Accordo tra Hamas e Israele: spiragli di tregua a 7 mesi dal via del conflitto
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Guerra in Medioriente, accordo Hamas-Israele per il rilascio di 50 ostaggi

Sembrava impossibile, ma alla fine ecco il tanto sperato accordo Hamas-Israele. L’organizzazione palestinese acconsente al rilascio di 50 ostaggi israeliani ed in cambio ottiene un cessate il fuoco di ben tre giorni. Un punto di svolta che è destinato a cambiare il corso di questa fase di recrudescenza del conflitto.

L’accordo Hamas-Israele per il rilascio di ostaggi implica che dunque si possa lentamente e ancora con diverse difficoltà per via delle opposizioni interne nei due fronti. Nel frattempo, l’esercito israeliano trova armi all’interno dell’ospedale di Al-Shifa. Ma non i tanto temuti capi di Hamas…

Accordo Hamas-Israele per il rilascio di 50 ostaggi

Dopo settimane di tensione in cui le famiglie dei rapiti hanno protestato con veemenza soprattutto contro il governo di Benjamin Netanyahu, alla fine è arrivata una buona notizia. E’ stato raggiunto un accordo Hamas-Israele per il primo rilascio di gruppo dagli attacchi del 7 ottobre. Già una prima anticipazione l’aveva data qualche ora fa l’agenzia di notizie americana Reuters.

Un funzionario informato sui negoziati aveva svelato alcuni retroscena interessanti. L’accordo in discussione, che è stato coordinato dagli Stati Uniti ed aveva al centro anche il Qatar come mediatore fondamentale, prevedeva che anche Israele rilasciasse alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane. Lo Stato Ebraico, inoltre, s’impegnava aumentare la quantità di aiuti umanitari consentiti a Gaza.

accordo hamas-israele
accordo hamas-israele, con il Qatar a mediare

Successivamente ecco la conferma ufficiale da parte degli ambienti interni all’organizzazione politico militare. Hamas ha accettato le linee generali di un accordo con Israele (e con il Qatar mediatore) che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi israeliani in cambio di una tregua di tre giorni a Gaza.

Nell’accordo Hamas-Israele si conferma ufficialmente che Israele dovrà anche rimettere in libertà alcune donne e bambini palestinesi attualmente nelle carceri israeliane e aumentare la quantità di assistenza umanitaria consentita a Gaza. Questo accordo riaccende la speranza dei Palestinesi. Il popolo arabo, tramite l’autorità nazionale presieduta da Abu Mazen, dice:

La Palestina è la nostra unica patria che non accetteremo come alternativa, e se c’è qualcuno che deve lasciare la nostra terra, è l’occupazione, e solo l’occupazione. La Striscia di Gaza era e rimarrà per sempre parte integrante del territorio dello Stato di Palestina. Vogliamo una vita sicura, dignitosa e libera per il nostro popolo nella nostra patria e nel nostro Stato libero, indipendente e pienamente sovrano con Gerusalemme come capitale.

L’accordo Hamas-Israele, Netanyahu sconfitto ancora una volta

La notizia dell’accordo Hamas-Israele che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi (prevalentemente donne e bambini) rappresenta un primo segnale di distensione tra le due parti in gioco. In questa importante decisione però c’è da registrare che c’è uno sconfitto ed è ancora il Premier israeliano Benjamin Netanyahu.

accordo hamas-israele
accordo Hamas-Israele per il rilascio di ostaggi: decisivo il ruolo di USA e Qatar. Altra sconfitta politica di Netanyahu

Bibi, infatti, da sempre si era opposto ad un cessate il fuoco. Egli infatti riteneva che fermando le operazioni militari anche solo per qualche ora avrebbe consentito ad Hamas di riprendere il fiato e riorganizzarsi. Al contempo, però, questa ostracismo strenuo avrebbe portato a nuove vittime fra gli ostaggi e fra la popolazione palestinese, che già supera le 10.000.

In questo contesto, le ultime dall’ospedale di Al-Shifa sono a dir poco clamorose. Il nosocomio più importante di Gaza City conteneva sì delle armi ma nei sotterranei le IDF non hanno trovato nessun capo di Hamas di cui si sospettava la presenza come nascondiglio e diversivo dagli attacchi.

Conclusioni accordo Hamas-Israele per il rilascio di 50 ostaggi

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