Threads
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Threads arriva in Italia 2023: nuovo social o una bolla mediatica?

Threads debutta anche in Europa, dopo il lancio iniziale negli Usa

THREADS ERA STATO LANCIATO NEGLI STATI UNITI E IN UN CENTINAIO DI ALTRI PAESI NEL MONDO A LUGLIO, IL SUO ACCESSO ERA STATO BLOCCATO NELL’UE  IN ATTESA DI NUOVE LEGGI SULLA PRIVACY

THREADS: LE FUNZIONALITA’ DELL’APP

Threads Meta ha inoltre introdotto alcune modifiche per ridurre la dipendenza di Threads da Instagram in quanto essi sono collegabili, I post pubblicati dagli utenti su Threads possono essere letti senza avere un profilo, ma questo è necessario se si vuole mettere dei “Mi piace” o rispondere ai contenuti da un altro utente.

L’iscrizione è rapida e semplice la ricerca delle persone è automatizzata da Instagram collegando l’account, il social legge i profili.

Threads assomiglia a X sia nelle modalità sia nell’idea che aveva originariamente Twitter: pubblicazione di testi brevi e interazione tra gli utenti nei commenti, una sorta di chat pubblica.

Si possono mettere i “Mi piace” e c’è una funzione per aggiungere un commento, che come i Thread stessi può anche contenere menzioni, in modo che li vedano altri utenti.

THREADS: LA SFIDA CON X

Threads aveva attirato l’attenzione di esperti perché era una soluzione alternativa a X, complice la semplice via di accesso tramite Instagram, in pochi giorni Threads aveva raccolto milioni di utenti, ma erano stati sollevati quasi da subito dubbi sulla capacità del social network di mantenere l’interesse così alto e di attirare nuovi utenti diventando davvero concorrenziale rispetto a X.

Mentre su X i sistemi sono meno efficienti rispetto a un tempo, permettendo la circolazione di numerose notizie false e di messaggi d’odio, su Threads la situazione è stata più tranquilla, spesso con un maggior numero di fonti affidabili. Secondo delle analisi, in quell’occasione il social network si è rivelato una valida alternativa a X nel racconto della strettissima attualità.

Molti personaggi famosi, artisti e i politici che sono sbarcati su Threads, perché riesca il progetto, c’è bisogno che diventi davvero come Twitter, una piazza nella quale apprendere le notizie in tempo reale e commentarle. Questo vuol dire avere una sezione con gli argomenti in trend sempre sul pezzo, che al momento non c’è ancora. Insomma, c’è tutto per far sì che la nuova app funzioni.

Cavallo Ruggente, che diede il successo a Twitter,  sono che gli argomenti di discussione del giorno. Da sempre, prima su Twitter e poi ora su X, agli utenti è sempre stato mostrato specchietto con i temi caldi.

Threads sembra un ambiente molto più “reale” rispetto a X, quello che si può notare è una diminuzione di account falsi rispetto all’app concorrente, l’iscrizione via Instagram, infatti, fa in modo che il proprio account faccia da garante per accedere al nuovo social.

THREADS: LA BOLLA MEDIATICA

Il rischio di una bolla speculativa non è tanto correlato da un fattore economico-digitale ma da un paradigma psicologico-sociale contando che in questa attuale società liquida nella quale conviviamo tutti i giorni, analizzando che abbiamo una soglia dell’attenzione più bassa di un pesce, le persone potrebbero stancarsi in fretta di questo nuovo social, ed esso diventerebbe statico ma funzionale.

Tutto dipenderà dalla persuasione di massa messa in atto da media e da politici e/o influencer, che spostano ogni giorno milioni di utenti. L’incertezza o la solidità di Threads, si riuscirà a capire nei prossimi mesi quando la calca sociale delle prime settimane sarà conclusa.

CONCLUSIONE: DOPO IL FINTO ENTUSIASMO INIZIALE VEDREMO CHI RESTERA’ SUL SOCIAL.

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