Ponte sullo Stretto
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Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto

Nuova inchiesta condotta da Report su Rai 3. Questa volta bersaglio dei giornalisti della trasmissione televisiva è Matteo Salvini. Il vicepremier avrebbe incontrato l’ex ministro Pietro Lunardi e il costruttore Pietro Salini poco prima di dare il via al decreto relativo ai lavori per il Ponte sullo Stretto.

Sarebbero stati “incontri informali” ma i dubbi permangono e gettano una nuova ombra sulle forze del Governo. È proprio il leader della Lega, a finire nel mirino del programma tv di Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci. Dopo lo scandalo che ha travolto Daniela Santanchè si profila quindi un possibile nuovo gate interno alla Maggioranza.

Il numero uno del Carroccio avrebbe incontrato Lunardi e Salini ben prima della stesura del decreto Ponte, e avrebbe dato vita ad un gruppo di lavoro re-impastato con alla guida il discusso Pietro Ciucci. Ombre lunghe si stendono anche sulle emissioni di CO2 e sull’impatto climatico che l’opera potrebbe avere concretamente.

Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto
Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto

Salvini-Lunardi-Salini, incontro per decreto Ponte sullo Stretto: Report dà vita ad una nuova inchiesta

L’uomo del ponte”. Questo il titolo della puntata di Report, noto programma di Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci, che ha aperto crepe consistenti nel piano di lavoro e sul decreto relativo al Ponte sullo Stretto di Messina. Bersaglio della nuova inchiesta della trasmissione televisiva è in particolare il vicepremier Matteo Salvini.

Quest’ultimo, da tempo primo promotore dell’opera magna, avrebbe avuto contatti e incontri precedenti il decreto con alcuni personaggi influenti connessi alle procedure legate alla gara per l’affidamento del progetto di lavoro.

In particolare Matteo Salvini avrebbe incontrato più volte Pietro Lunardi, ex membro del Governo Berlusconi, e Pietro Salini, costruttore alla guida dell’omonimo gruppo. Sorgerebbero forti perplessità circa la correttezza delle procedure.

Il ministro dei Trasporti intercettato dal giornalista Danilo Procaccianti ha risolto la questione parlando di “incontri informali”, ma le ombre sull’intera vicenda si allungano. Lunardi infatti è stato il ministro che già in passato aveva seguito la gara per il progetto del Ponte sullo Stretto, mentre Salini ritrova posto tra i candidati ad assumere l’onere dell’opera dopo lo stop imposto qualche anno fa dal Governo Monti.

Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto
Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto

Il focus portato avanti da Report si sarebbe concentrato sulla testimonianza di una fonte a conoscenza dei fatti. Si tratterebbe in particolare di un ex ingegnere coinvolto nel progetto. Le parole di questo individuo gettano una luce sinistra sull’intera impalcatura del decreto. Ecco le sue parole:

In soccorso di Salvini è arrivato subito l’ex ministro Pietro Lunardi. Lunardi fece chiamare me e altri ingegneri per fare una sorta di gruppo di lavoro. Abbiamo fatto una prima riunione al ministero addirittura prima che il governo Meloni giurasse. In quella riunione erano presenti Salvini, Lunardi e l’imprenditore Pietro Salini. Poi ci furono altre riunioni in cui era presente Lunardi e il consulente legale del consorzio che aveva vinto l’appalto nel 2005

La stessa persona ha raccontato poi di aver abbandonato il progetto di lavoro ma di aver saputo che a guidare il programma sarebbe stato chiamato Pietro Ciucci. Tale figura politica e imprenditoriale fu l’amministratore delegato della società Stretto di Messina: questo ente nacque con il Governo Berlusconi e con il primo programma di costruzione del Ponte sullo Stretto.

È successo quando abbiamo cominciato a vedere il decreto che resuscitava tutto e poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando Salvini su indicazione di Lunardi ha chiamato Pietro Ciucci a guidare il tutto

Queste ancora le parole pronunciate dalla fonte del programma tv che sottolinea come il nuovo decreto assuma caratteri e forme decisamente similari a quello scartato diversi anni fa. Peraltro sulla persona di Ciucci si stendono altri dubbi. Mentre quest’ultimo era direttore generale di Anas crollarono tre viadotti. Ciucci finì tra gli indagati, specie per il crollo nel 2014 di un ponte sul tratto stradale Palermo-Agrigento aperto senza neppure collaudo.

Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto
Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto

Ulteriori ombre su Salvini e il progetto Ponte sullo Stretto

La situazione dipinta su Rai 3 in occasione della puntata di domenica 26 novembre 2023 appare piuttosto chiara. L’attuale decreto voluto e strenuamente difeso da Matteo Salvini sembrerebbe ricalcare in buona sostanza quello costruito dal Governo Berlusconi nel 2005.

Tutto ciò troverebbe conferma a partire dai personaggi coinvolti. Su tutti Pietro Lunardi, ex ministro che propose il programma berlusconiano nel 2005 e che seguì la gara d’appalto per scegliere a chi potessero essere affidati i lavori. In quell’occasione vinse il consorzio Eurolink, i cui contratti poi decaddero.

Oltre all’ex ministro ecco comparire anche la figura di Pietro Salini. Il numero uno di quella che oggi è Webuild detiene circa il 40% del vecchio consorzio Eurolink e si ritroverebbe nuovamente coinvolto nell’opera infrastrutturale.

Pure la vecchia spa denominata Stretto di Messina sembrerebbe riprendere piede. Insomma il quadro dipinto dall’inchiesta di Report a proposito del Ponte sullo Stretto di Messina assume tratti vicini a quelli di una vera e propria resurrezione di progetti, idee, volti e nomi bocciati diverso tempo fa.

A questo si sommano anche risultati poco chiari per ciò che concerne emissioni e tutela dell’ambiente. I dati in questo senso arriverebbero da Giovanni Mollica, figura appartenente al Rotary Club di Messina e favorevole alla promozione del progetto.

I numeri proposti recitavano risparmi pari almeno a 140 mila tonnellate di emissioni di CO2 ma la figura di Mollica secondo quanto ricostruito da Report sarebbe stata connessa direttamente ad Eurolink, con cui collaborò in passato e per cui fece da consulente. Dunque forse poco imparziale nei pareri espressi.

Il programma televisivo di Rai 3 lancia infine altre ombre anche su sicurezza e stabilità di un progetto che non avrebbe preso in considerazione i cambiamenti climatici. Le condizioni ambientali di oggi infatti sarebbero profondamente cambiate e ben diverse da quelle di pochi anni fa.

A spaventare gli esperti sarebbe in particolar modo il vento, elemento determinante per garantire sicurezza o meno di un progetto come quello del Ponte sullo Stretto. Il format televisivo sottolinea in tal senso come a capo del comitato tecnico scelto direttamente da Matteo Salvini ci sarebbe la figura di Alberto Prestininzi.

Quest’ultimo, professore ordinario di Ingegneria all’Università La Sapienza di Roma, sarebbe in particolare un fiero denigratore della tesi del cambiamento climatico. Prestininzi avrebbe addirittura firmato di proprio pugno un appello denominato “L’emergenza climatica non esiste”.

Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto
Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto

Conclusione: Salvini e il Ponte sullo Stretto: Report sgretola progetto e decreto

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