Erdogan si schiera con Hamas: duro attacco ad Israele
Durissime le parole con cui il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan si schiera con Hamas. Difficile fraintendere quello che rappresenta un duro attacco ad Israele e una presa di posizione in favore dei guerriglieri islamisti che necessariamente farà discutere a livello internazionale.
Mentre i raid e i bombardamenti proseguono con la notizia diffusa oggi, mercoledì 25 ottobre 2023, di un razzo che da Gaza avrebbe colpito la turistica città ebraica di Eilat, pure la tensione internazionale intorno alla polveriera medio-orientale non fa che accrescere.
A fare eco al 12esimo presidente della Turchia ci ha pensato anche il ministro degli esteri dell’Oman. Sayyid Badr bjn Hamad Albusaidi ha rincarato la dose infatti affermando di riconoscere, per conto del proprio Paese, proprio il gruppo di Hamas. Mediatico sì, ma un attacco ad Israele vero e proprio perciò quello che questi Stati hanno pubblicamente lanciato nelle ultime ore.
Parole di fuoco da Turchia e Oman: Erdogan si schiera con Hamas, e lancia un duro attacco ad Israele
I miliziani di Hamas sono liberatori, non terroristi
Queste le parole con cui Erdogan si schiera con Hamas e rompe gli indugi di una politica internazionale, specie inerente tutti i Paesi del Medio-Oriente, che si fa sempre più bollente. Chiara la presa di posizione che il politico nato ad Istanbul ha voluto esprimere con tali parole.
Ulteriore frase che passa necessariamente come un evidente attacco ad Israele è anche quella riferita ai bombardamenti e all’assedio operato dalle forze ebraiche ai danni della striscia di Gaza. Proprio da qui nelle ultime ore sarebbero partiti dei razzi diretti alla città di Eilat, un polo turistico situato a circa 220 chilometri di distanza dall’area più calda. Queste le parole di Erdogan:
Gli attacchi di Israele a Gaza equivalgono ad assassinio
Il numero uno della Turchia avrebbe sottolineato anche l’ipocrisia con cui, a suo dire, Israele avrebbe approfittato delle buone intenzioni turche per seminare morte e terrore in Medio-Oriente. Di fatto dopo i silenzi piuttosto rumorosi di altri Paesi islamici, su tutti l’Iran, che parevano dipingersi come sostenitori della causa del gruppo armato, ecco la voce di Erdogan ergersi senza dubbi in tale direzione.
Se Erdogan si schiera con Hamas, non è da meno l’Oman. Per voce del proprio ministro degli Esteri, il politico Sayyid Badr bin Hamad Albusaidi, il piccolo Stato meridionale della penisola araba ha riconosciuto l’organizzazione paramilitare palestinese non quale ente terroristico ma piuttosto come un “movimento di resistenza”.
Il duro attacco ad Israele di Erdogan, e le novità internazionali
Li ha indicati quali “liberatori della Palestina”, senza messi termini e mostrando in modo lampante quella che è la posizione della Turchia nella guerra medio-orientale in atto da 18 giorni consecutivi. Parole dure quelle utilizzate dal presidente del Paese mediterraneo Recep Erdogan, che ha anche dichiarato di non voler recarsi ad Israele, per alcun incontro politico-diplomatico.
Nel mentre di quelle che sono pericolose schermaglie internazionali ecco che i razzi continuano a piovere dal cielo. Hamas ha confermato la detonazione di missili diretti ad Eilat, così come attraverso un comunicato ufficiale lo stato ebraico ha reso noto di aver registrato il lancio di missili anticarro dal Libano. Il numero delle vittime si aggrava di ora in ora, con il ministero della Salute di Gaza che aggiorna i morti a 6546.
Intanto il presidente francese Emmanuel Macron in queste ore è a Il Cairo dove ha in programma un incontro con l’omonimo egiziano Al Sisi. Dopo lo stato ebraico e la Giordania ecco che il leader della Francia si è recato al palazzo del primo ministro d’Egitto. Tra i temi all’ordine del giorno certamente anche le parole di Erdogan.
Conclusione: Recep Erdogan si schiera con Hamas e rivolge un duro attacco ad Israele
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