Burt Bacharach
Musica

Morto Burt Bacharach a 94 anni, carezze anti-Bush

Parlava cosi il grande compositore statunitense, che nel suo nuovo album se la prende con il presidente americano e la sua amministrazione, sferrando pugni nello stomaco avvolti in guanti di velluto

Morto Burt Bacharach .Vederlo così, un omettino piccolo e magro vestito con una tuta da ginnastica e una giacchetta blu da americano in vacanza, quasi si rimane delusi.

Il musicista che l’iconografia classica  ci ha sempre tramandato abbigliato con un impeccabile smoking sembra appena arrivato da una panchina dei giardinetti. Poi, per fortuna, ci si ricorda che questo è l’uomo che ha scritto I Say A Little Prayer, Anyone Who Had A Heart, Walk On By, Alfie, Raindrops Keep Falling On My Head e decine di altri memorabili brani, che il suo catalogo può quasi rivaleggiare con quello dei Beatles, che solo di royalty si metterà in tasca ogni anno l’equivalente del prodotto interno lordo di un paese in via di sviluppo.

E che il suo nuovo album, il primo dai tempi di Painted From Memory (1998), realizzato insieme a Elvis Costello (ma per trovarne uno uscito solo a suo nome bisogna tornare a Futures, del 1977), è a suo modo un evento. A 77 anni suonati Burt Bacharach si è preso la briga di pubblicare un disco in cui se la prende con Bush e, in quattro episodi, fa adagiare la sua musica su dei loop di batteria regalatigli da Dr. Dre.

Morto Burt Bacharach

Dr. Dre in un disco di Bacharach? A volte la realtà supera la fantasia ma il produttore di Eminem non è l’unico musicista hip-hop che ha partecipato al progetto: anche Prinz Board dei Black Eyed Peas è infatti della partita (suo il loop di batteria di Where Did It Go?), così come lo stesso Costello e Rufus Wainwright (voci in Who Are These People e Go Ask Shakespeare rispettivamente). Nonostante queste sorprendenti collaborazioni, At This Time (Sony-BMG) suona come un classico album di Bacharach: languido e avvolgente. La grande novità consiste piuttosto nei testi, che per la prima volta non parlano solo d’amore.

«Per tutta la vita – spiega il musicista – mi sono sempre interessato di musica, mai di politica. Non ho protestato contro il Vietnam, per esempio, e a volte non ho addirittura votato.

Ma dopo l’11 settembre le cose per lui erano cambiate moltissimo: “ho dei figli piccoli e devo pensare al loro futuro ma mi piace credere che, anche senza di loro, avrei ugualmente raggiunto questa consapevolezza, che mi sarei ugualmente indignato con Bush e la sua amministrazione. «Chi sono queste persone che ci hanno mentito? – canta in Who Are These People? – Come hanno fatto a prendere il controllo delle nostre vite? E chi fermerà questa violenza fuori controllo? Qualcuno li fermi».

I Say A Little Prayer

Non è esattamente un testo alla Dylan, ma Bacharach (i testi delle cui canzoni più note sono opera del paroliere Hal David, morto 94enne e sostituito dal carneade Tonio K) ci prova, cimentandosi per la prima volta con la scrittura delle parole. «Non mi inviteranno mai alla Casa Bianca. Pazienza.”

Mi piacerebbe però che Bush, facesse meno vacanze e provasse un po’ più di empatia nei confronti delle persone. Pensavo che in politica ci si dovesse confrontare, invece ho scoperto che i suoi collaboratori sono solo yes men. Anch’io – raccontava – credevo a quanto detto da Colin Powell durante l’intervento in cui ha spiegato all’Onu i motivi dell’intervento in Iraq, poi però le armi di distruzione di massa non sono state trovate e io ho smesso di credere che la guerra fosse giusta».

Bacharach definisce il suo nuovo album «un pugno nello stomaco sferrato con un guanto di velluto

Morto Burt Bacharach

Burt Bacharach definiva il suo nuovo album «un pugno nello stomaco sferrato con un guanto di velluto, per non sbattere la mia ansia in faccia a chi mi ascolta. Non sono un picchiatore – spiega – preferisco la poesia, anche adesso che ho voluto dire cose sgradevoli».

Il grande Burt ha le idee chiare anche quando si tratta di esprimere giudizi lapidari sul remake di Alfie e sulla relativa cover della canzone da lui scritta a suo tempo, oggi interpretata da Joss Stone. «Il film non l’ho neanche visto ma non avrebbero dovuto girarlo. L’originale raccontava un mondo che oggi non c’è più e che mi pare assurdo cercare di riproporre. Mi è piaciuta la canzone? No». E a George W. Bush sarà piaciuto il nuovo corso di Burt Bacharach?

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!