Prada Rong Zhai a Shanghai presenta Michaël Borremans: “The Promise”
Prada Rong Zhai nella storica residenza ottocentesca nel quartiere centrale di Shanghai presenta la mostra di Michaël Borremans “The Promise”.
Prada Rong Zhai
Prada Rong Zhai è una storica residenza ottocentesca del 1918 situata nel quartiere centrale di Shanghai e dichiarata patrimonio culturale del distretto di Jing’an nel 2004. Inaugurata il 12 ottobre 2017 dopo un attento e scrupoloso restauro sovvenzionato dal Gruppo Prada è stato pensato come uno spazio flessibile per le molteplici attività culturali del gruppo.
A testimonianza del rispetto e dell’ammirazione che Miuccia Prada e Patrizio Bertelli nutrono per il patrimonio culturale cinese, nel 2011 Prada ha avviato un progetto di profondo restauro della residenza, durato sei anni e realizzato con la massima cura per i dettagli, maestria artigianale, e rispetto per l’architettura.
Il lavoro svolto fonde e sintetizza le capacità sviluppate da Prada nel campo della riqualificazione di edifici storici in tutto il mondo, tra cui il restauro di alcune sezioni della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano e di Ca’ Corner della Regina, splendido palazzo barocco di Venezia, affacciato sul Canal Grande e riconvertito in spazio dedicato all’arte.
Michaël Borremans
Tra i pittori più rilevanti della sua generazione, Michaël Borremans (Belgio, 1963) ritrae la condizione umana stabilendo una tensione ambigua tra il suo linguaggio raffinato e i soggetti ritratti. Nei suoi dipinti, figure umane e oggetti di uso quotidiano appaiono isolati nel proprio mondo, immersi in atmosfere grottesche, inquietanti e oniriche. In queste opere si possono cogliere allusioni dirette o velate agli eventi sociopolitici contemporanei o alla storia dell’arte.
Come scrive lo storico dell’arte e curatore Jeffrey Grove,
Le sue opere sono caratterizzate da una costante sensazione di tensione e angoscia, spesso accompagnata da uno strano senso di orrore incombente che si nasconde dietro l’apparente familiarità e intimità delle scene rappresentate.
Borremans trae ispirazione per i suoi dipinti talvolta da immagini trovate, ma nella maggior parte dei casi da fotografie scattate da lui stesso. Crea delle composizioni posizionando i modelli, gli oggetti di scena e gli sfondi e regolando l’illuminazione e l’intera disposizione della scena. Nonostante la loro origine fotografica, le sue opere raffigurano una realtà emotiva e soggettiva che rievoca uno spazio e un tempo ambigui e indistinti. Come sottolinea l’artista,
“Quando creo un’immagine penso sempre all’impatto psicologico che avrà una volta esposta. Sono consapevole, o comunque rifletto sugli effetti che potrebbe avere sull’osservatore. Ciascuno reagirà in modo diverso, ma voglio essere io a decidere verso quale direzione”.
The Promise di Michaël Borremans al Prada Rong Zhai
“The Promise” si sviluppa nei due piani principali di Prada Rong Zhai e include ventitré dipinti di Michaël Borremans e uno dei suoi film.
All’ingresso, il pubblico incontra uno spazio accogliente e intimo con arredi realizzati su misura che introducono all’estetica dell’artista.
Al primo piano, i visitatori si confrontano con la pratica artistica di Borremans attraverso una selezione di dipinti che ritraggono oggetti stranamente minacciosi, come Mask (2008), Missile (2017), Alien (2018) e Coloured Cones (2019).
La mostra presenta anche il cortometraggio The Storm (2006), una potente narrazione visiva di gesti e segni che ha come protagonisti tre uomini immobili e in cui gli unici elementi che cambiano sono la luce e la sua angolazione.
Il percorso espositivo prosegue al secondo piano, dove sono esposte opere raffiguranti personaggi anonimi in atmosfere ambigue e psicologicamente intense, come A2 (2004), The Bodies (1) (2005), The Rug (2006), Still (2008), The Purse (2020) e The Racer (2022).
Conclusione. Nonostante la loro origine fotografica, le opere di Borremans in mostra Prada Rong Zhai raffigurano una realtà emotiva e soggettiva che rievoca uno spazio e un tempo ambigui e indistinti.
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