Premio Nobel medicina 2020
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Premio Nobel per la Medicina 2020 per la scoperta del virus dell’epatite C

I virologi Alter, Rice e Houghton si aggiudicano il Premio Nobel per la Medicina 2020.

Lunedì 5 ottobre, tramite una diretta streaming, è stato assegnato il prestigioso Premio Nobel per la Medicina dell’anno 2020. A vincerlo sono stati i virologi americani Harvey J. Alter  e Charles M.Rice, congiuntamente al britannico Michael Houghton. Il loro merito è stato quello di trovare il virus responsabile dell’epatite C.

Premio Nobel medicina 2020

L’importanza della scoperta

Il Premio Nobel è un’onorificenza che viene conferita ogni anno per ambiti specifici (Medicina, Chimica, Fisica, Letteratura, Pace ed Economia). Alfred Nobel istituì il premio con lo scopo di premiare le persone che, con le loro creazioni o scoperte, rendessero maggiori servizi all’umanità. Perché quindi premiare i tre virologi?

L’epatite C è una delle infezioni più diffuse al mondo: l’Organizazione Mondiale della Sanità stima che la malattia abbia colpito più di 70 milioni di persone, causando la morte di circa 400mila uomini all’anno. La scoperta del virus, avvenuta nel 1989, ha permesso di salvare molte vite. Il comitato del Nobel ha constatato infatti che il lavoro dei tre virologi ha contribuito a spiegare una delle principali fonti di epatite trasmessa dal sangue che non poteva essere spiegata dai virus dell’epatite A e B. Ciò ha reso possibile l’ideazione e la creazioni di nuovi esami per riconoscere la malattia e di sviluppare nuovi farmaci. La speranza nata dalla scoperta dei tre premiati, è quella di sradicare definitivamente il virus dell’epatite C.

Premio Nobel medicina 2020
Virus dell’epatite C

Il nuovo significato del Premio Nobel per la Medicina nell’anno del Covid-19

Quello di quest’anno è il primo Premio Nobel collegato a uno studio virologo, dopo quello del 2008. In quell’anno infatti, il Premio fu assegnato ai francesi Françoise Barré-Sinoussi e Luc Montagnier per aver scoperto il virus responsabile dell’AIDS; e al tedesco Harald zur Hausen per i suoi studi sulla correlazione tra papilloma virus e cancro alla cervice.

Nell’anno del Covid-19 e della pandemia, che ha visto bloccare la vita di mezzo globo, l’assegnazione del Premio Nobel per la Medicina a dei virologi assume un significato completamente nuovo. Il riconoscimento di quest’anno è infatti estremamente significativo dell’importanza della ricerca medica per tutte le società messe a dura prova, anche economicamente, dalla diffusione del nuovo virus.

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