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Covid-19, nuove prove dicono che il virus è partito dal mercato di Wuhan

“le nostre analisi indicano che l’emergere del virus SARS-CoV-2 è avvenuto tramite il commercio di animali vivi in Cina e mostrano che il mercato di Huanan è stato l’epicentro della pandemia di COVID-19”, così dice un nuovo studio pubblicato su Nature.

Sono queste le conclusioni di un nuovo articolo peer-reviewed pubblicato martedì su Nature che sembra togliere ogni dubbio sull’origine della pandemia: il Covid è partito da un mercato di Wuhan. Di conseguenza vengono scartate le altre ipotesi, tra cui quella che il virus fosse fuoriuscito da un laboratorio. Sempre martedì è stato pubblicato un secondo articolo scientifico che ha utilizzato le informazioni genetiche per rintracciare la tempistica dell’esplosione dell’epidemia.

Mercato di Wuhan: l’origine del SARS-CoV-2

Grazie a questi due studi non ci sono più dubbi. Tutte le prove conducono al mercato del pesce di Huanan di Wuhan (Huanan Seafood Wholesale Market , 武汉华南海鲜批发市场). Gli studi affermano che all’epoca vi erano due varianti di SARS-CoV-2 presenti negli animali in vendita al mercato. Successivamente, grazie a due eventi diversi di spillover, hanno infettato i lavoratori e i clienti di quel mercato. “Stimiamo che il primo caso di COVID-19 si sia verificato a novembre 2019, con pochi casi umani e successivi ricoveri verificatisi a metà dicembre”, così lo studio ricostruisce le prime fasi della pandemia.

Come l’immagine seguente mostra tratta dallo studio, la grande maggioranza delle prime persone infette sia con legami con il mercato sia senza legami conosciuti abitano attorno al mercato di Wuhan. Secondo gli scienziati, questo fatto va a supporto dell’ipotesi che quel mercato sia l’epicentro della pandemia. In particolare, “tutti gli otto casi di Covid-19 rilevati prima del 20 dicembre provenivano dal lato occidentale del mercato, dove venivano vendute anche specie di mammiferi”.

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Modelli spaziali dei casi di COVID-19 a Wuhan a dicembre 2019 e gennaio-febbraio 2020.

Il mercato di Wuhan in questione è risaputo che vendesse animali vivi tra cui alcuni suscettibili al virus SARS-CoV-2 (il virus che causa il Covid-19). Procioni, volpi rosse, tassi del miele sono tutti animali che sono presenti in quel mercato e che posso essere l’origine del salto di specie. Lo studio ha anche analizzato dei campioni di acqua degli scarichi e di acqua prelevata dai banchetti che sono risultati positivi al Covid. “La maggior parte dei campioni positivi provengono dalla parte sud-occidentale del mercato”, come spiega ha spiegato il virologo Robertson dell’università di Glasgow alla BBC. Inoltre, “questo è il luogo in cui segnaliamo la vendita di specie come i cani procione – continua il professore – quindi abbiamo la conferma che gli animali che ora sappiamo essere suscettibili al virus sono stati venduti lì alla fine del 2019”.

 

 

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Editor: Lorenzo Bossola

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