Moda

Chi li ferma i francesi? La Paris Fashion Week 2020 si farà

I francesi a testa alta: la Paris Fashion Week 2020-21 si farà. Siamo forse noi i codardi?

La Paris Fashion Week settembre 2020 sarà un appuntamento tradizionale, fisico. Niente digital per i francesi, insomma.

Alla mente torna, come una beffa, l’episodio sgradevole dell’ex premier dame dell’Eliseo, Carla Bruni che, simulando un colpo di tosse, beffeggia gli italiani. Per chi non lo ricordasse, la Milano Moda Donna di febbraio 2020 è stata la prima settimana a chiudere le porte a causa del coronavirus.

L’ex modella, volto di grandi griffe della moda come Versace, finge una crisi respiratoria e con un ghigno che le appartiene, asfalta gli italiani previdenti, che rinunciano a buyer internazionali (e le conseguenze sono sotto agli occhi di tutti) pur di rallentare la diffusione del virus.

Come racconta la storia, Covid-19 oltrepassa il confine italiano e si annida nei bronchi (e poi nei polmoni) dei francesi: Macron, come Conte e Merkel, chiudono le frontiere e annunciano il lockdown. E mentre in Italia, in Camera Nazionale della Moda Italiana una tavola rotonda decide la ripartenza su piattaforma digitale, i francesi rinunciano alle sfilate Haute Couture ma non al prêt-à-porter. E quell’imitazione demenziale di Madame Sarkozy oggi brucia ancor di più.

Il Made in Italy valeva 71 miliardi di euro prima del Coronavirus

Siamo forse noi i codardi? Hanno ragione i francesi a sfidare il coronavirus? Chi ha poco da perdere: gli italiani o i colleghi d’Oltralpe?

Nel febbraio 2020 in Italia si stima che la moda ha un valore di 71 miliardi (Studio Mediobanca e Prometeia) con un Pil di 1,2% (nel 2014 era fermo all’1,1%). Secondo la ricerca, il 2021 sarebbe stato chiuso con una prospettiva di 80 miliardi. Nel primo trimestre del 2020, a causa della pandemia, si registra il crollo Pil del 4,7%. I francesi non se la passano meglio con un Pil a -5,8% e il conseguente stato di recessione. In tutto il mondo la situazione non è delle migliori: il settore perde il 14,1% del fatturato rispetto al 2019. Nel primo trimestre del 2020, secondo SMI (Sistema Moda Italia), il comparto moda perde 3,5 miliardi di euro rispetto l’anno precedente, con una riduzione dell’export del 20%, quotabile in 6 miliardi.

Anche in Francia la situazione è nera. LVMH, ad esempio, registra un calo del 15% da gennaio a marzo 2020. Secondo Bof, la moda e il lusso perderanno, rispettivamente, il 30% e il 39%.

La reazione dei francesi, dunque, potrebbe essere quella più ovvia. Soprattutto (e confidiamo nell’onestà dei dati odierni emanati dalla Protezione Civile Italiana) alla luce della situazione epidemiologica del nostro Paese, sempre più confortante.

Sfilate parigine. A settembre, sfilate fisiche

Sebbene la Fédération de la haute couture et de la mode abbia dato forfait (per modo di dire) alle sfilate fisiche della moda maschile e dell’Haute Couture (che saranno presentate per via digitale), le sfilate donna primavera/estate 2020-21 ci saranno. Gli organizzatori, infatti, sottolineano che le presentazioni rispetteranno le linee guida del distanziamento sociale imposto dal governo francese e si avvaleranno anche dei supporti digitali. La settimana della moda francese è prevista dal 28 settembre al 6 ottobre 2020.

 

Leggi anche

Enciclopedia della Moda, la nuova edizione

Dior Cruise 2021 sfila a lecce il 22 luglio

Milano Digital Fashion Week, la moda riparte dal digitale

 

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!