ACCORDO ARNAULT LAGARDERE: NON PASSA LO STRANIERO
Attualità

Accordo Arnault Lagardere: non passa lo straniero

“Non passa lo straniero” è il grido protezionista che sentiamo spesso ripetere dall’establishment francese. L’accordo Arnault Lagardere argina questo pericolo. Il terzo uomo più ricco al mondo rileva una partecipazione vicina al 25% della holding del grande gruppo editoriale e va ad affiancarsi alla Vivendi di Bolloré nell’arrocco tutto francese contro il fondo attivista inglese Amber.

Arnault Lagardere

ACCORDO ARNAULT LAGARDERE: NON PASSA LO STRANIERO I conti della holding personale di Lagardere erano oggetto di speculazione sin dal 2009, quando ne era stata sospesa la pubblicazione.
I conti della holding personale di Lagardere erano oggetto di speculazione sin dal 2009, quando ne era stata sospesa la pubblicazione.

 

L’accordo

Bernard Arnault, azionista di maggioranza di Lvmh (e più volte indicato come possibile acquirente del Milan), acquisirà «circa un quarto» del capitale della holding personale di Arnaud Lagardere al termine di un’operazione finanziaria che prevede un aumento di capitale e l’acquisto diretto di una quota.

Lo ha reso noto un comunicato congiunto dei due gruppi francesi che ha così ufficializzato l’alleanza Arnault Largadere. “Le famiglie Arnault e Lagardere hanno concordato di avvicinarsi. A seguito di un aumento di capitale e dell’acquisto di titoli, il Gruppo Arnault deterrà una partecipazione di circa un quarto del capitale” di Lagardere Capital & Management.

 

ACCORDO ARNAULT LAGARDERE: NON PASSA LO STRANIERO Vivendi, che nelle ultime settimane ha acquisito quote della holding, ha aumentato ancora la sua quota
Vivendi, che nelle ultime settimane ha acquisito quote della holding, ha aumentato ancora la sua quota

 

Vivendi

L’ingresso del gruppo Arnault non è l’unica novità per Lagardere. Vivendi, che nelle ultime settimane ha acquisito quote della holding, ha aumentato ancora la sua quota salendo al 16,48% del capitale, con diritti di voto sul 12,41% del capitale. “Le acquisizioni sono state finanziate utilizzando liquidità disponibile”, ha dichiarato Vivendi,  che ha esplicitato le sue intenzioni sostenendo che nei prossimi sei mesi “intende continuare i suoi acquisti alle condizioni di mercato” ma “non intende acquisire il controllo” della società e nemmeno chiedere posti nel consiglio di sorveglianza.

 

Joseph Oughourlian, representante del fondo Amber Capital.
Joseph Oughourlian, representante del fondo Amber Capital.

 

L’alleanza contro l’attacco del fondo Amber

I conti della holding personale di Lagardere erano oggetto di speculazione sin dal 2009, quando ne era stata sospesa la pubblicazione. Il fondo di investimento attivista Amber Capital, oggi primo azionista del gruppo Lagardere, ne aveva ottenuto la pubblicazione rivolgendosi al tribunale commerciale di Parigi.

Lagardere non aveva però ottemperato alla decisione dei giudici. A metà gennaio tuttavia il gruppo aveva confermato alcune indiscrezioni secondo cui il debito si è attestato a circa 164 milioni di euro nel 2019.

Per fermare il progetto, Lagardere si era circondato di alcuni pesi massimi della finanza francese. Tra questi il finanziere Marc Ladreit di Lacharriere, con una quota inferiore al 5%, e Vincent Bolloré, uomo forte di Vivendi, che ha acquisito il 10% di Lagardere.

Ora arriva anche l’appoggio di Bernard Arnault. “Ho ricevuto con favore la proposta di Arnaud Lagardere di associarci con lui. La mia amicizia con suo padre ha legato le nostre famiglie e ho il più grande rispetto per il gruppo che ha costruito”. ha commentato l’imprenditore.

 

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