Milano Fashion Week 2024
Moda

Termina la Milano Fashion Week 2024: il riassunto degli eventi più importanti

Con la mattinata di oggi, lunedì 26 febbraio, termina la prima Milano Fashion Week 2024 dedicata alle collezioni donna autunno/inverno 2024/2025. Ma quali sono stati gli eventi più importanti della settimana? Continua a leggere per scoprirli.

Milano Fashion Week 2024 Womenswear: tutti gli eventi più importanti

Mercoledì 21 febbraio: il primo giorno di sfilate della Milano Fashion Week 2024

Diesel, ore 12:30.

Lo show “democratico” di Diesel, aperto al pubblico grazie alla distribuzione di 1000 ticket sul sito ufficiale, ha proposto il trionfo sfaccettato del denim, abbinato a trasparenze e finish completamente diversi, stampe floreali o animalier, pellicce di lana e puffer jacket dalle proporzioni over ed esagerate. Il motto di Diesel è “dress for living”, ecco il motivo del jersey devoré e delle camicie distressed, a simulare la perdita del colore per il troppo utilizzo.

Le proporzioni variano, e troviamo anche mini dress, mini gonne e top che riportano la stampa degli schermi presenti nel capannone al momento dello show, impreziositi da accessori bold, tra cui le nuove proposte delle borse, tra cui la Play Bag con stampe con primi piani felini, la 1DR leopardata, la Scrunched D e la morbida Trash D. 

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Inoltre, a essere state condivise con il pubblico di appassionati sono state anche le ultime 72 ore di backstage, trasmesse in live su Instagram, un po’ in stile Grande Fratello. Insomma, Glenn Martens si sta spingendo sempre oltre con il suo obiettivo di aprire la moda a chiunque voglia prenderne parte, sottolineando come Diesel voglia creare un engagement sempre più diffuso, aprendo le proprie porte proprio a coloro che permettono la costante crescita de brand, i consumatori. È forse un approccio che più case di moda dovrebbero prendere in considerazione? O è ancora giusto che la moda rimanga un universo esclusivo, riservato a coloro che vi lavorano?

Fendi, ore 14:00.

Per la Milano Fashion Week 2024 Kim Jones ha proposto uno show basato su contrasti e tradizioni, unendo in una collezione l’essenza storica della maison, ispirandosi all’archivio romano e alla classicità secolare della capitale, abbinata alla wave del New Romantic londinese degli anni ’80, lanciato dai Blitz Kids che frequentavano il Blitz, celebre locale di Covent Garden.

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Insomma, savoir faire e sartorialità hanno avuto la loro massima espressione in questa collezione, dalla palette colori neutra e scura, impreziosita da alcuni tocchi di colore, come quello dei collant blu elettrico. Le proposte, seppur piuttosto classiche, sovvertono alcuni degli schemi classici: troviamo maglioni scomposti come fossero mantelle infilate solo dal collo, body sbottonati e indossati sopra i pantaloni, nunerosi capi smanicati, layers, mono guanti e giochi di trasparenze e consistenze, oltre che borse classy arricchite dal dettaglio giocoso del porta Chupa Chups in pelle.

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Roberto Cavalli, ore 19:00.

Fausto Puglisi ha trasposto la sua passione per il marmo in questa collezione autunno/inverno 2025, trasponendo la sua maestosità nella leggerezza di abiti sartoriali, che accompagnano ed esaltano la femminilità del corpo delle clienti. Insomma, il marmo sembra essere il nuovo animalier per Cavalli.

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Etro, ore 20:00.

Con la sfilata di Etro, accompagnata dalla colonna sonora di Techno Pastorale di Miglio, ci siamo immersi nel mare alla ricerca di un tesoro perduto, accompagnati da sei sontuose maschere colorate di 3 metri, che rappresentano le emozioni evocate dalla collezione e dal potere della moda.

La collezione è sontuosa, arricchita da accessori imponenti, come le collane dorate che riprendono le grandi maschere e le borse stravaganti, come il porta mela avvelenata. I tessuti e i ricami sono fedeli alle recenti scelte del direttore creativo: non manca il Paisley e il velluto, abbinati a trasparenze e piume di tessuto. Insomma, il lavoro di De Vincenzo si sta focalizzando sulla continuità dello stile che lo contraddistingue.

Giovedì 22 febbraio: il secondo giorno di sfilate della Milano Fashion Week 2024

Prada, ore 14:00.

Miuccia Prada ha deciso di appoggiarsi all’influenza della storia per ideare i capi della collezione autunno/inverno 2024, con la proposta di design impreziositi dalla presenza di fiocchetti, ruches e balze, simbolo del rifiuto dell’età adulta, oltre che cliché di femminilità.

Questa tematica è stata ripresa anche dalla parte posteriore della maggior parte dei look, lasciata a metà, non terminata. Infatti, sono visibili le fodere sul retro, spesso di colori pastello, più giocosi e in contrasto con i colori più neutri dei completi, che riprendono la vibe di professionalità veicolata dalla collezione uomo, proposta a gennaio durante la Milano Fashion Week 2024 Menswear nello stesso set.

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I rimandi alla storia sono dunque molti, a partire dal richiamo dello stile degli anni ’40, che ritroviamo nelle divise, oltre che nella proposta degli item in stile lingerie in seta, mentre i fiocchi riprendono un trend degli anni ’60. Inoltre, sui bomber in pelle narrano l’inizio della storia della maison, riportando l’anno della fondazione, il 1913, periodo in cui Prada era focalizzato sulla pelletteria.

A celebrare l’heritage è anche l’utilizzo del nylon, tessuto distribuito dal 1935 e impiegato principalmente per scopi militari, nella creazione di divise e strumenti, tra cui corde e paracaduti.

In aggiunta, i capi della collezione ricordano espressamente gli abiti indossati dagli attori in Zona d’interesse, film pluripremiato che narra la vicenda di una famiglia che conduce una vita serena, in contrasto con l’orrore e la brutalità dell’adiacente Auschwitz. Insomma, per comprendere a pieno la collezione proposta da Prada durante la Milano Fashion Week 2024 è necessario sviscerare i differenti elementi dello storytelling, evitando di fermarsi alle apparenze e ai giudizi superficiali, in quanto l’obiettivo principale è di veicolare un profondo messaggio sociale, nonché politico.

MM6 Maison Margiela, ore 15:00.

La collezione autunno/inverno di MM6 Maison Margiela, la linea ready-to-wear della casa di moda, ha visto una proposta decisamente differente rispetto al capolavoro della Haute Couture di Parigi. Lo show della Milano Fashion Week 2024 è stato decisamente più minimal ed elegante, nonostante il tocco eccentrico di Margiela non passi inosservato.

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Alcuni tagli ricordano dei capi realizzati da Margiela per Hermès, come le profonde scollatura a V, ma troviamo anche design geometrici, con spalline imbottite o elementi che cambiano le forme delle silouettes, rendendole più spigolose e decise. Compare molto spesso la forma rettangolare, che ricorda quella delle federe dei cuscini negli hotel italiani, a detta del team. Non è mancata la proposta di borse molto capienti portate a mano, dalle forme geometriche decise, tra cui quella a forma di cuscino.

Insomma, la collezione sembra aprirsi verso un orizzonte di eleganza e di una spigolosa morbidezza.

Emporio Armani, ore 17:00.

Emporio Armani, la linea più giovanile del brand, ha proposto una serie di look ispirati alla notte stellata, dai colori scuri, ma avvolgenti, con caldi tocchi di rosso, di carta da zucchero e rosa, quasi a ricordare le colorazioni del cielo durante il tramonto. È un viaggio verso la sera, terminato da una scena estremamente romantica e onirica, che ha visto la proposta di abiti da sera neri, indossati dalle modelle sotto una pioggia di coriandoli bianchi a ricreare la magia della neve nelle notti invernali.

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Moschino, ore 18:00.

La sfilata di Moschino durante la Milano Fashion Week 2024 ha visto l’attesissimo debutto del nuovo direttore creativo del brand, Adrian Appiolaza. Il designer è stato nominato nel corso del mese di gennaio, perciò il tempo che ha avuto a disposizione per la realizzazione della collezione è stato a dir poco limitato, motivo per il quale lo stesso Appiolaza ha spiegato come questa debba essere considerata una “collezione zero”, più che il suo debutto vero e proprio presso la maison.

Lo stilista 51enne ha alle spalle una lunga carriera nel settore moda: egli è stato per dieci anni direttore del design per il prêt-à-porter presso Loewe, dopo aver lavorato per due anni con Clare Waight Keller, ex direttrice creativa di Chloé, due anni sotto la guida di Marc Jacobs da Louis Vuitton e per quattro anni da Prada, sotto Miuccia Prada.

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Le particolarità della collezione sono stati sicuramente i dettagli giocosi, come quelli trompe l’oeil, tra cui la pochette a forma di baguette o quella a forma di rosetta, ispirate a un look realizzato nel 1984 da Franco Moschino, in cui gli ingredienti erano contenuti in una busta Esselunga. Troviamo anche una camicia con le bretelle stampate, insieme a divertenti dettagli tricolore o copricapi a forma di barchette di carta.

A ritornare sono stati alcuni simboli già caratteristici del brand, come i pois e i punti di domanda di grandi dimensioni, insieme alle stampe che ricordano fogli di giornale, quelle che ricordano il cielo azzurro coperto da nuvole bianche e gli smile.

Insomma, per ora non è mancata l’ironia tipica del brand: non ci resta che attendere le prossime collezioni per poter confermare o smentire questa affermazione.

GCDS, ore 19:00.

La sfilata di GCDS ha veicolato un interessante connubio di sensazioni ed elementi, unendo un’impronta prettamente infantile a toni più tenebrosi, quasi con rimandi all’horror. Giuliano Calza ha l’obiettivo di rappresentare e dare voce al bambino che c’è in noi da sempre, mischiando gli elementi che più amavamo, come Hello Kitty e i calzini con le ruches, e alcuni dettagli che ci spaventavano, come i film horror, di cui troviamo le stampe su alcune t-shirt.

Non a caso l’invito allo show era costituito da una bambola horror, accompagnato dalla scritta “toys for adults”, per introdurre la vibe della sfilata. Insomma, Calza ha voluto riportarci indietro nel tempo per ricordarci che l’infanzia non ha età e che dovremmo prenderci sempre cura del bambino che c’è in noi.

Mahmood ospite alla sfilata di GCDS della Milano Fashion Week 2024

Tom Ford, ore 20:00.

Lo show di Tom Ford durante la Milano Fashion Week 2024 è stato un omaggio alla sensualità e all’estremo glamour, enfatizzato dalla location con luce soffusa e dal profumo indossato dai modelli in passerella, il Vanilla Sex, dai toni caldi e avvolgenti. Insomma, la sfilata è stata in grado di proporre un’esperienza sensoriale completa, supportata anche dalla vasta varietà dei tessuti impiegati per la realizzazione della collezione, come il feltro voluminoso, la pelle verniciata, la lana, il jersey di raso leggero e la seta luminosa e riflettente.

Il makeup deciso e glossato ha giocato un ruolo fondamentale nell’accentuare la sensualità delle proposte, anche grazie a una realizzazione piuttosto imprecisa, seguendo uno dei trend più in voga nell’ultimo periodo, quello della mob-wife.

Inoltre, in front row abbiamo visto i volti di alcune celebri celebrities, come Sharon Stone, Uma Thurman, Eva Green, Amber Valletta e Iris Law.

Venerdì 23 febbraio: il terzo giorno di sfilate della Milano Fashion Week 2024

TOD’s, ore 9:30.

Se potessimo rappresentare Milano in un capo di abbigliamento, sicuramente sarebbe la camicia azzurra. È una combinazione di ambizione e moderazione, formalità e nonchalance; è un’uniforme che nasce nel guardaroba maschile, ma che definisce perfettamente anche quello femminile.

Matteo Tamburini ha esordito alla sfilata Tod’s durante la Milano Fashion Week 2024 con due camicie a righe azzurre in un gioco di sovrapposizioni. Ha unito borghesia e dinamismo, la sua storia e quella dell’iconico brand del gruppo Della Valle, il tutto abbinato a un paio di mocassini Gommino rossi nella versione Yorky, ornati da sottili frange.

Il sottofondo musicale è stato quello di Avalanche di Leonard Cohen e Alla Apologies dei Nirvana, mentre la location dello show è stato il deposito ATM dei tram in Darsena, in via Messina. Di conseguenza, il direttore creativo ha creato una lettera d’amore a Milano e al modo di vivere milanese, che cessa di essere un tratto di ascendenza e diventa una mentalità che chiunque può adottare.

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Philosophy by Lorenzo Serafini, ore 12:30.

La sfilata autunno/inverno 2024-2025 di Philosophy by Lorenzo Serafini alla Milano Fashion Week 2024 è stato un omaggio ai personaggi femminili di Hitchcock, tra cui Janet Leigh, Ingrid Bergman, Kim Novak e Tippi Hedren, in un lavoro magistrale di citazione cinematografica.

La collezione, che offriva la personale interpretazione del maestro del brivido della femminilità moderna, attraverso dettagli come scarpe di raso, cappotti sartoriali e verde technicolor, in realtà celebrava il guardaroba di una donna intelligente, forte ed elegante che affronta la vita con la giusta dose di sicurezza, mescolato a quella raffinatezza impeccabile che accomunava le donne ritratte dal regista nei suoi film leggendari, da Vertigo (La donna che visse due volte) a Marnie, da Notorious a Psyco, per citarne solo alcune.

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Gucci, ore 15:00.

La seconda attesissima collezione womenswear di Sabato De Sarno per Gucci, durante la Milano Fashion Week 2024, ha proposto una serie di sfumature di nero, verde lime, blu notte, grigio e variazioni di rosso. Fanno eccezione pizzi e i dettagli lingerie, le paillettes trasparenti degradé e le frange di cristalli, dove il colore rimane sempre protagonista.

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Successivamente, diventa una sfida esporre molteplici parti del corpo: nastri fluttuanti che si trasformano in collane attorno al collo, cappotti indossati come abiti lunghi o mini abiti, abbinati a culotte indossate come shorts, giacche safari e abiti caratterizzati da spacchi profondi che si aprono sulla parte inferiore, oltre che sul petto.

Marni, ore 16:00.

Nella sua forma grezza, la moda è un gioco guidato dall’istinto di creazione e distruzione, assemblaggio e composizione, in cui i partecipanti creano, alterano, strutturano e decostruiscono, distruggono e modellano.

Francesco Risso ha deciso di dare forma così alla sfilata Marni autunno-inverno 2024–2025 per la Milano Fashion Week 2024,  avvicinandosi a ciò che è condensato nei 30 anni di storia del brand, fondato nel 1994 da Consuelo Castiglioni. Per il ritorno di Marni Risso ha deciso di trasporre il suo zoo interiore in una grotta di carta, un rifugio sicuro durante la Milano Fashion Week 2024. Inoltre, ha spiegato il significato simbolico degli abiti stratificati nelle cinque lettere che compongono la parola Marni, che significa ciò che nasce da il mare e dalle onde in latino.

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Sunnei, ore 17:00.

Solitamente osserviamo le modelle camminare lungo le passerelle con grande serietà, mentre mettono un piede davanti all’altro e mostrano al mondo di appassionati abiti che nessuno ha mai visto prima.

“Mi chiedo se si sentano a loro agio con quei tacchi vertiginosi su cui stanno in equilibrio così precario. Chissà quanto vengono pagati per questa passeggiata di pochi minuti. Hanno freddo? A loro piace anche quello che indossano? Cavolo, che bellezza questa modella, vorrei essere alta quanto lei”

Ma in quei minuti, mentre sfilano davanti a centinaia di persone, a cosa pensano le modelle? La sfilata di Sunnei alla Milano Fashion Week 2024 ha permesso alle modelle di parlare e dare voce ai pensieri che passavano nelle loro menti, utilizzando come colonna sonora dello show proprio la registrazione delle loro riflessioni intime. Insomma, un’idea innovativa e divertente, che ha coinvolto tutto il pubblico di presenti, oltre a quello in collegamento streaming.

Versace, ore 19:30.

“Questa collezione ha un carattere ribelle e un cuore gentile. La donna ritratta è una brava ragazza, seppur con uno spirito selvaggio. È formale, ma sexy», spiega Donatella Versace. “L’uomo è la sua anima gemella, un timido genio. Infrangono le regole per crearne di nuove. Gli abiti prendono i codici della sartorialità contemporanea e li stravolgono con tagli, drappeggi e ornamenti. La collezione punta su linee pure, tessuti innovativi e una razionale indomabilità. Questi siamo noi. Questo è Versace!”.

Ci sono due filoni che si ergono in nome della ribellione. Un’estremità dello spettro presenta una sartorialità meno precisa, mentre l’altra presenta gli abiti più alla moda e conosciuti al mondo. 

Sulla passerella della Milano Fashion Week 2024 si sperimentano lunghezze eccessive, come negli abiti blazer tempestati di paillettes e nei cappotti extra lunghi. Una gonna lunga con spacco e un micro smoking si uniscono per creare un look che sembra tagliato a metà, esemplificando come la decostruzione possa rendere il mondo formale decisamente sensuale.

Sabato 24 febbraio: il quarto giorno di sfilate della Milano Fashion Week 2024

Ferrari, ore 9:30.

Il corpo “che si proietta nello spazio, trasformandosi in luce” viene celebrato nella sfilata rossonera di Ferrari. La collezione è molto simbolica, ad esempio, gli abiti simili a fiamme rappresentano il bagliore del purosangue che emerge dall’oscurità e che non resta mai uguale. E non mancano gli accessori da viaggio ispirati allo stile anni ’60, sul modello di quelli appartenuti a Monica Vitti e Anna Magnani.

“Corpo, energia e luce” così Rocco Iannone descrive la Ferrari. I nostri corpi sono spesso sottovalutati da noi stessi, spesso dimentichiamo il loro significato critico, li torturiamo e li sovraccarichiamo. Ma il corpo è molto più di un semplice involucro esterno, è la nostra energia potente e appassionata, la nostra macchina. La collezione autunno-inverno 2024-2025 di Ferrari, che ha recentemente debuttato sulla passerella della Milano Fashion Week 2024, ce lo ricorda.

Il direttore creativo Rocco Iannone spiega:

“Mi interessa la tensione. Come nel mondo automobilistico, l’artigianato e la tecnologia sono una missione per Ferrari, che non smette mai di esistere. Voglio portare questo esatto principio nelle collezioni moda. Il riferimento al mondo automobilistico diventa sempre meno letterale; di quell’universo mi interessa l’intenzione, non la componente formale.”

Mariacarla Boscono

Ferragamo, ore 11:30.

Una forte collezione Ferragamo ha evocato la storia del marchio infondendole una fresca vitalità, caratterizzata sulla passerella da una proposta a “specchio” uomo-donna. Maximilian Davis ha introdotto a Milano per la settimana della moda il rigore trasversale e il surrealismo del primo dopoguerra. Lo ha racchiuso in un viaggio visivo su carta per raccontare la storia e mostrare i suoi nuovi progetti.

Dolce&Gabbana, ore 14:30.

Una combinazione perfetta ha dato il tono alla sfilata della settimana della moda di Milano di Dolce & Gabbana: l’invito alla collezione Autunno Inverno 2024-2025, che ha introdotto lo smoking, e la canzone Murphy’s Law, che ha suonato in sottofondo per tutto il tempo.

Il messaggio della celebre canzone e dello smoking sono simili: come canta Róisín Murphy, “ho la sensazione che la mia storia non sia stata raccontata abbastanza”. Ma questa è una legge di Murphy fatta al contrario e con un lieto fine. Anche se lo smoking è un capo fondamentale del guardaroba, ne siamo rimasti entusiasti.

Inoltre, troviamo un’abbondanza di capi con dettagli lingerie e sensuali trasparenze, arricchite da ricami in pizzo e da un velo di rete che vela il volto delle modelle, anche se solo in parte.

Jil Sander, ore 16:00.

La sfilata autunno/inverno 2024-2025 di Jil Sander presenta due muse, Mariacarla Boscono e Kasia Smutniak, e introduce in passerella il nuovo minimalismo a blocchi di colore.

È incredibilmente elegante e sofisticata, accompagnata da una colonna sonora elettronica emozionante, che ci trasporta in uno straordinario viaggio moderno attraverso vibrazioni crude, a tratti celestiali: il fil rouge che attraversa l’intera sfilata autunno/inverno 2024-2025 di Jil Sander è proprio l’incarnazione di un nuovo tipo di minimalismo che gioca con colore e forma durante la settimana della moda milanese.

Bottega Veneta, ore 20:00.

Il direttore creativo di Bottega Veneta, Matthieu Blazy, nella nota per la sfilata Autunno-Inverno 2024-2025 alla Milano Fashion Week 2024, ha affermato:

“In un mondo in fiamme, c’è qualcosa di profondamente umano nel semplice atto di vestirsi.”

Una linea che salta fuori dalla scena, catturata nella luce calda e morbida di un desolato tramonto calabrese. Realizzati a mano più a nord, sull’isola di Murano, sono invece i cactus di vetro sparsi in tutta la location, come fiori cristallizzati che crescono anche in un territorio che sembra essere in apparenza sterile e privo di vita.

Questa volta, gli sgabelli in edizione limitata sono un Tabouret Cabanon LC14 con effetto legno carbonizzato, design di Le Corbusier. Ed è all’interno di questa singolare prateria che si accende la collezione, bruciando via ogni superfluità.

Milan Fashion Week 2024 summary

Domenica 25 febbraio: il quinto giorno di sfilate della Milano Fashion Week 2024

Feben supported by Dolce&Gabbana, ore 9:30.

Il brand londinese ha fatto il suo debutto durante la Milano Fashion Week 2024, supportato da Dolce&Gabbana e ha voluto mettere in evidenza la possibilità di risaltare al meglio ogni tipologia di corpo, permettendo a chiunque di sentirsi valorizzato a tal punto da potersi considerare un’opera d’arte. I look proposti, infatti, si adattano perfettamente a ogni fisicità, presentando numerosi drappeggi e righe che rendono la silouettes più slanciata, anche grazie ai tacchi a spillo.

Insomma, la stilista Feben, nata in Corea del Nord con origini etiopi e trasferitasi successivamente in Svizzera e Inghilterra, ha voluto omaggiare anche alcune tradizioni africane, con la proposta in versione “morbida” dell’abito con le punte.

Milano Fashion Week 2024
Milano Fashion Week 2024

Giorgio Armani, ore 11:30.

Quella di Armani per la Milano Fashion Week 2024 è stata una sfilata dai toni decisamente romantici, anche se non esagerati. La collezione è un omaggio allo stretto rapporto con la natura, motivo per il quale notiamo un’abbondante presenza di stampe floreali dai colori tenui. Le silouettes sono morbide e liquide, nel rispetto totale dell’eleganza armonica e senza tempo della maison.

Milano Fashion Week 2024

AVAVAV, ore 15:30.

La sfilata di AVAVAV per la Milano Fashion Week 2024 sta facendo molto parlare di sé: lo show aveva lo scopo di simulare la violenza degli haters online e del cyberbullismo, ma ciò che ha fatto più discutere gli spettatori è stato il modo in cui si è scelto di veicolare il messaggio. Oltre alla proiezione di commenti carichi d’odio ai lati della porta di ingresso, il pubblico ha lanciato lattine e pagine di giornali accartocciate addosso alle modelle e ai modelli per l’intera durata del breve show, ostacolando lo spazio della passerella e colpendoli direttamente, talvolta anche sul volto.

Molti non hanno apprezzato il gesto, ritenendolo esageratamente invadente e degradante per i modelli. Inoltre, al termine dello show la direttrice creativa ha ricevuto una torta in faccia: insomma, ciò che è certo è che AVAVAV ha saputo come far parlare di sé, nel bene o nel male.

Conclusioni: questo è il riassunto di alcuni degli eventi più importanti della Milano Fashion Week 2024.

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