Com’è la situazione in Ucraina? Ecco cosa (non) è cambiato in questi mesi
La guerra in Medioriente, scoppiata (o melgio, riemersa in tutta la sua crudeltà da ambo le parti) ha fatto dimenticare l’opinione pubblica com’è la situazione in Ucraina. Da oltre un anno, infatti, il Paese ex sovietico fronteggia il vicino gigante Russo in una guerra a bassa intensità ma già costata la vita a migliaia di persone, civili e militari.
Dunque, tralsciando per un momento la situazione in Medioriente asssai complessa (e non solo dal 7 ottobre), com’è la situazione in Ucraina? Le ultime notizie non sono di gran conforto. Il Presidente Zelensky, pur rimanendo ancora molto popolare, deve rendere conto di una controffensiva ucraina risultata poco decisiva, per non parlare degli scandali di corruzione fra l’esercito, ormai in parte in rotta di collisione.
Com’è la situazione in Ucraina adesso? Le ultime da Kiev
Nonostante ora la maggior parte dei media internazionali abbiano (ri)puntato i riflettori verso il Medioriente, qualcuno si chiede com’è la situazione in Ucraina. I risultati sono stati ben al di sotto delle aspettative per l’esercito ucraino. In cinque mesi di controffensiva, le forze armate di Kiev sono avanzate per soli 17 chilometri.
A dare meglio una risposta alla difficile domanda 2Com’è la situazione in Ucraina?” è stato di recente il comandante delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny. Il generale tra quelli che restano di più in contatto con Zelensky ha pronunciato per la prima volta in pubblico la parola «stallo».
Non solo: Zaluzhny, intervistati dalla rivista The Economist, dichiara che se l’Ucraina vuole vincere questa guerra contro la Russia, allora occorre ripensare la propria strategia. Una ammissione amara e difficile, ma anche un indiretto “J’accuse!” al governo presieduto da Zelensky. Lo stesso Zelensky che, a detta di chi gli sta vicino, è l’unico a credere ancora nella vittoria.
Dunque, la notizia clamorosa è che pezzi di esercito a partire dai generali più importanti iniziano a credere sempre meno in un successo finale di Kiev. Questa dura ed amara realtà l’ha denunciata de facto la rivista Time, dedicata alla “lotta solitaria di Volodymyr Zelensky”. Il Time rincara la dose: essa descrive il leader ucraino “stanco ed esasperato”, in rotta con i suoi militari, che sarebbero arrivati al punto da disobbedire ai suoi ordini, con gli alleati occidentali e con i suoi stessi consiglieri.
A dare una risposta poco confortante su com’è la situazione in Ucraina è l’ex portavoce della presidenza Alexey Arestovich. Egli senza giri di parole chiama Zelensky “un dittatore” e annuncia di candidarsi alle elezioni (dovrebbero tenersi la prossima primavera ma la guerra rinvierà tutto) per sfidare l’attuale Presidente dell’Ucraina.
Egli, onde evitare ulteriori danni materiali e umani alla popolazione, avrebbe la proposta di rinunciare ad attaccare e passare alla difensiva. Inoltre, Arestovich proporrebbe l’ingresso dell’Ucraina nella Nato, nonostante il 20% del territorio sia sotto occupazione russa. Di conseguenza, quella parte di Ucraina ora in mano ai russi verrebbe rinviata a un futuro imprecisato. Arestovich lo chiama “piano Kissinger”, in quanto suggerita dall’ex Segretario di Stato USA ormai centenario.
Guerra in Est Europa, com’è la situazione in Ucraina: cosa può cambiare?
Se da una parte Zelensky sembra il solo a poter credere in una vittoria finale, dall’altra aumentano gli scetticismi tra lo Stato Maggiore dell’esercito. Eppure tra la popolazione vi è ancora molta fiducia: secondo un recente sondaggio da parte del sito Levada-zentr, due terzi della popolazione ucraina non sarebbe propensa a chiedere un armistizio.
Per contro, dall’altra parte del fronte il 70% sarebbe d’accordo per un armistizio lungo i confini del territorio presso dai russi. Una presa di posizione molto significativa, soprattutto per il regime di Putin che comunque si mantiene saldo al comando ed anzi vuole dire la propria anche nel teatro complesso del Medioriente. Della serie: meno se ne parla dell’Ucraina, meglio è per lo Zar.
Gli alleati occidentali però non ci tengono a lasciarla abbandonata nella lotta contro l’Orso russo. Europa e USA hanno impegnato diversi miliardi per sostenere finanziariamente e bellicamente il Paese invaso, nonostante un ampio dibattito all’interno delle varie società. Anche qui, come in Medioriente, solo il tempo potrà dire se è una situazione risolvibile.
Conclusioni com’è la situazione in Ucraina, il fronte dimenticato
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