Unione Europea in lutto: è morto Jacques Delors, Presidente della Commissione per oltre dieci anni
Le istituzioni europee sono in lutto, in quanto nelle scorse ore è morto Jacques Delors. L’economista e politico francese fu infatti Presidente della Commissione Europea a cavallo degli anni ’80 e ’90. Anni di importanti cambiamenti a livello mondiale in cui l’integrazione europea subì l’accelerata che portò la CEE a diventare l’attuale UE.
Delors ricoprendo uno degli incarichi più prestigiosi sul Vecchio Continente, trasformò la comunità europea per sempre, tramite importanti riforme come il mercato unico, gli accordi di Schengen e pose le basi per la creazione della moneta unica. Fu lui il Presidente della Commissione al momento della firma del Trattato di Maastricht.
Morto Jacques Delors, uno dei “Padri fondatori” dell’UE
E’ morto Jacques Delors, Presidente della Commissione Europea tra gli anni ’80 e ’90. Aveva 98 anni. L’economista e politico francese prima di varcare le porte dei palazzi di Bruxelles ha ricoperto diversi incarichi importanti in Francia. Gli inizi sono alla Banca di Francia come capo servizio e poi come membro del gabinetto del direttore generale dei titoli e del mercato monetario.
La scalata in pochi ani lo porta a diventare dal 1973 al ‘79 membro del Consiglio generale della stessa Banca. Nel frattempo, inizia ad avvicinarsi alla politica e dal 1974 s’iscrive al Partito Socialista allora diretto da François Mitterrand. Con il futuro Presidente francese inizia una fitta collaborazione che lo porterà a diventare dal 1981 fino al 1984 Ministro dell’Economia.
Ma è a livello europeo che Delors assumerà la notorietà, quando nel 1985 viene eletto Presidente della Commissione. Un incarico che avrebbe mantenuto per tre mandati consecutivi, rimanendo il primo e finora unico presidente della commissione a restare in carica così a lungo. Fu un presidente molto carismatico ed energico, che rinformò profondamente le istituzioni europee.
Sotto la sua Presidenza nuovi Stati entrarono nella CEE come Spagna e Portogallo, ma soprattutto si posero le basi per quella che e è oggi uno dei principi fondanti della Comunità Europea: libera circolazione di persone, merci, capitali e servizi. A cavallo degli anni ’80 e ’90, infatti, la CEE cambiò irreversibilmente pelle, con l’Atto Unico Europeo, gli Accordi di Schengen e soprattutto il Trattato di Maastricht del 1992.
Jacques Delors, in qualità do economista, fu anche tra i più convinti sostenitori della creazione della moneta unica. Un progetto che secondo i suoi piani doveva andare a braccetto con un’integrazione anche politica ma le resistenze del connazionale Mitterrand non permisero lo sviluppo anche di questa politica. In compenso, riuscì a portare a casa il compromesso con la Germania dell’allora Cancelliere Helmut Kohl.
Il Paese fondatore della Comunità Europea avrebbe ricevuto l’ok alla riunificazione tra Ovest ed Est in cambio dell’entrata nella moneta unica. Malgrado questi piani ambiziosi, nell’UE c’era chi non vedeva di buon occhio questi progetti, soprattutto oltremanica, ricalcando la storica diffidenza tra Londra e il Vecchio Continente.
Morto Jacques Delors: i contrasti con Margaret Thatcher negli anni della Presidenza della Commissione
Negli anni in cui Jacques Delors ricopriva il ruolo di Presidente della Commissione Europea, non tutti i capi di governo erano d’accordo con il suo progetto politico. Frequenti scontri in particolare furono con il Regno Unito allora governato da Margaret Thatcher. La Lady di Ferro, infatti si opponeva tenacemente al progetto di una maggiore integrazione europea.
Famoso fu il discorso pronunciato dall’allora Premier alla Camera Dei Comuni circa l’intenzione di Delors di rendere la Comunità Europea un “Superstato” sul modello degli USA. Il “No! No! No!” pronunciato nell’ottobre 1990 passò alla storia come uno degli scontri politici più famosi di sempre, che costarono la poltrona alla Premier.
Conclusioni è morto Jacques Delors, storico Presidente della Commissione Europea
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