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Percy Jackson recensione all’ottavo e ultimo episodio

Percy Jackson recensione all’ottavo episodio

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, da libro a film, a musical e infine a serie tv. Un processo iniziato nel 2005 negli Stati Uniti, quando Rick Riordan ha pubblicato il primo capitolo della saga, su cui si basa la prima stagione della nuova serie tv, e continuato in Italia nel 2010, quando il romanzo è giunto anche a noi.

Questa saga di romanzi che si focalizzano sulla mitologia greca, con protagonisti il trio composto da Percy, Annabeth e il satiro Grover, ha fatto appassionare milioni di ragazzi in tutto il mondo e il pubblico a cui questa nuova serie tv firmata Disney+ si rivolge è composto da loro, da coloro che è più di una decade che seguono le avventure del semidio figlio di Poseidone, e a tutti coloro che lo scopriranno nuovamente.

Dopo il flop dei film con protagonista Logan Lerman nei panni di Percy Jackson, questa volta l’autore Rick Riordan è stato coinvolto in prima persona nella stesura della sceneggiatura e nel supervisionare la realizzazione della serie tv, motivo per cui i fan hanno grandi aspettative, soprattutto sulla fedeltà ai romanzi.

Il trio di protagonisti è interpretato da Walker Scobell (The Adam Project) nei panni di Percy, Leah Sava Jeffries in quelli di Annabeth Chase e Aryan Simhadri in quelli di Grover Underwood. Nel cast sono presenti anche Jason Mantzoukas che interpreta Dioniso/Signor D. e Megan Mullally come signorina Dodds, l’insegnante di matematica che si rivelerà non essere solo questo. Guest star è, invece, Lin-Manuel Miranda (Hamilton) come Hermes.

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Percy Jackson recensione: poster promozionali

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è disponibile su Disney+ dal 20 dicembre con i primi due episodi, a seguire verrà rilasciato un episodio a settimana ogni mercoledì.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensione all’ottavo episodio: La profezia si avvera

L’ottavo episodio della serie tv dedicata al semidio figlio di Poseidone è un episodio piuttosto intenso, denso di avvenimenti importanti che ci ci guidano verso la conclusione della stagione, oltre che aprirci uno spiraglio sulla possibilità che seguirà un secondo capitolo.

Troviamo Percy nell’ardito confronto con Ares, con lo scopo di recuperare l’elmo e la folgore. A vincere il duello è proprio il giovane, che ferisce l’avversario, anche grazie all’aiuto della forza del mare, per poi recarsi verso l’Olimpo, dove incontrerà Zeus con il fine di restituirgli la sua folgore. L’elmo verrà invece consegnato ad Alecto, che lo riporterà ad Ade.

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Zeus (Lance Reddick)

Nonostante ciò, Zeus non ha alcuna intenzione di far cessare la guerra, motivo per il quale vediamo l’ingresso in scena di Poseidone, che riesce a scongiurare il combattimento tra il figlio e il padre degli dei. È proprio qui che assistiamo al primo momento di tenerezza tra Percy e uno dei genitori, in cui i due parlano anche di Sally, la madre del ragazzo.

Dopo essere tornato al Campo Mezzosangue, dove Percy riceve un’accoglienza da eroe per le sue gesta, il semidio si troverà a dover affrontare una grande delusione, nonché una rivelazione centrale per l’intera stagione: è stato il suo amico Luke a rubare folgore ed elmo, oltre che a dargli le scarpe maledette. Luke ha agito per mano di Crono, il Titano che ha perseguitato i sogni di Percy per tutta la durata della stagione e che vuole vendicarsi degli Olimpi. Prima che Percy e Luke iniziassero il loro scontro, però, Annabeth interviene, dopo aver ascoltato l’intera conversazione tra i due.

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Luke (Charlie Bushnell)

Verso la fine, le scene proposte ci permettono di lasciare andare tutta la tensione accumulata durante l’episodio, essendo decisamente più tranquille. Vediamo Percy salutarsi con i due amici, per poi essere svegliato dolcemente dalla madre, dopo una serie di sogni: tra questi notiamo Crono, che suggerisce a Percy che è lui a essere in possesso della chiave per il suo ritorno. Nonostante ciò, il ragazzo decide di non rivelare nulla alla madre, ma ci lascia presupporre la possibilità che venga proposta una seconda stagione, anche visto il grande successo della prima, che ha registrato 13 milioni di visualizzazioni nei soli primi sei giorni dall’uscita.

Dopo i titoli di coda viene proposta una breve scena, che vede protagonista Gabe, l’ex marito di Sally. L’uomo, dopo aver scoperto che era stata addirittura sostituita la serratura della porta, apre un pacco che contiene la testa di medusa, la cui vista lo porta immediatamente a trasformarsi in una statua di pietra.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensione al settimo episodio: Scopriamo la verità, più o meno

Il settimo episodio di Percy Jackson e gli Olimpici, intitolato “Scopriamo la verità, più o meno” ruota attorno agli avvenimenti del mondo sotterraneo. In questo episodio, AnnabethPercy, Grover visitano il sottosuolo.

La ragione principale del loro viaggio nell’oltretomba è quella di localizzare ciò che è scomparso o sparito fulmine di Zeus e giustificare La reputazione di Percy. In questo viaggio, scoprono alcuni lunghe verità di famiglia nascoste e ottenere alcune sorprese inaspettate!

Mentre l’episodio inizia, Percy si trova sul precipizio di nuove sfide, e il suo coraggio e la sua lealtà verso i suoi amici sono messi alla prova come mai prima d’ora.

Percy Jackson and the Olympians: Episode 7 Review - IGN

L’episodio 7 di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è uno dei migliori della serie finora, dando vita ad Ade in modo suggestivo, approfondendo al contempo i nostri legami con Percy e sua madre.

Ricco di rivelazioni importanti, visivi accattivanti e alcuni dei colpi emotivi più intensi che Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo ci abbiano offerto, “Scopriamo la Verità, Quasi” prepara bene il terreno per una conclusione climatica la prossima settimana, mantenendosi allo stesso tempo autonomo e potente.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensione al sesto episodio: Portiamo una zebra a Las Vegas

Il sesto episodio della serie che segue le avventure di Percy Jackson che con i suoi amici arrivano in un casinò. Nell’episodio precedente, Ares ha detto loro di trovare Hermes al Lotus Hotel and Casino. Lin-Manuel-Miranda dovrebbe interpretare il ruolo di Hermes, il messaggero degli dei.

Nell’episodio la banda si fa strada attraverso il Lotus Casino in cerca di un altro passaggio verso l’al di là. La loro visita caotica e memoriale al Lotus Casino sviluppa i personaggi e prepara fili narrativi per le future stagioni. Serve comunque come ultima possibilità di far vivere ai ragazzi la loro infanzia, poiché le cose cominciano a diventare molto più serie alla fine.

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“Portiamo una zebra a Las Vegas” è episodio incorniciato da momenti intriganti, con le sequenze oniriche di Percy che finalmente giungono a una svolta in un modo nuovo e l’atto di sfida e risoluzione di continuare nonostante il fallimento alla fine.

Il tempo trascorso nel Lotus Casino è tipicamente turbolento, con Grover che si stacca per una piccola missione a parte, lasciando Percy e Annabeth alla ricerca di Hermes. Hermes lascia scadere il tempo nella missione di Percy, ma poi li aiuta a fuggire dal casinò, offre loro quel passaggio che cercavano e spiega loro come trovare l’ingresso segreto nell’Ade. È una contraddizione che sembra più al servizio della trama che del personaggio, che è altrimenti un’aggiunta affascinante alla serie.

Il dialogo elevato e il montaggio incerto rendono un viaggio altalenante attraverso il Lotus Casino, ma come un’ultima esibizione prima che le cose comincino a diventare serie, “Portiamo una zebra a Las Vegas” permette a Percy, Grover e Annabeth un’ultima avventura stravagante che approfondisce le relazioni e apre nuovi fili narrativi da esplorare nelle potenziali future stagioni. A volte è più abile nell’allestire le trame future che nel raccontare la sua, l’episodio 6 è comunque un viaggio divertente.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensione al quinto episodio: Un dio ci compra i cheeseburger

L’ultimo episodio della serie dedicata al semidio figlio di Poseidone era terminato con Percy caduto nel fiume Mississippi, trovandosi di fronte una figura che gli diceva di respirare e che suo padre era “qui”. Questa volta iniziamo con cameo da parte delle Parche, intese a tessere il filo della vita, prima di passare al vedere di nuovo insieme il trio di semidei.

Non serve passi molto tempo prima che Percy, Grover e Annabeth si imbattano in Ares, il dio della guerra che arriva in motocicletta per stringere un patto: i semidei recupereranno il suo scudo nel parco divertimenti di Efesto e lui gli troverà un passaggio per arrivare a Los Angeles in tempo per il solstizio d’estate.

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Ares (Adam Copeland) in una scena della serie

Questa puntata si concentra molto soprattutto sul personaggio di Annabeth: troviamo una ragazzina che ha vissuto tutta la sua vita al Campo Mezzosangue, senza avere contatti con il mondo esterno e perdendo perciò molto di ciò che è offre, come semplici film horror. Ma troviamo anche una semidea pronta a fronteggiare Efesto, dio del fuoco e dell’ingegneria, per rimanere fedele a ciò in cui crede o, meglio, in ciò in cui ha iniziato a credere da quando ha conosciuto Percy. Questi due semidei stanno iniziando a dare delle belle lezioni agli dei dell’Olimpo.

Percy, invece, sta scoprendo i suoi poteri da figlio di Poseidone, che sono riusciti a salvare sia lui che Annabeth all’interno del tunnel dell’amore e che tunnel: un modo per prendere la mitologia con grandissima ironia, grazie anche a “What Is Love” di Haddaway in sottofondo.

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Percy e Annabeth nel tunnel dell’amore

L’episodio si conclude con lo scudo restituito e un passaggio in un camion pieno di animali direzione Las Vegas. Qui i tre semidei andranno al Casinò Lotus per incontrare Ermes, che forse li porterà alla destinazione finale di Los Angeles. Come sarà Ermes? Chi troveranno al Casinò Lotus? Riusciranno i tre semidei a raggiungere gli Inferi in tempo per il solstizio d’estate?

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensione al quarto episodio: Mi getto tra le braccia della morte

Dopo l’incontro con Medusa nell’episodio “Ci fermiamo all’emporio dei nanetti da giardino” abbiamo capito che lei era solo una delle tante figure mitologiche che avrebbero intersecato il percorso di Percy, Annabeth e Grover per recuperare la folgore di Zeus. Infatti, in questa nuova puntata ne troviamo ben due: Echidna, la madre dei mostri, e la Chimera, entrambe pronte a fermare l’impresa del trio di semidei.

L’incontro con Echidna crea una paragone tra due madri: lei e Sally Jackson. Entrambe vogliono il bene per i propri figli, entrambe comprensive nei loro confronti. Unica differenza è che da una parte troviamo la madre di tutti i mostri dei vari miti greci, figlia di Gea e Tartaro, e dall’altra una donna umana, che ha avuto con Poseidone un incontro da cui è nato Percy, un semidio che nella sua vita dovrà affrontare il 90% dei figli di Echidna.

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Walker Scobell in una scena della serie

In ogni caso, in questo episodio vediamo crescere e consolidarsi il rapporto di amicizia tra Percy e Annabeth. I due stanno iniziando ad avere una grande intesa, nonostante dei piccoli passi indietro dovuti alla spedizione della testa di Medusa sull’Olimpo che ha fatto inasprire la relazione tra Annabeth e sua madre Atena, al punto da non dare rifugio ai due semidei e Grover al Gateway Arch di Saint Louis mentre cercano di sfuggire da Echidna e la Chimera.

Per quanto riguarda Grover, lo troviamo più intraprendente in questo episodio, sicuramente più di quanto non lo sia nel primo romanzo della saga di Rick Riordan, e lo si nota soprattutto nel momento in cui il trio arriva a Saint Louis. Inoltre, la serie sta iniziando a piantare i semi per il suo futuro, mettendo una parola qua e là tra i discorsi dei vari personaggi, così come stanno facendo anche con Percy e Annabeth.

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Il trio fuori dal Gateway Arch

L’episodio termina con Percy gettato nel fiume Mississippi dopo lo scontro con la Chimera. Immerso nelle acque, incontra una nereide mandata da suo padre Poseidone. Quale sarà il messaggio del dio? Che cosa dovrà affrontare ora Percy, quali mostri o altro? Riuscirà il semidio a ricongiungersi ad Annabeth e Grover?

Percy Jackson recensione al terzo episodio: Ci fermiamo all’emporio dei nanetti da giardino

Il secondo episodio, “Divento signore supremo del bagno“, aveva lasciato gli spettatori con la notizia che Percy dovrà affrontare un’impresa per recuperare la folgore di Zeus e, chissà, nel frattempo riuscire anche a salvare sua madre dagli Inferi. Ora, iniziamo la nuova puntata “Ci fermiamo all’emporio dei nanetti da giardino” con l’incontro con l’oracolo, il quale ha rivelato la profezia che accompagnerà e guiderà Percy in questa impresa.

Ecco che iniziano a insinuarsi i primi dubbi nel figlio di Poseidone: qualcuno lo tradirà, qualcuno che ritiene amico. Chi sarà? Il suo migliore amico, il satiro Grover? O la nuova compagna, la figlia di Atena Annabeth? La serie vuole giocare su questi due poli, nelle prossime puntate scopriremo chi sarà questa figura che potrà mettere a repentaglio tutta l’impresa.

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Walker Scobell in una scena della serie

Le avventure di questo trio li hanno portati a scontrarsi con il primo grande mostro che incontreranno sul loro percorso: Medusa. L’emporio dei nanetti da giardino non è che una facciata per come vengono realmente realizzate le statue di Zia Em. Con questo incontro, inoltre, iniziamo a insinuarsi ancora più a fondo nella mitologia greca, soprattutto nel rapporto tra Poseidone e Atena, importante in quanto i nostri protagonisti sono figli loro.

Uno scontro tra i due dei, quello raccontato in questa puntata, che si riflette anche tra i due semidei. Riusciranno Percy e Annabeth ad andare oltre, a creare un’amicizia così forte da non lasciare spazio a controversie millenarie tra i loro genitori? Cosa succederà ora che la testa di Medusa è stata recapitata sul Monte Olimpo (da Ermes stesso, tra l’altro)?

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Il trio in una scena della serie

Un aspetto apprezzat0 di questa puntata è stato il dare più spazio narrativo ai mostri come la furia Alecto, aiutando a rendere questo personaggio più tridimensionale e non solo una facciata 2D di una figura da combattere, aspetto invece non evidenziato nei romanzi di Rick Riordan. Mentre un aspetto che ora inizia a pesare è quello dei voice over di Percy: speriamo continuino ad attenuarsi con il corso degli episodi.

Percy Jackson recensione ai primi due episodi

Un inizio impressionante quello della serie tv, che doveva confrontarsi non solo con i romanzi di partenza, ma anche con il precedente adattamento cinematografico che vedeva Logan Lerman nei panni di Percy Jackson. I primi due episodi sicuramente reggono il confronto con i libri, per quanto riguarda il film, invece, non ci voleva molto per esserne migliore.

Walker Scobell, che interpreta Percy, è stata un’ottima scelta di casting, è riuscito già solo con due episodi a mostrare di aver compreso appieno il personaggio che interpreta, con tutte le sue sfaccettature e il suo sarcasmo come marchio distintivo. Complice certamente la sceneggiatura fedele ai romanzi, come non si vedeva da Hunger Games: La ragazza di fuoco (2013), Scobell manifesta l’essenza di Percy, il suo amore per la madre (Virginia Kull), la sua fragilità, la sua voglia combattiva, il suo dolore, ma anche il suo essere impacciato.

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Percy Jackson recensione: Walker Scobell (Percy) in una scena della serie

Anche Aryan Simhadri (Grover) porta sullo schermo una buona performance, mentre per Leah Sava Jeffries (Annabeth) abbiamo per ora avuto solo degli accenni molto promettenti, che sicuramente si svilupperanno nei prossimi episodi e mostreranno tutta la sua bravura di attrice. In ogni caso, entrambi hanno iniziato a mostrare i loro personaggi in un modo che è chiaro ci sia uno studio dietro, sicuramente d’aiuto sarà stato anche il fatto che Rick Riordan stesso ha partecipato alla stesura della sceneggiatura.

Proprio a proposito della sceneggiatura di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo non si può che non notare come sia fedele ai romanzi, sembra di leggere i libri e vederli contemporaneamente riprodotti sullo schermo. Il voice-over iniziale, ripreso dal monologo di Percy nel primo capitolo de Il ladro di fulmini, può risultare difficile da masticare, ma non si tratta di un ostacolo insormontabile.

Sembrerebbe, finalmente, che Percy Jackson abbia trovato la sua strada nell’adattamento per la televisione: più tempo a disposizione permette anche di poter riportare sullo schermo molti più aspetti legati ai libri, ma anche l’aver coinvolto in prima persona Rick Riordan è manifestato in quasi ogni inquadratura, soprattutto se si mette a confronto con i film del 2010 e 2013.

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Percy Jacksoon: Leah Sava Jeffries (Annabeth) in una scena della serie

Sicuramente i fan apprezzeranno i dettagli ripresi dai romanzi, come Dioniso con la sua immancabile Diet Coke che chiama Percy “Peter Johnson” (un momento di apprezzamento per la performance di Jason Mantzoukas), le perle del Campo Mezzosangue, il bruciare le offerte agli dei, il cappello dell’invisibilità degli Yankee di Annabeth o, ancora, frasi come “sbavi quando dormi”. Altra chicca per i fan sono i titoli di coda, che mostrano diversi passaggi del primo romanzo della saga, su cui si basa l’intera prima stagione della serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo.

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Percy Jackson recensione: il trio protagonista in una scena della serie

Conclusioni, Percy Jackson recensione al sesto episodio della nuova serie tv Disney+: un nuovo episodio ogni mercoledì

Leggi anche:

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Percy Jackson recensione al quarto episodio

Percy Jackson recensione al terzo episodio

 

 

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