attacchi ai campi profughi
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Guerra in Medioriente, Hamas accusa Israele degli attacchi ai campi profughi di Jabalia

La violenza non risparmia nemmeno i civili scappati e rifugiati nei centri di raccolta lontano dal fronte, come dimostrano gli attacchi ai campi profughi delle ultime ore. Una nuova strage nel teatro insanguinato della guerra tra Israele ed Hamas, in cui lo Stato Ebraico è accusato degli attacchi ai campi profughi di Jabaliya.

Questo ennesimo ed increscioso episodio a quasi un  mese dalla recrudescenza delle violenze che vede contrapporsi israeliani e palestinesi da oltre 70 anni, rappresenta come sia davvero una guerra totale. L’esercito israeliano ha riferito che nel campo si trovavano nascosti fra i civili molti capi di Hamas che hanno progettato gli attacchi dello scorso 7 ottobre.

Attacchi ai campi profughi di Jabalia da parte delle IDF: ira di Hamas

Un bombardamento israeliano si è concretizzato negli attacchi ai campi profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo fonti palestinesi, il raid delle IDF ha provocato almeno 50 morti e 150 feriti. Diversi centinaia di bambini sarebbero periti in questo raid israeliano sempre stando alle fonti di Hamas.

Per contro secondo le forze israeliane, negli attacchi ai campi profughi di Jabaliya sarebbero stati uccisi diversi miliziani di Hamas. Fra questi, sarebbe morto anche uno dei comandanti del gruppo terroristico che ha organizzato e messo in pratica l’attacco del 7 ottobre.

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Hamas accusa Israele dell’uccisione di molti bambini negli ultimi attacchi ai campi profughi di Jabalia

Secondo le ultime dell’agenzia statunitense Reuters, Hamas ha affermato che i suoi militanti hanno sparato con mitragliatrici e missili anticarro contro le forze israeliane nel nord e nel sud di Gaza martedì mattina presto mentre i carri armati e la fanteria israeliani attaccavano la città principale dell’enclave, sollevando preoccupazioni per la difficile situazione dei civili palestinesi.

Israele per contro non diminuisce l’impegno militare attorno a Gaza, anzi. Proprio nelle ultime ore, le Forze armate dello Stato Ebraico hanno ampliato le operazioni di terra con l’intento di punire Hamas per la sparatoria mortale di tre settimane fa che secondo i dati aggiornati delle autorità israeliane ha ucciso oltre 1.400 persone.

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Dopo gli attacchi ai campi profughi, Israele intende compiere una manovra a tenaglia per isolare e colpire Hamas

Le IDF intendono mettere ulteriore pressione ad Hamas con una manovra a tenaglia. Testimoni, infatti, hanno riferito che lunedì le forze israeliane hanno preso di mira la principale strada nord-sud di Gaza e hanno attaccato Gaza City da due direzioni.

Le brigate al-Qassam, il braccio armato del movimento Hamas al potere a Gaza, affermano che martedì i militanti si sono scontrati con le forze israeliane “che hanno invaso l’asse meridionale di Gaza, (incluso) con mitragliatrici, e hanno preso di mira quattro veicoli con missili al-Yassin 105”. I militanti hanno preso di mira con i missili anche due carri armati e bulldozer israeliani nel nord-ovest di Gaza, ha detto al-Qassam.

Attacchi ai campi profughi preoccupano il Qatar: “Viene meno il nostro ruolo di mediatore per gli ostaggi”

La notizia degli attacchi ai campi profughi di Jabalia da parte delle forze di difesa israeliane preoccupano i soggetti terzi che stanno continuando la trattativa con Hamas per il rilascio degli ostaggi stranieri. Uno di questi è il Qatar, che vede il proprio ruolo di mediatore venir meno.

Dopo gli attacchi ai campi profughi, il valico di Rafah apre ancora all’uscita di civili palestinesi verso l’Egitto

Proprio nelle ultime ore, ha aperto il valico di Rafah a sud della Striscia in cui i guardiani israeliani hanno consentito il passaggio di centinaia di civili feriti ed anche degli ostaggi liberati.

L’Egitto, che nei giorni scorsi hanno fatto pressione per non accogliere migliaia di eventuali nuovi profughi, ha schierato decine di carri armati proprio sullo stesso valico di Rafah. Una situazione così tesa comporta molte difficoltà a rilasciare eventuali altri ostaggi da liberare. Una matassa molto contorta che appare difficile da dipanare.

Conclusioni attacchi ai campi profughi di Jabalia da parte delle IDF

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