Dizionario Arte

Duquesnoy, Fran

Duquesnoy, Fran. Scultore fiammingo attivo principalmente a Roma. Si trasferì lì nel 1618 e con Algardi diventò lo scultore più importante della città, se si esclude Bernini. Nel 1627-28 lavorò per Bernini alla decorazione del baldacchino di San Pietro, ma il suo stile -come quello di Algardi -era più contenuto e meno barocco di quello del maestro.

Fu senz’altro una figura rilevante nella cerchia dei difensori dell’arte classica (inizialmente si guadagnava da vivere restaurando antiche sculture e per un periodo divise la casa con il suo amico Poussin).

Duquesnoy realizzò solo due grandi opere pubbliche -le statue di marmo di santa Susanna (Santa Maria di Loreto, 1629-33) e sant’Andrea (San Pietro, 1629-40; vedi Mochi) -ma divenne famoso per le numerose opere più piccole: rilievi e statuette di soggetto mitologico e religioso in bronzo, ferro, terracotta e cera.

Era particolarmente nota la sua abilità nel realizzare putti ed è curioso pensare che una persona capace di dipingere così liberamente la bellezza e il fascino dei bambini soffra di depressione, forse fino a essere mentalmente instabile. Il diarista John Evelyn, durante una visita a Roma nel 1644, disse che “morì pazzo” perché il suo sant’Andrea “era collocato in un punto dove la luce non era buona”. Duquesnoy era morto l’anno precedente mentre andava a Parigi a lavorare per Luigi XIII.

Furono scultori anche il padre e il fratello di Duquesnoy: Jerome I (1570 ca-1641/42) e Jerome II (1602-54). Jerome I è ricordato soprattutto per la famosa fontana Manneken-pis (1609) alle spalle del municipio di Bruxelles, che rappresenta un bambino che emette un lungo getto di urina.

Jerome II lavorò a Roma con François e portò con sé a Bruxelles uno stile barocco piuttosto diluito. La tomba del vescovo Anton Trest nella cattedrale di Gand (1651-54) è ritenuta la sua opera migliore: si trasferì a Gand per completarla, ma poco dopo il suo arrivo fu accusato di aver commesso atti di sodomia con gli allievi nella cattedrale e fu giustiziato.

Nascita: Bruxelles 1597; Morte: Livorno 1643

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