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10 borghi più belli del nord Italia

Avete mai pensato di concedervi una vacanza un po’ fuori dal comune? Magari preferendo piccole realtà a grandi città e visitando alcuni tra i borghi più belli del nord Italia che non rientrano nelle tipiche e più gettonate rotte turistiche.

Sono tanti i borghi del nord Italia che meritano una visita: piccole rocche medievali, paesini di campagna che regalano tanta tranquillità, cittadine legate alla letteratura o luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato. Visitare le piccole realtà di provincia, può essere modo per scoprire posti nuovi e, allo stesso tempo, rivalutare l’importanza turistica di questi luoghi lontani dai grandi flussi turistici. Ecco i borghi più belli del nord Italia da visitare per una breve vacanza.

Borghi più belli del nord Italia

Bard, Valle D’Aosta

Solo 112 abitanti per questo comune, il più piccolo della Valle d’Aosta, che dal 2012 fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Sebbene le prime testimonianze del luogo risalgano al neolitico è in epoca medievale che il paese ha avuto il suo massimo splendore.

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Nel XV e al XVI secolo, infatti, vennero edificati gli edifici più importanti, ancora perfettamente conservati. Si tratta di dimore di antichi nobili e, in particolare, il palazzo appartenuto alla famiglia Nicole, ultimi conti di Bard ha un considerevole valore storico.

L’attrazione principale della cittadina è però il Forte di Bard: una rocca costruita su una collina e voluta da Casa Savoia. Dal 2006 è stata aperta al pubblico come circolo culturale: nel cortile ospita diversi eventi e concerti, è attrezzata con sale congressi, un ristorante e una caffetteria.

All’interno ospita 4 mostre permanenti e in più, di tanto in tanto, esposizioni temporanee.

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Orta San Giulio, Piemonte

Affacciata sulla parte orientale dell’omonimo lago d’Orta, Orta San Giulio è una cittadina caratterizzata da viuzze e botteghe. Qui, infatti, di particolare importanza è il lavoro artigianale del ferro che, soprattutto tra il XVI e il XVIII secolo ha rappresentato la prima fonte di guadagno e di rilancio economico del paese.

Di questo comune che conta 1.273 abitanti, fa parte il Sacro Monte di Orta, che si ritrova su un’altura poco distante dal centro, è patrimonio UNESCO ed è collegato da un percorso agli altri 8 Sacri Monti del Piemonte. E anche l’isola di San Giulio, l’unica isola lacustre a circa 400 metri dalla riva del paese e scenario del romanzo breve C’era due volte il barone Lamberto (di Gianni Rodari) e citata nel libro Numero Uno di Umberto Eco.

Arqua Petrarca, Veneto

Parlando di borghi e letteratura non si può non far riferimento ad Aruqa Petrarca. Il nome di questo borgo deriva probabilmente da Arquata montium – cioè “chiostra dei Monti” – per la sua posizione geografica tra Monte Piccolo e Monte Ventolone, colli Euganei. La cittadina è infatti circondata da sentieri organizzati e attrezzati e risulta essere una meta ideale per chi ha voglia di trascorrere qualche ora in mezzo alla natura.


Il paesino deve però la sua notorietà soprattutto al fatto che il poeta Francesco Petrarca lo scelse come dimora e trascorse qui gli ultimi anni della sua esistenza. La casa del poeta è oggi un museo a lui dedicate e, sempre nel paesino, è stato istituito il “Parco Letterario Colli Euganei Francesco Petrarca” che unisce le testimonianze di tanti letterati che passarono per le vie di questo borgo, in pellegrinaggio nei luoghi in cui abitò Petrarca.

Curiglia con Monteviasco, Lombardia

Se amate la calma e la tranquillità tipica dei borghi di montagna, in cui trascorre qualche giorno di assoluto relax, Curiglia con Monteviasco è ciò che fa al caso vostro. Circondato da enormi distese verdi e pieno di viuzze che si arrampicano verso il centro, questo paesino di soli 155 abitanti in provincia di Varese, nasce dall’unione di due comuni e sorge sulla vallata in cui scorre il torrente Giona.

Tra le specialità da assaggiare in questa cittadina, molte della tradizione varesotta tra cui il risotto preparato con prosecco e timo ma soprattutto tanti secondi a base di carne e cacciagione, in particolar modo di cervo.

Mezzano, Trentino-Alto Adige

Mezzano, oltre a essere uno tra i borghi certificati tra i più belli d’Italia, è anche quello in cui la legna ha un ruolo da protagonista.

Ci sono infatti le tipiche abitazioni di montagna, costruite a mo’ di Chalet. E, ai piedi di molte case, unite le une alle altre da sentieri e viuzze, si trovano da sempre accatastati alti cumuli di legname utilizzato per i camini. Da qualche anno questa tradizione tipica del paese è diventata anche un pretesto turistico, grazie all’iniziativa che si chiama “Cataste e Canzei”.

Il legno è infatti stato scelto come il materiale di base con cui vengono rappresentate delle vere opere d’arte. Le facciate delle abitazioni si riempiono di volti, fiori, animali, paesaggi e illustrazioni varie. Questo museo a cielo aperto è sparso per l’intera cittadina seguendo cinque diversi itinerari a tema, che è possibile conoscere anche grazie ad alcuni percorsi organizzati dal comune.

Vogogna, antica capitale dell’Ossola Inferiore – Piemonte

Vogogna deriverebbe da Vallis Agonum, villaggio degli Agoni, popolo che qui viveva prima dell’arrivo dei Romani. L’antica capitale dell’Ossola Inferiore è dominata dall’alto dal Castello Visconteo con la sua torre rotonda dalla metà del XIV secolo.

Fu edificato nel 1348 da Giovanni Visconti, Vescovo di Novara oltre che signore ed Arcivescovo di Milano. Nel centro storico invece si puà ammirare il Palazzo Pretorio, costruito nel 1348 dal vescovo di Novara Giovanni Visconti come sede del Vicario, che riprende il modello architettonico del broletto lombardo.

 Gromo, la piccola Toledo – Lombardia

Gromo sembra non aver perso quel fascino medievale che la rese nota come la “piccola Toledo” per via della sua celebre produzione di armi ed armature, soprattutto al servizio della repubblica di Venezia. Oggi come allora il suo cuore è la centrale piazza Dante, su cui si affacciano il turrito castello Ginami, oggi sede di un ristorante, la gotica chiesa di San Gregorio e il quattrocentesco palazzo Milesi, sede del comune e del “Museo delle armi bianche e delle pergamene”

Portobuffolè, antico snodo commerciale e fluviale per Venezia – Veneto

A pochi passi da confine con il Friuli Venezia troviamo Portobuffolè, il più piccolo comune della provincia di Treviso, che ha ottenuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Sorgendo un tempo sulle sponde del fiume Livenza, era una delle principali arterie fluviali che consentivano di raggiungere Venezia e un riconosciuto centro commerciale e economico. Sembra che il suo nome abbia origine infatti dalla “buffaline”, le imbarcazioni tipiche del trasporto fluviale. Da visitare il Duomo, un tempo sinagoga, la Torre Civica e la Porta Friuli.

 

Bondone, il borgo fortificato – Trentino Alto Adige

Bondone è un piccolo borgo arroccato sulla montagna, ultimo paese del Trentino sul confine con il bresciano, con la sua visuale che spazia dalle acque del lago d’Idro a Sud, a tutta la Valle del Chiese fino alle Dolomiti di Brenta a Nord. Abitato per secoli da carbonari, dopo la peste del 1.855 rimasero solo 8 famiglie e oggi non arriva a 700 abitanti. Entrando nel paese ci si trova davanti a un labirinto di strade selciate, che fa perdere i  visitatori in un viaggio nel tempo.

Da ammirare l’affresco risalente al Cinquecento che raffigura la Madonna in Trono che allatta Gesù Bambino sulla facciata della casa di Via Giusti 24 e il Castel San Giovanni, da poco completamente restaurato, dalle sembianze di una fortezza militare arroccato su uno sperone roccioso.

Palmanova, la città a forma di stella – Friuli Venezia Giulia

Fortezza realizzata dalla Repubblica di Venezia sulla base di una precisa idea progettuale, a forma di stella a nove punte, Palmanova fu voluta per rafforzare le difese sul territorio friulano contro le scorrerie dei Turchi e le mire espansionistiche degli Asburgo.

Sarebbe dovuto essere addirittura Leonardo Da Vinci il progettista, il quale tuttavia si defilò per precedenti impegni di lavoro a Milano. La città è uno dei modelli più riusciti di “città fortezza ideale” effettivamente costruiti: un vero e proprio gioiello per gli appassionati di architettura, militare, con al suo interno “Piazza Grande” di forma esagonale a suggellare la perfezione e simmetria urbanistica.

 Vernazza, il gioiello delle Cinque Terre – Liguria

Se si arriva direttamente dal mare, Vernazza regala uno spettacolo di colori con il porto che metaforicamente ci accoglie tra le sue braccia. Meravigliosa anche la vista che si ottiene arrivando dal celebre sentiero azzurro da Monterosso.

Da cartolina le tipiche case a schiera dei borghi marinari, costruite una dopo l’altra in funzione difensiva, con loggiati, porticati, vicoli stretti e ripidi sormontati da archi collegati con scale che conducono ad altre scale.

Nella piazza la chiesa di Santa Margherita di Antiochia, edificata nel 1318 in stile gotico-ligure, presenta due curiosità: il campanile a pianta ottagonale che sembra un minareto e l’ingresso è nell’abside invece che nella facciataIl porticciolo poi è incorniciato anche dal cilindrico torrione d’avvistamento dell’antico castello Doria, l’unico resto delle fortificazioni genovesi in funzione anti-corsara.

Fateci sapere qua su instagram se avete altri consigli e non perdetevi nelle prossime settimane la nostra guida sui Borghi del centro e sud Italia.

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Editor: Ludovico Biancardi

 

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