Il Numinoso, mostra collettiva alla Building Gallery
Arte,  Mostra

Il Numinoso, mostra collettiva alla Building Gallery

Trascendenza e spiritualità  nei lavori di 26 artisti contemporanei italiani

Inaugura il 27 ottobre 2022 la mostra omaggio all’arte italiana, dal secondo dopoguerra ad oggi, “Il Numinoso” della BUILDING Gallery di Milano a cura di Giorgio Verzotti. Il progetto espositivo indaga il senso del sacro nell’arte contemporanea attraverso una selezione di opere realizzate dagli anni Sessanta a oggi. Aperta fino al 28 gennaio 2023.

Riunendo pittura, scultura, fotografia, arte tessile, disegni e installazioni, la mostra si sviluppa lungo i tre piani espositivi di Building e presso la Basilica di San Celso, dove dal 9 novembre al 22 dicembre alcune opere interagiscono con i suggestivi ambienti di un luogo sacro.
Parallelamente, presso la Galleria Moshe Tabibnia sarà presentata la mostra Sacro concreto dedicata al tema del sacro nei tessili antichi.

 

presso la Galleria Moshe Tabibnia sarà presentata la mostra Sacro concreto dedicata al tema del sacro nei tessili antichi.
Alighiero Boetti, Alternando da uno a cento e viceversa, 1993, lana, cotone, 273 x 264 cm

 

La mostra

È una collettiva che approfondisce e mette in evidenza l’aspetto più spirituale nell’arte contemporanea.

Attraverso una selezione di opere realizzate dagli anni Sessanta a oggi, l’esposizione crea un dialogo tra più di venti artisti italiani, da importanti nomi del Novecento fino alle tendenze più recenti.
Vincenzo Agnetti, Stefano Arienti, Ferruccio Ascari, Francesca Banchelli, Bizhan Bassiri, Alighiero Boetti, Gianni Caravaggio, Gino De Dominicis, Amalia Del Ponte, Chiara Dynys, Lucio Fontana, Gaspare, Francesco Gennari, Arianna Giorgi, Alberto Guidato, Jannis Kounellis, Maria Lai, Sergio Limonta, Marco Andrea Magni, Piero Manzoni, Simone Pellegrini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori, Nicola Samorì, Ettore Spalletti e Grazia Toderi.

 

Il Numinoso, mostra collettiva alla Building Gallery
Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, 1960, pittura ad acqua su tela, 81,5 x 100 cm

 

Il termine numinoso

Il termine numinoso, da cui prende il titolo la mostra, si trova nel saggio di Rudolf Otto “Il sacro” (1917), in cui l’autore lo definisce come una presenza extra-razionale, invisibile, potente al punto da incutere terrore e a un tempo da affascinare.

Questa ambiguità essenziale è caratteristica del sacro, il quale si manifesta attraverso il numinoso a un soggetto che, secondo Jung, ne viene invariabilmente dominato. Da qui le pratiche religiose, nate fin dai tempi più remoti per “disciplinare” il numinoso, per rendere meno terrifico il sacro, per sublimarlo e controllarlo attraverso i riti delle liturgie.

Il numinoso può dunque essere interpretato come una soglia che consente al soggetto di contemplarlo senza essere annientato dalla sua potenza: possiamo leggere l’opera d’arte come un dispositivo che, similmente all’apparato delle liturgie, “sublima” e “domina” il sacro.

 

Omaggio all’arte italiana contemporanea

Da Fontana e Manzoni a Pistoletto, De Dominicis e Spalletti fino alle tendenze più recenti, la mostra intende essere anche, e forse soprattutto, un omaggio all’arte italiana, dal secondo dopoguerra a oggi.

 

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