Parlateci di Bibbiano? Foti assolto in appello
Ribaltone nella “sentenza Bibbiano” che conduce all’assoluzione piena di Claudio Foti dopo la condanna a 4 anni in primo grado.
Parlateci di Bibbiano? Foti assolto in appello
Tiene ancora banco la triste vicenda di Bibbiano, divenuta cavallo di battaglia dei movimenti anti-PD qualche anno fa, quando il pool investigativo della procura di Bologna arrestava in seguito all’indagine «Angeli e Demoni» sedici persone appartenenti alle amministrazioni e ai servizi sociali di 7 località della Val di Faenza– tra cui Bibbiano, all’epoca sotto l’amministrazione del Partito Democratico–tra cui lo psicoterapeuta Claudio Foti, direttore della onlus torinese Hansel&Gretel, ritenuto dagli inquirenti figura chiave del perverso sistema di affidamento dei minori.
Quanto invece emerge al termine del processo di appello è un quadro del tutto mutato, in cui l’imputato è risultato estraneo ad ogni illecito: il reato di lesioni dolose su adolescenti e minori è decaduto in quanto il fatto non sussiste; il reato di abuso d’ufficio decade in quanto non commesso; infine, assoluzione anche per il reato di frode processuale.
Assoluzione con formula piena, dunque, che porta alle lacrime l’imputato, al settimo cielo per aver «incrinato il teorema accusatorio» e per aver riabilitato, provvisoriamente, la propria reputazione dopo anni di gogna mediatica. Adesso chi glielo dice a tutti coloro che hanno scagliato la pietra contro il “mostro” che si erano sbagliati?
Ma non è ancora concluso il calvario dello psicoterapeuta, in quanto la Procura Generale per mezzo del procuratore reggente Lucia Musti ha fatto sapere che si riserva la decisione di proseguire in Cassazione una volta lette le motivazioni della sentenza di assoluzione.
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