Fabio Treves
Musica,  Spettacolo

Fabio Treves festeggia i 50 anni di carriera insieme alla sua band al Castello Sforzesco

Fabio Treves si appresta a festeggiare i 50 anni di carriera. L’occasione è il concerto del 6 luglio al Castello Sforzesco di Milano, che segue l’esibizione del cantante al Lessona Summer Festival.

Fabio Treves festeggia i 50 anni di carriera al Castello Sforzesco

50 anni di carriera si festeggiano una volta sola e Fabio Treves ha scelto il Castello Sforzesco della sua Milano per celebrare questo traguardo. Sabato 6 luglio, a partire dalle 21:30, nella splendida cornice della Sala delle Armi del Castello, il bluesman si esibirà in un concerto celebrativo insieme alla sua band, i Treves Blues Band.

Fabio Treves
Fabio Treves e la sua band al Castello Sforzesco sabato 6 luglio

Accompagnato da Alex Kid Gariazzo alle chitarre, voce, mandolino, ukulele, Gabriele Gab D Dellepiane al basso e Massimo Serra alla batteria, l’armonicista incontrerà i suoi fan e tutti gli appassionati, per celebrare i 50 anni di carriera. La band è stata fondata infatti nel 1974 e non si è mai stancata di far conoscere la bellezza del blues, genere musicale che contraddistingue il gruppo.

Per Il puma di Lambrate (soprannome di Treves) e la sua band si tratta di un grande ritorno sul palco del Castello, 4 anni dopo l’ultima volta; l’artista e il suo gruppo si esibirono infatti nella stesso luogo il 25 luglio 2020.

L’appuntamento al Castello Sforzesco segue un altro appuntamento importante: giovedì 4 luglio infatti i Treves Blues Band suonano a Lessona (BI) al Lessona Summer Festival, evento tra i più significativi dell’estate biellese, anch’esso all’insegna del blues. Inoltre per Alex Gariazzo si tratta di una bella opportunità per esibirsi in posti che conosce bene, essendo lui biellese di nascita.

I biglietti per l’esibizione al Castello sforzesco sono disponibili sui circuiti di mailticket.it e Ticketone.

Fabio Treves e la Treves Blues Band

Potremmo individuare come punto di avvio della carriera di Fabio Treves gli anni Sessanta, quando il giovane ragazzo milanese inizia a dilettarsi con l’armonica a bocca, piccolo strumento a fiato che non abbandonerà mai. Si avvicina presto al blues, che diventerà il genere di nicchia di Treves stesso e della sua band.

Fabio Treves
L’asrtista è un maestro dell’armonica

Si tratta di un genere che permette anche di avviarsi verso riflessioni di carattere quasi spirituale e filosofico, perché viene inteso come tipo musicale in grado di veicolare messaggi con valori universali, come amore e libertà.

È da queste motivazioni che Treves decide di fondare nel 1974 la band Treves Blues Band, che si afferma sulla scena musicale e diventa ben presto un importante punto di riferimento nel panorama blues nazionale.

Fabio Treves
I Treves Blues Band

Treves e la sua band iniziano allora ad essere presenti nei più rinomati festival ed eventi musicali di tutta Italia e l’intento del Puma di Lambrate non è mai cambiato: riuscire a trasmettere l’idea di una musica inclusiva. In questo senso il blues è il genere che più è attento agli aspetti che Treves indaga, andando incontro alle diversità dell’uomo.

Ha ribadito questo ruolo della musica anche nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha sottolineato come il blues potesse allontanare i giovani dall’uso dell’eroina, che devastava le loro vite nella Milano da bere degli anni Ottanta:

Uccideva tutti, ricchi e poveri. Ho cercato nel mio piccolo di far capire che si poteva fare altro. Anche con il blues.

Le collaborazioni di Treves

Con la sua armonica ha accompagnato molti artisti sia italiani, come Angelo Branduardi, Riccardo Cocciante, Roberto Vecchioni, Elio e le Storie tese, Giorgio Conte e Gianluca Grignani, che internazionali, da Robben Ford a Son Seals, passando per James Cotton e Dave Kelly.

Inoltre con la sua band ha supportato molti artisti di grande fama: Frank Zappa, i Deep Purple nel loro tour italiano, Bruce Springsteen al Circo Massimo di Roma. Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera su quest’ultimo ha detto:

Quando ho aperto i concerti di Bruce Springsteen nel 2016, è stata la realizzazione di un sogno. Quando ci siamo conosciuti abbiamo scherzato sul fatto che fossimo della stessa leva, il 1949, sembrava ci fossimo incontrati al bar due giorni prima. Ed avere ricevuto i suoi complimenti non ha pari.

Fabio Treves
Fabio Treves ha accompagnato Bruce Springsteen nel suo concerto al Circo Massimo di Roma

Fabio Treves non è stato solo musicista, ma ha lavorato anche come fotografo: significativi sono stati i suoi scatti al concerto di Jimi Hendrix a Milano nel 1968, anche se purtroppo il rullino è andato perso. Su di lui Treves ha affermato:

Mi immaginavo una montagna di muscoli. E invece era più piccolo di me, con queste dita affusolate, un vero gentleman. Facevo solo il fotografo allora: le istantanee che realizzai sotto il palco hanno fatto il giro del mondo. L’avrei rivisto due anni dopo all’Isola di Wight, al suo ultimo concerto, insieme a Santana, Janis Joplin, Miles Davis.

Sono sue anche le fotografie del suo amico e cantante Demetrio Stratos, scomparso nel 1979 e che Treves omaggia nello stesso anno, essendo presentatore di un grande concerto collettivo all’Arena Civica di Milano.

Negli anni Ottanta ha ricoperto anche incarichi politici, come consigliere comunale a Milano, indipendente in Democrazia Proletaria e poi nei Verdi, non rimanendo però entusiasta di quell’esperienza:

Non ricordo quell’esperienza con piacere, le dinamiche della politica politicante mi schiacciavano. Anche se ho organizzato delle belle rassegne. Più piacevole rievocare i matrimoni che celebravo con la fascia tricolore…

Conclusione: Fabio Treves si appresta a festeggiare i 50 anni di carriera, sabato 6 luglio al Castello Sforzesco di Milano, dopo l’esibizione del cantante al Lessona Summer Festival.

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