Accordo tra Hamas e Israele: spiragli di tregua a 7 mesi dal via del conflitto
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Guerra in Medioriente, verso la tregua prolungata tra Hamas e Israele

Tra Israele e d Hamas si prospetta una tregua prolungata di un giorno, in quanto l’organizzazione terroristica sembra continuare una nuova liberazione di ostaggi. Questo però ha implicato la prospettiva di una tregua prolungata rispetto agli accordi iniziali. Sia Hamas che Israele stanno rilasciando a gruppi gli ostaggi da una parte ed i prigionieri dall’altra.

Finora, tutte le persone israeliane liberate sono tornate dalle loro famiglie e stanno tutti bene. Unica persona ricoverata con seri problemi è una signora anziana di 84 anni. S’infittisce invece il mistero attorno alle trattative condotte in queste lunghe settimane: Israele stava trattando solo con Hamas o una struttura ben più articolata alle dipendenze della stessa organizzazione?

Verso la tregua prolungata tra Hamas e Israele: preludio agli accordi di pace?

Siamo dunque giunti ad un punto interessante della guerra, con l’ipotesi di una tregua prolungata di un giorno. Queste settimane hanno visto lunghe ed estenuanti trattative al fine di raggiungere un accordo tra lo Stato Ebraico e l’organizzazione politico-militare. l’accordo raggiunto nella scorsa settimana è stato un punto importante che per la prima volta dal 7 ottobre ha visto fermarsi i combattimenti.

Mai così tanto tempo era stato impiegato per giungere ad un cessate il fuoco, quando in passato l’esercito israeliano in poco tempo riusciva a respingere gli attacchi dagli Stati nemici che lo circondavano. In questa circostanza, invece, a colpire all’occhio è stata la lentezza e l’incertezza delle IDF, per diversi motivi.

tregua prolungata
Un rilascio di ostaggi in più presume una tregua prolungata di un giorno

Entrare a Gaza city con l’obiettivo di decapitare una volta per tutte la classe dirigente di Hamas (lato militare, si precisi) rinchiusa dentro il Dedalo di tunnel sotto la città incontra da subito diversi ostacoli. Quello più problematico era senza dubbio la garanzia di riavere le decine di donne e bambini presi in ostaggio da Hamas vivi.

Nel frattempo, alti funzionari israeliani comunicano che l’esito delle trattative di questi giorni (oggi dovrebbe essere l’ultimo giorno di tregua ufficiale, iniziata venerdì scorso) sta avendo successo e che nella giornata odierna verranno rilasciati vivi altri 11 ostaggi. Ciò ha convinto da fonti certe che Hamas rilascerà altri ostaggi ma ciò implica un giorno in più di tregua.

Da fonti egiziane, dunque da un soggetto politico che ha mediato con Hamas assieme al Qatar il rilascio degli ostaggi, addirittura spicca marcato ottimismo. Ossia il fatto che possa palesarsi all’orizzonte una tregua prolungata addirittura di altri due giorni.

La tregua prolungata è una vittoria di Hamas: ma vincono solo loro?

Il punto è che ora sale la conferma circa la vera identità dei terroristi che hanno tenuto in ostaggio i civili israeliani dal 7 ottobre. Tra le ipotesi, quella che Hamas sia la punta di un iceberg ben più complesso del già articolato mondo jihadista. Non è mistero che il mondo islamico, sunnita in particolare, abbia al proprio interno diverse frange estremiste ora divise ed in contrasto tra loro ora compatte contro un nemico esterno.

Come avevo già accennato nelle scorse settimane, sembra che dopo i rapimenti di ormai due mesi fa gli ostaggi siano stato divisi fra Hamas e le organizzazioni satelliti, formalmente indipendenti ma di fatto controllate dalla organizzazione-madre. Lo stallo delle trattative di queste settimane in cui più di una volta si è giunti ad un passo per poi ricominciare da capo nasconde la volontà da parte delle altre organizzazioni jihadiste di volere indietro dei propri prigionieri alla richiesta di liberazione.

tregua prolungata
La tregua prolungata è forse un mezzo per venire incontro alle altre organizzazioni satelliti di Hamas che hanno reclamato i loro prigionieri da liberare?

Nel mentre, da Cipro proviene una proposta di aiuti umanitari via mare. Nei prossimi giorni, una delegazione del governo isolano volerà a Doha per parlarne direttamente con quello qatariota. L’intento è quello di far arrivare via mare nel porto di Gaza altri rifornimenti per la popolazione civile. Anche questa opzione porterebbe ad una tregua prolungata?

Conclusioni verso la tregua prolungata a Gaza city

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