Francesco_De_Gregori_VIVAddVOCE_cover_CD_b-ksbG-U901005217638aB-620x349Gazzetta-Web_articolo.jpg
Musica

Francesco De Gregori presenta “VivaVoce”: “Non ho alcuna voglia di attaccare la chitarra al chiodo”

Francesco De Gregori presenta “VivaVoce”: “Non ho alcuna voglia di attaccare la chitarra al chiodo”

“La mia musica non si può chiudere mai in un museo”. Questa l’idea di base di un progetto come VivaVoce, il nuovo disco di Francesco De Gregori, che non è una raccolta in senso classico.

Il doppio album contiene infatti 28 tracce rifrangiate: dai grandi classici a brani meno noti, dalle collaborazioni illustri agli omaggi ai maestri.

 

De Gregori, consapevole del patrimonio storico rappresentato dalle sue canzoni, ha rischiato, ci ha rimesso mano senza snaturarle, con l’entusiasmo di un ragazzino e la saggezza di un uomo maturo. E con l’aiuto di tanti amici: c’è Ligabue in una nuova versione di “Alice”, Nicola Piovani ne “La donna cannone”, e compare anche Lucio Dalla, alla fine di “Santa Lucia”, quando parte il riff di “Com’è profondo il mare”. C’è Leonard Cohen in “Il futuro”, cover di “The future”. Insomma, De Gregori con questo lavoro testimonia di avere ancora molto da dire e da dare: “Non ho alcuna voglia di attaccare la chitarra al chiodo: qui non ci sono canzoni minori perché dentro c’è la mia vita. Un pezzo meno conosciuto come Un guanto o uno famoso come Generale hanno pari dignità in un doppio cd che sognavo da tanti anni”.

Unica, grande assente è “Rimmel”, ma lo stesso autore è consapevole dell’unicità di quel brano, che lo rende intoccabile.

Ora un tour delle Feltrinelli e poi dal vivo, per celebrare insieme ai suoi fan devoti una carriera ancora lontana dal finire.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!