Vittorio Sgarbi porta Caravaggio al MART: parallelismi d’autore
Esposizione al MART a cura di Vittorio Sgarbi: Caravaggio il Contemporaneo
L’esposizione “Caravaggio il Contemporaneo” organizzata da Vittorio Sgarbi presso il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART) sarà disponibile da domani, venerdì 9 ottobre, fino al 14 febbraio 2021.
L’attuale presidente del museo, Vittorio Sgarbi, ha pensato a quest’esposizione come l’occasione per unire l’eccellenza di un pittore della tradizione italiana, come Michelangelo Merisi, alla modernità un luogo quale il MART. In questo modo, l’effetto è stato quello di rendere ancora più attuale l’arte di un artista che già per la sua epoca era all’avanguardia.
L’opera di recupero
Il cuore della mostra è il dipinto “Il seppellimento di Santa Lucia“, quadro che Caravaggio dipinse nel 1608, lo stesso anno in cui fuggì da Malta per rifugiarsi in Sicilia. Non a caso è proprio in terra sicula che l’opera è rimasta per tutti questi anni: inizialmente all’interno della chiesa di Santa Lucia al Sepolcro di Borgata (Siracusa) e successivamente in quella di Santa Lucia ad Ortigia.
Purtroppo per tutto questo tempo il dipinto è stato conservato in condizioni disastrose ed il suo stato attuale è risultato preoccupante. Motivo per cui, per garantire i costi di manutenzione e di restauro (130 mila euro), Vittorio Sgarbi ha chiesto in prestito l’opera al Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno.
Caravaggio al MART in dialogo con Burri e Pasolini
L’esposizione al MART è stata pensata in un parallelismo con Alberto Burri e Pier Paolo Pasolini, due personaggi che nell’immaginario comune si sono conquistati il ruolo di chi è stato in grado di mettere a nudo la realtà.
Così la mostra si configura come un percorso di rimandi continui tra le opere d’arte di Caravaggio, la biografia di Pasolini e il lavoro creativo di Burri.
Un primo parallelismo è da identificare tra la parte alta del Seppellimento di Santa Lucia ed il silenzio e il vuoto che caratterizzano i quadri di Alberto Burri. Si tratta dello stesso luogo fisico e spirituale espresso attraverso un medesimo linguaggio distante 3 secoli.
Un secondo parallelismo emerge se consideriamo la parte bassa del dipinto di Caravaggio, in cui si vede propriamente il martirio fisico di Santa Lucia, e la fotografia del corpo del poeta. Non solo si trovano nella stessa posizione, esanimi, ma si trovano ad essere vittime e voce di una stessa violenza.
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