Moda: perché a Wimbledon l'abito è bianco? Una partita del 1897
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PERCHÉ A WIMBLEDON L’ABITO È BIANCO?

Wimbledon detta legge: dalla divisa ai polsini fino alla suola delle scarpe il look deve essere bianco.

Tradizione o vezzo che sia, Wimbledon, il torneo di tennis più antico e prestigioso del mondo detta legge e non ammette deroghe: il look in campo deve essere total white. Sia durante i match ufficiali sia in allenamento. A chiederlo il decalogo che gli atleti sono tenuti a leggere e rispettare se il sogno è quello di calpestare l’erba dei campi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra. Una sola eccezione: la madrina, lei Kate Middleton, in Dolce & Gabbana con un abito a pois.

Il bianco Wimbledon: la sua storia 

Sebbene ancora non abbia cavalcato le passerelle e gli stilisti non se ne siano appropriati il bianco Wimbledon esiste. Non tanto come colore, perché il colore è quello, ma come termine. Ed è antico quanto il torneo. L’origine, o la motivazione, per cui ha spopolato più del verde e del viola, che sono le tonalità ufficiali del logo, è semplice: fuori dai campi tutto è concesso dentro no ci si veste da oltre cento anni di bianco. Ma attenzione! Nessun romanticismo. L’unica vera motivazione va ricercata nel fatto che un qualsiasi alone di sudore sugli abiti, quindi visibile durante le partite, disturbava gli esclusivi membri dell’esclusivo circolo dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club. Ecco perché questa chiccheria, ecco perché l’uso del total white.

Moda: perché a Wimbledon l'abito è bianco? Una partita del doppio finale femminile del 1906
La finale femminile del 1906

 

Per il decalogo del buon tennista (di Wimbledon) dieci è il numero perfetto 

Secondo la storia e la scuola Pitagorica tre è il numero perfetto. Secondo la storia e i pitagorici appunto, a Wimbledon l’impeccabilità si raggiunge con il dieci. A (ri)dirlo è il decalogo in dieci punti per lo sportivo. I colori non sono ammessi, se non per un margine superiore di 10 millimetri. Sì, millimetri. Non c’è color crema che tenga. La divisa, le fasce, la suola delle scarpe e i polsini devono essere di uno splendente white, per un look total white. Anche le cuciture meglio se bianche, diversamente (ancora) non devono superare la lunghezza dei 10 millimetri. Non fa eccezione la biancheria intima: se si dovesse vedere che sia candida come il bianco.

 

Attenzione alle multe

Escluse le attrezzature mediche, e se proprio non c’è altra soluzione, tutto deve essere bianco. Neanche se ti chiami Roger Federer puoi permetterti di sbagliare. Nel 2013 il campione svizzero venne invitato dai giudici a recarsi negli spogliatoi per la suola fluorescente delle sue amatissime Nike. Una spallina di un reggiseno nero è stata causa se non di scandalo, ma di osservazione, da parte dei giudici. La colpevole la tennista canadese Eugenie BouchardPat Cash, vincitore di Wimbledon nel 1987, lo scorso anno si è proprio dovuto ritirare dal torneo leggende. Colpa delle scarpe, non del male alla schiena come venne detto poi nei comunicati stampa.

 

Nike e il suo white Wimbledon

Mentre Rolex continua a essere lo sponsor ufficiale del torneo, la Nike lancia la sua nuova collezione Wimbledon 2017. Gli ambasciatori? Federer, Nadal e Dimitrov e Kyrgios nonché la Bouchard. Capi bianchi, con qualche eccezione (perché fuori dalla gara), ispirati al dress code dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra. Ovviamente.

 

Kate Middleton veste Dolce & Gabbana

Solo lei, Duchessa di Cambridge, lei Kate Middleton, moglie del Principe Williams, madre di George e Charlotte, nonché madrina della manifestazione ha potuto sconfinare. Il suo abito, moderato nel taglio come il suo ruolo richiede, raffinato perché Kate di eleganza ne ha da vendere, era a pois neri, ma su sfondo bianco (appunto). E  firmato Dolce & Gabbana.

Moda: perché a Wimbledon l'abito è bianco?. Kate Middleton madrina dell'edizione con un abito di Dolce e Gabbana
Kate Middleton madrina dell’edizione con un abito di Dolce e Gabbana

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