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Argentina, il piano di Milei: pronto uno shock economico

Poche ore da presidente dell’Argentina e il piano di Milei inizia a delinearsi. L’istrionico leader ultraliberista promette uno shock economico per il Paese, che si trova a dover fare i conti con una situazione fiscale e finanziaria davvero drammatica.

Il Paese sud americano vive infatti in un quadro di debito pubblico enorme, e vede galoppare la propria inflazione al 142%. Le banconote argentine sono svalutate e valgono poco o nulla, costringendo la popolazione a girare con vere e proprie borse piene di soldi, per un totale però di poche centinaia di euro.

La svalutazione dilaga e il timore generale spinge tanti ad accaparrarsi più merci possibili, facendo scorte o acquistando in modo quasi compulsivo. Javier Milei si dice però sicuro di riuscire a sistemare il vuoto economico argentino, e appunto promette al Paese un concreto shock economico.

Nel frattempo a Buenos Aires arriva la telefonata di papa Francesco, che rivolge i propri complimenti al neo eletto premier. Dall’altra parte della cornetta sarebbe arrivato un invito ufficiale a visitare l’Argentina non appena gli impegni istituzionali lo consentano. Insomma prove di distensione tra i due leader, dopo le frizioni dei mesi precedenti e della campagna elettorale di Milei.

Argentina, il piano di Milei: pronto uno shock economico
Argentina, il piano di Milei: pronto uno shock economico

Nessuna transizione, sarà uno shock economico: questo il piano di Milei

L’Argentina si appresta ad una decisa inversione di tendenza. Questa almeno sarebbe l’intenzione promessa e ribadita dalle parole del neo primo ministro Javier Milei. La capacità carismatica del vincitore delle elezioni ha fatto il resto, dando di fatto i primi frutti di un possibile rialzo economico. La borsa di Buenos Aires ha fatto registrare un più 20%.

Il mio piano sarà uno shock ma l’Argentina decollerà. Andremo verso un forte aggiustamento fiscale e verso un azzeramento diretto del deficit finanziario

Queste le parole con cui Javier Milei presenta la situazione finanziaria dell’Argentina all’indomani della sua elezione a presidente del Paese. Nessuna gradualità dunque nei piani del fresco numero uno sudamericano, ma un programma di interventi drastici e diretti che possano aiutare a risollevare le sorti di uno Stato prossimo al totale collasso economico-finanziario.

Argentina, il piano di Milei: pronto uno shock economico
Argentina, il piano di Milei: pronto uno shock economico

Obbiettivo dichiarato di Javier Milei è quello di saldare prima possibile l’enorme debito pubblico che affossa l’Argentina. E il primo passo in tal senso appare quello di dare un’immagine di stabilità e forza che possa concedere nuova fiducia nei cittadini verso le istituzioni.

Sono in arrivo sei mesi molto duri ma segneranno il decollo dell’Argentina. Non si tratta di tagliare quella che è considerata spesa pubblica ma le voci su cui la politica ruba. Questo è il grande trucco. La Banca di sviluppo interamericana ha pubblicato uno studio sull’inefficienza della spesa pubblica. L’Argentina ha un’inefficienza di 7,5 punti e un deficit finanziario di 5

Con tali dichiarazioni Javier Milei prova a spiegare la sua ricetta per dare nuova vita al sistema economico-finanziario argentino. Risparmio e taglio delle spese inutili, specie in ambito politico, sembrano essere i primi ingredienti dell’agenda del neo presidente.

Privatizzazione e aggiustamento fiscale dovrebbero diventare armi importanti per il gabinetto di Governo argentino. Il presidente Milei però avvisa subito: qualunque ministro non rispetti i paletti fissati verrà prontamente allontanato dal proprio incarico.

La telefonata di papa Francesco e l’invito in Argentina: Milei verso la distensione

Svalutazione della moneta e diffusione capillare ovunque delle così dette “cuevas” sono i primi problemi da risolvere per il nuovo presidente dell’Argentina, Javier Milei. Il leader di destra dovrà mettere mano ad un drastico cambiamento di sistema per risanare un deficit finanziario senza precedenti.

Le “cuevas” in particolare sono piccoli uffici o ridotte stanzine collocate un po’ in tutte le principali città del Paese, in particolare Buenos Aires, dove i cittadini possono cambiare cartamoneta. Tali uffici di cambio molto spesso lavorano in zone grigie e poco chiare, con tassi poco concordi con quanto realmente dovrebbe essere.

Il risultato primario di questo sistema è la circolazione di banconote che valgono poco o nulla. Il taglio più alto in circolazione è quello dei 1000 pesos che corrispondono appena ad 1 euro. Praticamente introvabili invece i tagli da 2000 pesos. Tutto ciò porta le persone a girare per le strade argentine con vere e proprie mazzette di denaro.

Argentina, il piano di Milei: pronto uno shock economico
Argentina, il piano di Milei: pronto uno shock economico

Nel frattempo Javier Milei è stato raggiunto da una telefonata di congratulazioni da parte di papa Francesco. Il pontefice ha voluto omaggiare il nuovo leader del proprio Paese d’origine e ha voluto porgere i propri complimenti per il successo, oltre che augurare un buon lavoro per l’immediato futuro sociale e politico.

Prove di distensione anche da parte di Milei, che dopo aver aspramente criticato il Santo Padre argentino in campagna elettorale, ora invita Francesco in Argentina e lo ringrazia in modo convinto. Probabile dunque che il papa possa rivedere i suoi impegni per i mesi iniziali del 2024 e inserire in agenda un viaggio nella sua terra.

Conclusione: Argentina, il piano di Milei: pronto uno shock economico

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