capelli bianchi addio?
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Capelli bianchi addio?

Per molti l’idea di vedere la propria chioma ingrigirsi rassomiglia da vicino ad una tortura medievale, che impegna dapprima in puntigliosi scrutini della massa capelluta alla ricerca dei capelli bianchi sparuti e viaggia poi a suon di cheratina e intrugli vari. Ma potrebbe essere vicina la fine dell’incubo che affrange i cuori di milioni di persone.

Capelli bianchi addio?

Un articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista Nature non più tardi che ieri accende le speranze. «Yo-yoing stem cells defy dogma to maintain hair colour» è il titolo del contributo firmato da Carlos Galvan e William Lowry, che tradotto significa: il movimento a yo-yo delle cellule staminali sfida il ‘dogma’ per mantenere la colorazione dei capelli.

Il lavoro è parte di un più grande progetto di ricerca, coordinato da Ito Mayumi della New York University Grossman School of Medicine che studia le cellule staminali melanociti (McSC melanocyte stem cells) negli umani e nei topi.

La peculiarità consiste nel fatto che questa tipologia di cellule staminali è l’unica, per il momento, a non aver un posizionamento stazionario bensì dinamico, specificamente «a yo-yo» per citare gli autori dello studio.

Nei sorci infatti è stato osservato come le cellule responsabili della pigmentazione invece di rimanere nella loro “nicchia” come abitualmente fanno le cellule staminali dimostrino un certo dinamismo. Fino ad una certa età però. Dopodiché questo movimento su e giù per il follicolo pilifero sino alla zona del bulbo dove le staminali divengono melanociti, responsabili appunto per il colore grazie alla reazione con la proteina Wnt, rallenta fino ad interrompersi. E dunque si interrompe anche il processo di differenziazione staminale.

Resta tuttavia straordinario che per un periodo di tempo queste cellule staminali compiano e un movimento di andata e di ritorno rispetto alla loro nicchia, e un pattern di differenziazione e di de-differenziazione fisiologico, contraddicendo ad un meccanismo fondamentale delle cellule staminali adulte quali le conosciamo sinora, per cui tendenzialmente le cellule staminali una volto differenziate e funzionalizzate non ritornano ad uno stato di indifferenziazione se non in presenza di malattie come il cancro.

Conclusione: capelli bianchi, addio o benvenuti?

ANSA sintetizza il lato ‘pop’ della notizia con queste parole: «Questo meccanismo a yo-yo, scoperto per la prima volta nella pelle dei topi, potrebbe essere presente anche nell’uomo, aprendo la strada a nuovi trattamenti per mantenere il colore della chioma».

Ma non finisce qui: un risvolto più importante ancora potrebbe derivare dallo studio del sistema McSC per ottenere una cura contro il melanoma, mortale tumore della pelle. O forse, la precoce usura di queste cellule dovuta al dispendioso sistema di funzionamento che le caratterizza e che si risolve nell’incanutimento dei peli è la risposta del nostro corpo alla minaccia legata allo sviluppo di tumori. Infatti, cessando di replicarsi le cellule portano sì alla tragica e sempre prematura scoperta di capelli bianchi disseminati in punti vari, ma abbattono anche il rischio di sviluppare mutazioni cancerogene.

Quindi, in attesa di sviluppi futuri, per il momento è il caso di dirlo: benvenuti capelli bianchi, segnale positivo di salute e serenità.

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