Guerra in Israele, arrivano i primi raid a Gaza. E Hamas usa i civili come scudi
Arrivano i primi raid a Gaza da parte dell’esercito Israeliano, che promette di scatenare un’escalation su vasta scala. La guerra in Israele si fa sempre più complicata, con Benjamin Netanyahu che annuncia ai cittadini i primi raid a Gaza via terra. Nel mentre Hamas, che si oppone strenuamente all’evacuazione della popolazione civile, usa i suoi stessi cittadini come “scudi” innocenti nei confronti dell’artiglieria pesante israeliana.
Nel frattempo, l’Egitto prova a dare una mano ai civili della Striscia in fuga aprendo dei corridoi di fuga. Il processo di evacuazione è però complicato, poiché i valichi di frontiera tra Egitto e Gaza sono stati distrutti dai raid israeliani. Raid che nel frattempo fanno già le prime vittime illustri, come il capo dell’aviazione aerea Murad Abu Murad.
Primi raid a Gaza da parte di Israele: quasi 2000 morti, tra cui donne e bambini
Dunque, come promesso dal Premier Benjamin Netanyahu sono arrivati i primi raid a Gaza. Questo lancio di razzi è dovuto alla ritorsione per il fatto che secondo le IDF ieri solo su Ashkelon, città costiera nel sud di Israele, Hamas ha lanciato oltre 150 razzi. Gli attacchi notturni da partye delle forze di difesa dello Stato Ebraico sono stati molto pesanti. Stando a quanto raccolto dall’ONU, il lancio di razzi israeliani ha distrutto circa 1300 edifici nella capitale Gaza.
Inevitabili sono state le perdite fra i civili. Nelle ultime 24 ore a Gaza ci sono stati 256 morti e 1.788 feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute di Hamas. Nell’ultimo bollettino di guerra, si precisa che tra le vittime ci sono 20 bambini. In totale, il bilancio dallo scoppio del conflitto con Israele è di almeno 1.900 morti frai palestinesi nella Striscia di Gaza. Nel frattempo, il terrore per cui Israele possa effettuare un bombardamento a tappeto su tutta la Striscia sta portando migliaia di civili a fuggire.
L’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’UE Joseph Borrell ha affermato di essere d’accordo con il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres. In sostanza, il diplomatico portoghese aveva affermato che l’evacuazione di circa 1 milione di civili dalla Striscia di Gaza è di fatto una nuova emergenza umanitaria. Del resto, era presumibile una reazione decisa da parte di Israele dopo gli attacchi simultanei da parte di Hamas della scorsa settimana.
Primi raid su Gaza e l’esercito israeliano accusa Hamas: “Ostacola l’evacuazione dei civili per usarli come scudi umani”
Dopo i primi raid su Gaza, l’Esercito israeliano accusa Hamas di utilizzare i civili come scudi umani nei confronti degli attacchi che questi continuano a mandare verso la Striscia. Del resto, un’organizzazione terroristica non si fa scrupolo di arrivare ai propri obiettivi anche a costo di vite innocenti. Dice in una conferenza con il portavoce militare israeliano Richard Hecht:
Hamas sta ostacolando quanti dal nord di Gaza stanno cercando di spostarsi verso sud. Costoro devono passare a sud del Wadi Gaza, nel centro della Striscia. Comprendiamo che la cosa richiede tempo, comprendiamo che è complessa. Ma siamo determinati a dare battaglia a Hamas.
Israele ha indicato loro due itinerari che saranno protetti fra le 10 e le 16, ora locale. L’ultimo raid ha anche provocato una vittima illustre, secondo l’Idf. E’ stato infatti distrutto il quartier generale da cui Hamas gestiva la sua attività aerea, uccidendo Murad Abu Murad, a capo proprio delle forze aeree di Hamas. Per l’Idf Murad ha avuto ha avuto un ruolo importante nel guidare i terroristi durante il massacro dello scorso fine settimana, compiuto anche attraverso attacchi dal cielo con i miliziani di Hamas giunti in deltaplano.
Conclusioni primi raid a Gaza da parte delle IDF
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