musica: U2 vita canzoni e miracoli della band di Bono Vox
Musica,  Spettacolo

U2: VITA, CANZONI E MIRACOLI DELLA BAND DI BONO VOX

La storia degli U2, a tre giorni dal primo concerto di Roma, raccontata da Mam-e. Anno per anno, album per album, tour per tour

INDICE

U2 – GLI INIZI

40 anni di U2. La loro storia inizia quando il futuro batterista Larry Mullenjr nel 1976 mette un annuncio nella bacheca della sua scuola Mount Temple School di Dublino con l’obiettivo di trovare dei membri per una potenziale band.

Rispondono il chitarrista David Evans (The Edge), il bassista Adam Clayton e Paul Hewson, cantante, ribattezzato Bono Vox; tutti ragazzini tra i 14 e i 16 anni. Dopo aver cambiato diversi nomi, alla fine, la scelta cade su “U2“.

I PRIMI SUCCESSI

Nel 1978, dopo aver vinto un concorso rock a Limerick, vengono notati da un dirigente della CBS che gli fa pubblicare alcuni singoli tra cui anche “Out Of Control” e “Stories For Boys“. Ma alla fine la CBS rinuncia a proporgli un contratto. Passano altri due anni ed è l’incontro col manager Paul McGuiness a segnare un passo importante nella storia degli U2.

McGuiness gli fa firmare un contratto con la Island. Poco dopo Steve Lillywhite, già produttore degli Ultravox e Siouxie and the Banshees, gli fa produrre il loro primo disco: Boy. Gli effetti suggestivi della chitarra di Edge e la voce incisiva di Bono sono sin da questo primo album la griffe del gruppo irlandese.

I GRANDI TOUR E I PRIMI INNI 

Dopo aver girato in tour tutta la Gran Bretagna, Bono, Edge, Adam e Larry decidono di partire alla volta degli USA dove fanno tre mesi di concerti durante i quali vengono accolti splendidamente. 1981 è la volta di “October“, preceduto dal singolo “Gloria“, una sorta di energico inno rock a Dio.
Ma nell’album c’è spazio anche per “Tomorrow” che affronta l’amaro tema della lotta politica che affligge l’Irlanda. Argomento su cui sarà basato il terzo album dal non casuale titolo ‘War‘ (1983), album con cui Bono e soci si schierano apertamente contro la guerra.

Il pezzo trascinante è “Sunday Bloody Sunday” che ricorda uno delle tragedie che hanno sconvolto l’Ulster : l’uccisione a Derry, nel 1972, di tredici civili da parte dei paracadutisti britannici.

Questa e canzoni come “Seconds” e “New Years Days” diventano veri e propri inni di protesta. Cantati dalle folle di fans che in Europa e negli Usa assiepano i loro live. Come quello di Red Rocks (Colorado) che sarà poi contenuto nella raccolta live Red Rocks (Colorado)Blood Red Sky.

musica: u2 vita canzoni e miracoli della band di bono vox WAR
War

THE UNFORGETTABLE FIRE

Il 1984 si apre con l’intenzione di Bono Vox di produrre un brano con un certo Brian Eno. Questi all’inizio è riluttante a tale idea. Ma Bono non si scoraggia e dopo aver subissato di telefonate l’ex Roxy Music si fa ricevere per un provino. Il risultato è The unforghetteble fire (Colorado)che nel giro di poche settimane raggiunge il primo posto nelle classifiche di mezzo mondo. L’album è uno dei lavori meglio riusciti del quartetto irlandese.

Pezzi come la title track, “Pride” e “MLK“, dedicata a Martin Luther King, oltre che confermare il loro continuo impegno sociale, portano gli U2 nell’Olimpo delle band rock.

THE JOSHUA TREE

 Gli anni seguenti passano tra un palco e l’altro e varie collaborazione, fino al 1987 che vede l’uscita di The Joshua Tree, l’album che a detta di molti li consacra come band rock più famosa al mondo. E’ il disco in cui gli U2 raggiungono la vetta massima della loro carriera toccando come sempre temi socioculturali importanti come la droga, la questione dei prigionieri politici in Sudamerica e l’ingerenza della politica statunitense nella questione del Nicaragua.

Altro pezzo esaltanti sono la melodica “With or without you” e “Where The,  Streets Have No Name il cui video gli U2 bloccano il traffico di Los Angeles per suonare in stile Beatles su un tetto .

LA SVOLTA ELETTRONICA

Dopo aver pubblicato nel 1988 il live Rattle And Hum ,che contiene i brani del tour americano dell’anno precedente, gli U2 si trasferiscono a Berlino e incidono “Achtung Baby” (1991), l’album che sancisce la svolta tecnologica verso sonorità più elettronica della band irlandese, vende più di 10 milioni di copie ed è supportata dal monumentale Zoo TV Tour con cui gli U2 miscelano rock, tecnologia, elettronica, maxischermi e sketch in cui simulano telefonate al Papa e al presidente degli USA, Clinton.

Tour che nel 1993 muta titolo in Zooropa Tour, dal nome dell’album appena uscito: seconda parte della trilogia electro-U2, con dubbi sempre più accesi da parte di critica e appassionati.Gli U2 seguono la deriva dei tempi nuovi seguire la deriva dei tempi nuovi, con tutta la follia e le contraddizioni che portano con sé.

I brani-chiave sono NumbLemon e Stay (Faraway So Close), con un altro aggancio a Wenders. La chiusura dell’album è spiazzante, con una ballata western (The Wanderer) cantata da Johnny Cash.

Intanto non si ferma l’impegno politico con gli U2 che partecipano al “Pavarotti International” registrando sempre con la collaborazione di Eno “Miss Sarajevo” per il progetto Passengers.

musica: u2 vita canzoni e miracoli della band di bono vox pavarotti
Bono Vox in coppia con Big Luciano

LA DEFINITIVA CONSACRAZIONE

Il 1997 è l’anno di Pop. Disco prodotto da Howie B. da cui viene fuori l’anima elettro-pop-dance dell’album che scontenta un po’ i fan di Bono, Edge, Clayton e Mullen abituati ad altre sonorità. Nonostante ciò, le vendite sono le stesse dei dischi precedenti e le presenze ai concerti, forse, pure maggiori. Infatti in Italia, a Reggio Emilia, lo Zoo Tv Tour fa riscontrare ben 150 mila spettatori paganti. E’ forse l’acme della popolarità della band.

Il tempo di produrre un’altra antologia The Best Of 1980-1990, che gli U2 sono in studio per produrre il disco in cui promettono il ritorno alle origini: All That You Can’t Leave Behind. Tuttavia, tranne per l’avvincente “Beautiful Day” l’album sembra lontano dall’intensità degli esordi, ma comunque balza in testa alle charts mondiali.

Nel 2000 esce la seconda parte dell’antologia The Best Of 1990-2000. Un ‘best of’ abbellito da due inediti, “Electrical storm” e “The hands that built america“. Mentre si parla di Bono Vox per il premio Nobel per la pace, nel 2004 è la volta di ‘How To Dismantle An Atomic Bomb’ , prodotto dal vecchio manager Lillywhite, trascinato dall’energica “Vertigo” che sarà anche il titolo del nuovo tour della band irlandese.

Gli U2 sono lontani dai fasti sonori di “Gloria” e “Sunday Bloody Sunday”. Ma il pubblico e i media continuano a premiarli: nel 2006 infatti si aggiudicano i Grammy Awards in tutte e cinque categorie in cui sono in lizza, tra cui “miglior album dell’anno”.

GLI ‘ULTIMI’ U2

Dopo tre anni dall’inizio della sua produzione a marzo 2009 è uscito ‘No line on the horizon‘, prodotto ancora insieme a Eno e Lanois. Un disco con il quale gli U2 sembrano tornare ai fasti di ‘Achtung Baby’. Un album sull’amore e sulla guerra, sulla disconnessione dal mondo e sulla confusione. E sulle possibili ricette a tutto questo. Firmate Bono, naturalmente. Nel 2014 esce il primo album del dittico che riecheggia le opere del romantico Blake: ‘Songs of Innocence’. 

Il primo risultato è forse sotto le attese, salvato dalla cover punk di ‘The Miracle’ (Joey Ramone) e dal toccante inno alla madre di Bono, ‘Iris (Hold me close)’, morta quando l’artista aveva 14 anni. Il secondo, ‘Songs of Experience’, è un progetto al momento accantonato per lasciare spazio al monumentale ‘The Joshua Tree Tour’. Un evento  che festeggia il ventennale dell’uscita dell’album più amato della band di Dublino.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!