Milei sceglie la linea dura
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Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti

Il neo presidente dell’Argentina Javier Milei sceglie la linea dura. Le forti proteste sorte per le piazze e per le strade di Buenos Aires verranno affrontate con durezza e attraverso sgomberi immediati. Questa sembra essere la linea scelta dal leader politico per affrontare il malcontento della gente di fronte ai tagli imposti dal nuovo Governo.

Nella giornata di mercoledì 20 dicembre è Plaza de Mayo a colorarsi di proteste, e a gridare a gran voce la propria delusione per le prime complicate decisioni economiche e fiscali del presidente argentino Javier Milei. Quest’ultimo parrebbe deciso però ad utilizzare una risposta aspra nei confronti dei manifestanti.

L’istrionico presidente avrebbe in particolare già dato ordine di sgomberare eventuali blocchi stradali, e avrebbe minacciato tagli dei sussidi per coloro che verranno identificati in strada durante cortei e manifestazioni.

Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti
Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti

Mercoledì di tensione in Argentina: manifestanti per le strade di Buenos Aires

Giornata di agitazioni in Argentina, e più precisamente a Buenos Aires dove Plaza de Mayo si è riempita di manifestanti scesi in strada per protestare contro i tagli previsti nei prossimi mesi dal neo presidente del Paese, l’istrionico Javier Milei.

Sono in particolare le organizzazioni legate ai partiti di sinistra, sconfitte dal più estremista Milei alle ultime elezioni del Paese, ad aver promosso per la giornata di mercoledì 20 dicembre una serie di manifestazioni di protesta.

Obbiettivo numero uno dichiarato dai manifestanti è quello di far fronte comune contro i tagli che il neo eletto Governo sudamericano si appresta ad imporre alla spesa pubblica. Le cifre che sembrano al momento abbozzate si avvicinano ai 20 miliardi di dollari di risparmio per le casse statali.

Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti
Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti

Elemento che però preoccupa e non poco la popolazione, oltre ai rappresentanti delle opposizioni, sono le ripercussioni che questi tagli potrebbero avere sulla vita quotidiana. Anche per tale motivo la gente ha accolto con favore l’idea della protesta ed è pronta a riversarsi per le strade.

Il momento più caldo di tensione dovrebbe concentrarsi intorno alle ore serali, là dove in città si concentra il traffico più intenso e dove quindi i disagi possono divenire maggiori. Al momento numeri precisi sono difficili da ipotizzare ma l’impressione è che una larga fetta dell’opinione pubblica possa scegliere di aderire alla mobilitazione generale.

Questo considerando che il 40% della popolazione argentina, soprattutto quella della capitale, vive letteralmente oltre la soglia di povertà. Molte delle vie cittadine hanno allestito improvvisati banchetti che distribuiscono ogni giorno piatti cucinati per chi non ha nulla da mangiare.

Milei sceglie la linea dura per rispondere alle manifestazioni: minacce e sgomberi immediati

Javier Milei tra poche ore sarà chiamato ad un primo decisivo banco di prova, da quando ha vinto le elezioni ed è divenuto presidente. Le manifestazioni previste in Argentina già nel tardo pomeriggio di mercoledì 20 dicembre costringeranno il neo eletto leader sudamericano a reagire di conseguenza e a prendere provvedimenti.

Per il momento l’impressione che traspare da ambienti vicini al Governo di estrema destra guidato dall’economista classe ’70 sembra essere quella di un vero e proprio pugno di ferro. Il gabinetto politico argentino su indicazioni dello stesso Milei avrebbe infatti redatto una sorta di decalogo sui comportamenti tollerati o meno duranti le manifestazioni.

Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti
Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti

Linee guida rilasciate a polizia e forze dell’ordine sarebbero quelle di procedere all’immediato sgombero di presidi e picchetti, oltre che all’identificazione di tutti coloro che verranno fermati per le vie cittadine intenti a bloccare strade o impedire la regolare circolazione del traffico.

Ulteriore minaccia millantata dal Governo targato Milei sarebbe pure quella di cancellare i sussidi a coloro che verranno intercettati nell’atto di manifestare. Tutti costoro potrebbero ritrovarsi in breve tempo senza alcun supporto sociale.

Vogliamo darvi la tranquillità che se rispettate la legge ci prenderemo cura di voi

Queste le parole dello slogan pubblicato dai collaboratori di Javier Milei sul sito del Governo argentino. L’indicazione è persino quella di denunciare in modo anonimo amici, vicini o conoscenti, di cui si attesta la partecipazione attiva alle manifestazioni.

Insomma il rischio elevato sembra spingere questo mercoledì 20 dicembre a tramutarsi in un giorno buio condito da minacce, violenza e timori collettivi. La memoria di molti pare tornare al 2001 e alle agitazioni che esplosero dopo il crollo finanziario che da anni affossa il Paese. Allora vi furono oltre 500 feriti e 39 morti.

Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti
Argentina, Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti

Conclusione: in Argentina il neo presidente Javier Milei sceglie la linea dura contro i manifestanti scesi per le strade di Buenos Aires

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