesa colma di persone, venute per dare un ultimo abbraccio a Giulia.
Almeno 1200 coloro che hanno voluto presenziare all’interno della basilica, ma molte altre migliaia sono le persone presenti sul sagrato e nella piazza antistante. Desiderio di tutti è stato quello di poter rivolgere un ultimo pensiero e una commossa preghiera per Giulia Cecchettin.
In prima fila il padre Gino, i fratelli di Giulia, Elena e Davide, e il resto dei parenti, tra cui la nonna e gli zii. Particolarmente commovente il momento della prima lettura, toccata alla migliore amica della giovane. Giulia Zecchin, questo il nome della ragazza anch’essa 22 enne, ha ripetuto le parole di un passo tratto dal profeta Isaia:
un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore
Il funerale di Giulia Cecchettin: le voci e i momenti più significativi
Tante voci, molti volti, infiniti abbracci. Davvero tutti hanno voluto far sentire la propria vicinanza e il proprio sostegno alla famiglia di Giulia Cecchettin, nel giorno del dolore, nel momento del funerale della 22enne. In una Basilica di Santa Giustina a Padova gremita sono infatti andate in scena le esequie della giovane veneta, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. A quest’ultimo concesso il permesso di vedere in tv il rito funebre.
Rai 1, Canale 5, Sky e diverse televisioni locali, hanno voluto registrare ogni attimo di quello che è diventato un momento di solidarietà generale e collettivo. Erano circa 8 mila infatti i presenti all’esterno delle mura della basilica padovana, tutti riuniti per accogliere Giulia Cecchettin con un ultimo caldo abbraccio.
Il feretro della giovane, bianco e a sua volta ricoperto di rose altrettanto candide, è uscito dalla chiesa intorno alle 12.15 di martedì 5 dicembre al termine di un rito prolungato e carico di emozione condotto da Monsignor Claudio Cipolla.
La gente all’esterno della basilica ha seguito passo passo la cerimonia attraverso i maxischermi allestiti per l’occasione. All’uscita della bara poi ecco il “minuto di rumore”, come richiesto dai familiari di Giulia. Niente silenzio ma appunto urla, campanelli agitati al cielo di Padova, e persino chiavi per chi non aveva altro. Un’accoglienza calorosa e contagiosa, così in linea con il carattere solare e spensierato di cui Giulia era dotata.
Tante le personalità e i gesti di affetto che hanno contraddistinto le ultime ore a Padova e non solo. Vicino al padre della giovane il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha stretto la mano all’uomo e salutato poi Elena e Davide, i fratelli di Giulia Cecchettin.
Presenti alle esequie anche Sergio Giordani, sindaco di Padova, e Luca Zaia, presidente del Veneto. Quest’ultimo ha fatto un accorato appello all’intera regione e ha voluto lanciare un monito, pubblicato sul proprio profilo di X. Ecco le parole di Zaia:
Oggi, nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin, chiedo all’intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere
Presenti in chiesa anche una quarantina di primi cittadini di molti Comuni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Tra i banchi della basilica anche diverse personalità della politica italiana, tra gli altri Laura Boldrini e Alessandro Zan.
Distante fisicamente ma vicinissimo con il cuore anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Impegnato alla cerimonia delle Stelle al merito del lavoro al Quirinale il numero uno dello Stato italiano ha voluto far sentire la propria vicinanza a Giulia e alla sua famiglia, usando parole profonde e significative:
Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati con determinazione in ogni ambito, circostanza e dimensione, in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin
Lutto regionale in Veneto e bandiere a mezz’asta presso tutti gli uffici e gli enti pubblici hanno segnato una mattinata di dolore e cordoglio collettivo: da Palazzo Balbi, sede degli uffici regionali, all’Università di Padova, oggi chiusa per lutto. Particolarmente commosso, e non poteva essere altrimenti, il piccolo paese di Saonara, dove Giulia ha trascorso l’infanzia e dove nel pomeriggio di martedì 5 dicembre è andato in scena un momento di raccoglimento privato destinato alla famiglia Cecchettin.
Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare. Mia figlia Giulia era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria, allegra e vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Cara Giulia è il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma. Impareremo a danzare sotto la pioggia. Grazie per questi 22 anni
Queste infine le parole di commiato di Gino Cecchettin. Un momento di dolore e di grande emozione che ha coinvolto chiunque fosse presente in Basilica e nelle immediate vicinanze. Parole dense di amore, di affetto ma pure orientate a lanciare un monito per il domani, a proiettare uno sguardo sincero e necessario per tutti/e coloro che ancora hanno bisogno di sostegno, aiuto e che vivono purtroppo situazioni di violenza dalle quali è complicato poter uscire.
Conclusione: a Padova si è svolto il funerale di Giulia Cecchettin: il saluto struggente del padre Gino “grazie per questi 22 anni”
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