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Enciclopedia della moda

Voce del dizionario della moda MAM-E: Paco Rabanne

NUOVA VOCE DEL DIZIONARIO DELLA MODA MAM-E: PACO RABANNE

Paco Rabanne è una delle nuove voci del Dizionario della Moda MAM-e, il più completo dizionario del mondo, con oltre 4.500 voci, in italiano, inglese e cinese.

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PACO RABANNE

Indice

  1. Storia
  2. La prima collezione
  3. Esperimenti e ricerca
  4. Gli anni ’80
  5. Gli anni ’90
  6. Il nuovo secolo

STORIA

La casa di moda Paco Rabanne viene fondata fa Francesco Rabaneda y Cuervo – noto come Paco Rabanne – nel 1966. Dal 1952 al 1964, Rabanne studia architettura alla Ecole Nationale des Beaux-Arts di Parigi. Negli anni ’60, per finanziare i propri studi, crea modelli e disegni per Charles Jourdan e Roger Model, iniziando a farsi un nome nel mondo della moda.

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Francesco Rabaneda y Cuervo fondatore del brand Paco Rabanne

Nel 1959, infatti, Womne’s Wear Daily pubblica una serie di profili haute couture disegnati da Franck Rabanne: è la prima volta che il suo nome viene diffuso pubblicamente. In parallelo, il designer crea accessori di lusso in manifattura artigianale per Givenchy, Pierre Cardin e Courrèges.

LA PRIMA COLLEZIONE

Nel 1966 Rabanne presenta la sua prima collezione, un vero manifesto: Twelve Importable Dresses In Contemporary Materials. Decorati con lustrini, strati di allumnio e lastre rhodoïd, i vestiti rompono i legami con l’estetica dell’epoca per diventare una forma d’espressione che contiene reminiscenze delle arti visive. Dopo questa collezione, Chanel reagisce con sgomento, gridando allo scandalo e sostenendo che Rabanne “non è un couturier, ma un metallurgista.” Tuttavia, il giovane Rabanne mantiene il sangue freddo e continua con i suoi esperimenti audaci e provocatori. In ogni caso, il suo lavoro sconvolgerà i fondamenti della struttura dell’haute couture, irremovibile nelle sue ostinate tradizioni.

ESPERIMENTI E RICERCA

Successivamente, il designer effettua una serie di ricerche innovative sui materiali provenienti da tutto il mondo. Utilizza l’alluminio, uno dei suoi metalli emblematici, per un mini abito decorato con panelli che sembra anticipare l’Era dello Spazio. Si tratta di uno dei capi più fotografati del 1968.

Considerandolo davvero il precursore di un concept rivoluzionario, Salvador Dalì dice di lui: “È il secondo genio più grande della Spagna, dopo di me.” Ma il designer non lavora solo con il metallo: il vestito ricavato da piccoli dischi di plastica e indossato da Audrey Hepburn in un film fa parte della collezione del Metropolitan Museum of Arts di New York. A questo punto, Paco Rabanne decide di votare la propria vita al mondo del fashion.

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Linea di profumi di Paco Rabanne

Dal 1967, Rabanne si trasferisce a Bergère, Parigi, in una scenografia fatta di tubi d’acciaio e muri neri. Due anni dopo, nel 1969, inaugura un dipartimento di profumi nella propria azienda. La prima fragranza, Calandre, è seguita da Paco Rabanne per uomo nel 1973. Nel 2008 vengono messi sul mercato Black XS, Million e Lady Million. Nel 1971, lo stilista diventa membro della Camera di Commercio Haute Couture.

GLI ANNI ‘80

Nel 1976, Rabanne disegna una linea prêt-à-porter per uomo. Nei primi anni ’80, le collezioni haute couture del brand vengono arricchite con nuovi e anticonvenzionali materiali trattati: tessuti luminescenti, fogli metallizzati, metallo di finto camoscio intrecciato, tende di perle di legno, giornali, spugne, bottiglie d’acqua e molto altro ancora.

Qualche anno dopo, nel 1986, il brand viene acquistato dal gruppo Puig, che mantiene Rabanne a capo della direzione artistica. Quattro anni dopo, una linea prêt-à-porter per donna viene aggiunta alle collezioni haute couture del marchio.

GLI ANNI ‘90

Le innovazioni tecnologiche sono fonte di ispirazione per lo stilista negli anni ’90, dopo l’apparizione di dischi laser nel 1988, della fibra ottica nel 1993 e del plexiglas nel 1994. Ogni presentazione in passerella, di conseguenza, divenza un’ “odissea dello spazio”. Superfici lavorate accuratamente riflettono la luce e producono lucentezze e bagliori cosmici. In più, il costume da bagno fatto con maglia di metallo del 1991 trasforma Naomi Campbell in un robot.

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vestiti del brand Paco Rabanne

Lo stile di Rabanne porta a una considerazione: il designer è stato un istigatore di un concetto di vestiario che è stato parte dei trend artistici, tecnici e sociologici di un’era. E parliamo di un’era in cui lui crea nel presente, traendo ispirazione però dal futuro.

Rabanne ha vinto un’ampia gamma di premi, incluso il Dé D’Or. La sua carriera prosegue con la creazione di nuovi profumi, i quali vengono naturalmente imbottigliati in boccette fatte con alluminio riciclato. Il designer guarda costantemente al futuro, teorizzando una formula semplificata per un abbigliamento che sia più in linea con i bioritmi dell’umanità. Nel perseguire questo scopo, ritorna alla sua idea di vestiti plasmati attraverso il riciclo, in un processo biodegradabile.

Nel 1999, Rabanne si ritira per dedicarsi ad attività artistiche. Le collezioni haute couture cessano, ma il prêt-à-porter vede un nuovo sviluppo sotto la direzione artistica di Rosemary Rodriguez nel 2000 e di Patrick Robinson nel 2005.

IL NUOVO SECOLO

Nel 2006, gli affari dell’azienda si interrompono. Dopo un intervallo di cinque anni, nel febbraio 2011 Manish Arora è il nuovo direttore creativo e presenta, nell’ottobre dello stesso anno, la collezione Primavera/Estate Paco Rabanne 2012.

Tuttavia, il 4 maggio 2012 Arora annuncia la propria uscita di scena, sostituito da Lydia Maurer. Dopo un anno in questa posizione, periodo in cui firma le collezioni Primavera/Estate 2013 e Autunno/Inverno 2013/2014, abbandona il suo incarico. Durante il suo lavoro, la stilista tedesca ha rivisitato l’iconico mini abito in metallo battuto tipico dello stile Rabanne degli anni ’60.

Pochi mesi dopo, Julien Dossena entra a far parte dell’azienda. Il designer aveva già collaborato con il brand all’inizio del 2013, dando il suo contributo alla collezione Autunno/Inverno 2013/2014. Nominato direttore della linea prêt-à-porter per donne, Dossena ricrea lo stile della casa di moda francese combinato a una visione futuristica e moderna.

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