Felice Carena in mostra alle Gallerie d’Italia negli spazi di Intesa Sanpaolo fino al 29 settembre
Felice Carena è in mostra alle Gallerie d’Italia, negli spazi di Intesa Sanpaolo, fino al 29 settembre, con l’esposizione dal titolo “Felice Carena”. Si tratta di una grande opportunità per scoprire una delle figure meno conosciute dell’arte italiana del Novecento.
Felice Carena in mostra alle Gallerie d’Italia
È in corso a Milano, negli spazi delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la mostra “Felice Carena”. L’esposizione ha aperto il 17 maggio e sarà possibile ammirare le opere dell’artista di origini torinesi fino al 29 settembre. La mostra ripercorre le varie fasi della carriera del pittore, partendo dalle prime opere, in cui Carena è più vicino ai Preraffaelliti e agli spunti nordici e arrivando alla maturità artistica. L’esposizione è curata da Luca Massimo Barbero, Virginia Baradel, Luigi Cavallo ed Elena Pontiggia.
Il catalogo della mostra invece è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira con testi dei curatori stessi ed una biografia di Lorella Giudici.
Ecco alcune informazioni utili:
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 8 euro, ridotto speciale 5 euro per clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo e under 26; gratuità per convenzionati, scuole, minori di 18 anni, dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: aperto dalle 9.30 alle 19.30; giovedì: aperto dalle 9.30 alle 22.30; lunedì: chiuso; ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Informazioni e prenotazioni: http://www.gallerieditalia.com, milano@gallerieditalia.com, Numero Verde 800.167619
In mostra si possono ammirare oltre 100 tra opere e disegni, per la maggior parte provenienti dalle collezioni pubbliche e private delle città che hanno ospitato l’artista durante l’arco della sua vita, partendo da Torino e arrivando a Roma, Venezia e soprattutto Firenze, città che adottò artisticamente Carena.
Per una migliore comprensione e visione dell’arte di Carena sono esposte anche diverse opere inedite, che potranno dare una più completa lettura della carriera dell’artista. L’esposizione è strutturata in sei sezioni espositive, ognuna dedicata a un periodo della vita di Carena. Tra Torino e Roma; Il periodo romano; Tra Roma e Firenze; Teatro; Il ritratto e la natura morta; Dipinti e Disegni Sacri. In ogni sezione si può notare comunque un elemento comune, ossia la ricerca di una luce interna agli oggetti.
Per questa mostra aveva espresso la sua soddisfazione Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Banca Intesa San Paolo:
La mostra antologica su Felice Carena che si apre oggi negli spazi del museo di Intesa Sanpaolo in Piazza Scala riporta in primo piano uno dei pittori più importanti del nostro Novecento. L’esposizione ricostruisce i passaggi della sua instancabile ricerca estetica, esistenziale e spirituale, con l’ambizione di consegnare alla storia, per un pieno riconoscimento formale, la vita e l’opera del grande artista torinese.
Dopo la rassegna dedicata a Giambattista Moroni, le Gallerie d’Italia proseguono una programmazione espositiva originale che invita il pubblico a riscoprire i principali protagonisti e periodi dell’arte italiana ed europea.
La carriera di Felice Carena
Nato a Torino nel 1879 Carena è passato attraverso molte correnti artistiche che hanno caratterizzato il Novecento, guardando soprattutto alle avanguardie, ma non tralasciando mai la figurazione e riuscendo a far coesistere elementi classici e rinascimentali con elementi più moderni.
Nelle sue opere si possono apprezzare molte e nuove sperimentazioni, che permettono all’artista di spaziare ad esempio dal simbolismo all’espressionismo. Tra gli elementi artistici a cui Carena ha maggiormente guardato nel corso della sua gioventù sono da segnalare il luminismo nordico e il portato dei Preraffaelliti. Carena si dimostra dunque molto attento agli sviluppi artistici italiani ed europei, prendendo spunti da vari ambiti e ambienti artistici; questo suo tratta si nota particolarmente nelle opere degli anni Dieci e Venti.
Un capolavoro è sicuramente Estate (o l’Amaca) del 1933 in cui il portato delle varie correnti artistiche da cui Carena attinge emerge con forza. Con gli anni Trenta l’artista inizia anche ad affrontare la tematica religiosa e sono numerosi i dipinti aventi soggetto sacro: si tratta di opere caratterizzate da un forte impatto spirituale e da un tono piuttosto drammatico. Un esempio è Deposizione, realizzata nel 1939e proveniente dai Musei Vaticani.
Nel secondo dopoguerra l’artista si trasferì a Venezia ed ebbe l’opportunità di conoscere diversi mecenati, come Gilberto Errera e Vittorio Cini, con cui strinse un forte rapporto. Nel 1945 lasciò l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove insegnava dal 1924, e continuò il suo percorso sul tema del sacro, a cui si aggiunsero sperimentazioni sulla natura morta. Un dipinto molto importante di questo periodo è Adamo ed Eva.
Negli ultimi anni il suo interesse è volto soprattutto a restituire la resa luminosa della materia, un tratto molto comune della sua arte. Carena muore nel 1966 a Venezia. La mostra permette di apprezzare la sua eredità artistica, su tematiche che vanno dalla natura morta ai soggetti sacri, passando per i temi avanguardisti, senza però mai rinunciare ai legami e ai rimandi con la tradizione classica e rinascimentale e all’arte nordica, soprattutto per quanto riguarda gli effetti luministici.
Conclusione: Felice Carena è in mostra alle Gallerie d’Italia, negli spazi di Intesa San Paolo, fino al 29 settembre, con l’esposizione dal titolo “Felice Carena”. Si tratta di una grande opportunità per scoprire una delle figure meno conosciute dell’arte italiana del Novecento.
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