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Attualità

Come Enel impiega 8 giorni a Milano a ripristinare l’energia

Enel e Unareti lasciano redazione Mam-e senza corrente per più di 8 giorni

Ha avuto tutto inizio lunedì 5 dicembre, quando la redazione apre le porte per ricominciare a lavorare, ma qualcosa non va come dovrebbe. Non c’è luce. La corrente è stata staccata e deve essere riallacciata. Tutto molto semplice, ma non per Enel e Unareti che nonostante siano passati 8 giorni non sono stati capaci di risolvere il problema.

Ma andiamo nel dettaglio – ecco la nostra storia

Lunedì, 5 dicembre

Il Direttore e i giornalisti si recano in redazione alle 9.00 del mattino, tutto nella norma se non fosse che si ritrovano senza luce. Dopo vari interventi, capiscono che la corrente è stata staccata da Enel per mancato pagamento della bolletta. La redazione si mobilita da subito per risolvere il problema ed effettua immediatamente il pagamento.

Il pagamento è stato effettuato alle 11.40 e alle ore 12.00 viene registrato da Enel tramite la rete delle tabaccherie. Siamo una redazione di un quotidiano online e telefoniamo più volte al numero verde di Enel chiedendo un immediato ripristino. Ma arrivata la sera si è ancora senza luce e senza riscaldamento.

I numeri contattati per risolvere questo problema:

02 82841510

800933301

800030103

02 77205826

02 77206012

Martedì, 6 dicembre

Il Direttore rimane in redazione anche per tutta la giornata del martedì, dalla redazione e da fuori vengono effettuate numerose telefonate per Enel e Unareti per chiedere un riattacco immediato dell’energia. Non succede nulla, anche se Unareti sostiene di essere passata. Il portone dello stabile era chiuso, non avendo la corrente citofono e telefono erano staccati. Tuttavia, nessuno ha bussato. Pertanto nessuno ha cercato di entrare nello stabile dove erano presenti persone di Mam-e.

Mercoledì, 7 dicembre

Continua una giornata gelida in redazione con una temperatura di 5 gradi. Nella giornata di mercoledì vengono effettuate ancora numerose chiamate ad Enel e Unareti per sollecitare il loro intervento e ciò che si scopre è che Unareti ha inserito nella nostra pratica in “sospeso” e fino al giorno 12 dicembre non si sono fatti vedere. Nonostante Sant’Ambrogio e l’Immacolata, i servizi di Enel energia e Unareti non funzionano.

Enel continua a sollecitare Unareti, ma il personale di quest’ultimo dice che è in carico solo per procedure amministrative oppure consiglia di chiamare Enel, cosa che noi abbiamo fatto almeno 30 volte nell’arco della giornata.

Giovedì, 8 dicembre

Una redazione online nel centro di Milano, in via Santa Sofia 33, per il quarto giorno consecutivo è ancora al buio e senza riscaldamento. Non si può lavorare. Siamo ancora in redazione con una temperatura sempre più bassa anche se ad Enel e Unareti non interessa minimamente.

Venerdì, 9 dicembre

Avendo appreso del cosiddetto sospeso di Unareti, torniamo in redazione nella giornata di venerdì  e continuiamo a chiamare Enel che a sua volta manda un sollecito ad Unareti, la quale non risponde. Non è possibile dare a loro un contatto considerando che il citofono e telefono cordless sono staccati per via della corrente.

Sono così passati 5 giorni. Ripeto nel centro di Milano, una casa editrice che produce un quotidiano online. Ovviamente sia Enel che Unareti ci informano che sabato e domenica non lavorano. Tenete presente che stiamo parlando del più importante operatore nazionale di energia elettrica e gas. Ma insistiamo, nel centro di Milano non intervengono, ne per il sesto e ne per il settimo giorno consecutivo.

Lunedì, 12 dicembre

Lunedì, improvvisamente, ci presentiamo in redazione senza alcuna garanzia, ma a fronte di una segnalazione finalmente accolta tramite Enel energia da Unareti. Veniamo chiamati dal cellulare del Direttore, Alessandro Dalai, dicendo che ci sarebbe stato un passaggio di Unareti ovviamente senza dire quando ma in giornata. Nonostante la temperatura, 3 ragazzi della redazione e il Direttore si presentano sperando che si presenti qualcuno a risolvere il problema.

Alle 11.30 di lunedì 12 dicembre, dopo 8 giorni di distacco, si presenta Salvatore, di nome e di fatto, di Unareti. Accede al contatore che di nuova generazione non è in grado di ricevere il segnale da remoto e quindi deve intervenire di persona. Appoggia un mini computer sul contatore e alle 11.55 del lunedì abbiamo la corrente.

Le considerazioni

Premesso che le bollette si paghino ma può succedere che ci siano dei disguidi. Le segnalazioni di risoluto vengono inviate alle pec che il nostro commercialista evidentemente non guarda e il servizio di assistenza di Enel e Unareti è disastroso, perché curiosamente Enel si affida, su Milano, su A2A come servizio di ripristino perché i numeri verde che noi abbiamo contattato fanno parte del sistema di quest’ultima, anche se è risaputo che essa è la principale concorrente di Enel.

Non interessa ad una casa editrice perché A2A sia il pronto intervento di Enel, interessa però che i centralinisti di Enel non parlino se non tramite segnalazioni A2A con Unareti e quest’ultima non dà alcuna informazione sulle modalità di ripristino.

Ovviamente tutte le bollette sono state subito pagate, quindi Mam-e è stata senza corrente nonostante i pagamenti regolari, perché il servizio complessivo di queste due aziende ha fatto sì che per otto giorni una casa editrice non fosse in grado di lavorare.

Daremo seguito legalmente, nei confronti di Enel energia e Unareti, per i danni subiti, ma ci viene da sorridere – per non dire di peggio – osservare le innumerabili pubblicità di Enel sul futuro glorioso per la parte del sistema energetico se per ripristinare un servizio impiegano 8 giorni.

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