colpiti 150 obiettivi
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Guerra in Medioriente, Israele annuncia: colpiti 150 obiettivi a Gaza Nord

Non si placa lo scontro tra Israele ed Hamas nella Striscia di Gaza. Nelle ultime ore, le IDF hanno annunciato che sono stati colpiti 150 obiettivi.

La guerra in Medioriente porta induce un nuovo aggiornamento: colpiti 150 obiettivi a Gaza da parte dell’esercito israeliano nel corso degli ultimi bombardamenti. Al contrario di quanto si pensasse, le forze armate dello Stato Ebraico hanno deciso di intervenire seppur in maniera molto limitata. Da qualche giorno, infatti, le forze israeliane entrano ed escono dalla parte Nord della Striscia.

L’annuncio che sono stati colpiti 150 obiettivi contro Hamas è arrivato dopo il bombardamento più pesante dall’inizio della reazione israeliana. Ciò, oltre a distruggere decine e decine di zone di operazione, ha però alzato ulteriormente il numero delle vittime civili, che hanno toccato quota 7000.

Colpiti 150 obiettivi di Hamas da parte dell’esercito israeliano

Nelle ultime ore l’esercito israeliano ha dichiarato colpiti 150 obiettivi di Hamas dalle forze aeree in volo sopra la Striscia. Nel nuovo bombardamento sono stati uccisi anche importanti dirigenti del comando militare dell’organizzazione. Tra questi, sottolineano le IDF, c’è il comandante delle Forze navali di Hamas Ratib Abu Tzahiban.

Il governo israeliano ha deciso che, con il progredire delle operazioni di terra a Gaza, gli aiuti umanitari aumenteranno e potranno entrare nella Striscia molti camion carichi di cibo e medicine dopo ovviamente l’ispezione al valico di Rafah. Lo scrive il quotidiano Yedioth Ahronoth. L’ultimo attacco massiccio delle IDF non ha potuto evitare vittime civili, che ora avrebbero superato quota 7000.

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colpiti 150 obiettivi ma aumenta sempre il numero delle vittime civili: oltre 7000

E proprio nelle ultime ore, un portavoce delle IDF ha annunciato a tutta la popolazione residente nella parte nord della Striscia di spostarsi verso sud. Si tratta, a detta del portavoce stesso, di “una misura temporanea”. Una misura che allo stesso tempo provocherà un’ondata di sfollati che il valico di Rafah non potrà più reggere…

S’insiste però sul divieto all’ingresso di carburante. Secondo il governo dello Stato ebraico, l’eventuale accesso di materie prime consentirebbe ad Hamas di alimentare i generatori di corrente che pompano ossigeno nei tunnel. Quei tunnel ben costruiti sotto la Striscia e ben collegati e protetti dalla rete di sentinelle che li ha resi inavvicinabili.

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Colpiti 150 obiettivi da parte di Israele. Il Presidente turco Erdogan intima lo Stato Ebraico di “fermare questa follia”

Nel frattempo, al di là dei colpiti 150 obiettivi, proseguono le richieste da parte di vari attori politici internazionali affinché si plachi la violenza all’interno della Striscia. Il Presidente turco Erdogan chiede a Israele di “mettere fine a questa follia” e di “fermare gli attacchi”. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolu.

Negli scorsi giorni Il Sultano aveva preso una posizione piuttosto a favore dell’organizzazione di Hamas, sebbene il suo Paese sia parte di un’alleanza militare nemica. Gli fa eco anche il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, ritenendo i bombardamenti su Gaza da parte d’Israele “azioni contro il diritto internazionale”.

Colpiti 150 obiettivi, l’ONU vota a larga maggioranza per il cessate il fuoco. Italia astenuta

Mentre le forze armate israeliane annunciavano che erano stati colpiti 150 obiettivi nella Striscia di Gaza, al Palazzo dell’ONU di new York un’Assemblea plenaria votava a larga maggioranza un cessate il fuoco all’interno della Striscia. Con circa 120 voti a favore, 14 contrari e 45 astenuti, la mozione è approvata. Tra i no ci sono oltre a quello d’Israele, anche gli USA.

L’ambasciatore italiano all’ONU Maurizio Massari

L’assenza di ogni riferimento di condanna alla strage del 7 ottobre commessa dai miliziani di Hamas è alla base della scelta dell’Italia di astenersi dal votare la risoluzione presentata dagli Stati arabi all’Assemblea generale dell’Onu e che chiedeva la tregua a Gaza. Lo ha spiegato l’ambasciatore italiano Maurizio Massari nel suo intervento a conclusione della votazione.

Conclusione colpiti 150 obiettivi a Gaza da parte d’Israele

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