Venezia 71 – Mario Martone e un nuovo Giacomo Leopardi
Elio Germano e il suo Giacomo Leopardi hanno ricevuto moltissimi applausi alla presentazione de “Il giovane favoloso” di Mario Martone.
Terzo e ultimo film italiano in gara, racconta la vita del poeta suddivisa in tre fasi: quella dell’infanzia a Recanati, quella della giovinezza a Firenze e infine il periodo a Napoli, nel quale vive con l’amico Ranieri.
Il regista rilegge il personaggio di Leopardi, solitamente presentato come triste e depresso, e lo presenta come un ribelle controcorrente, una sorta di “Kurt Cobain dell’epoca”. Il suo pensiero viene definito “mobile” da Martone, con “una natura antica che però sa guardare molto in avanti”. La voglia di libertà era la spinta che gli ha fatto rompere tutte le gabbie che lo tenevano imprigionato, per questo il nuovo Leopardi è in grado di comunicare con i giovani molto più di quanto non lo ha fatto fino ad ora.
Di Elio Germano si è sempre parlato molto bene, è uno degli attori più dotati della sua generazione in Italia. Su questo ruolo ha dichiarato: “È un lusso, un sogno per ogni attore avendo avuto anche la possibilità di preparare a lungo, tre-quattro mesi e non succede mai nel nostro cinema, questo personaggio al punto che avrei voluto proseguire la preparazione per lungo tempo ancora, talmente era diventato con Giacomo un grande e fecondo dialogo”. Come sempre Germano ha saputo calarsi completamente nel ruolo, con intenistà e professionalità. Nel film si vede e viene già indicato da molti come un possibile candidato alla Coppa Volpi, il premio per la migliore interpretazione.
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