HARRY BERTOIA: SCULTURE E SONORITÀ

Scultore, designer, grafico, creatore di gioielli e musicista, Harry Bertoia nella sua vita ha sperimentato qualsiasi forma d’arte. Importantissima l’attenzione che rivolse alle potenzialità dei diversi metalli con cui operava, costantemente relazionati allo spazio circostante, al movimento e alla dimensione del suono.

Quando incominciò i suoi studi alla Cranbrook Academy of Art, fra il 1937 e il 1943, era già considerato un’astro nascente. Fu lì che incontrò la sua futura moglie, ma soprattutto fu lì che imparò a condividere la propria creatività con architetti e altri designer. Il confronto constante con gli insegnanti e gli altri studenti gli permisero di sviluppare ancora di più il temperamento artistico. Qui imparò tanto la storia quanto la sperimentazione, la lavorazione dei metalli quanto la grafica contemporanea. Fu all’accademia che si appassionò dell’arte astratta, passione accentuata dalla visione diretta di alcuni lavori di Wassily Kandinsky e Paul Klee che il suocero Wilhelm Valentiner, direttore del Detroit Institute of Arts e critico d’arte, possedeva. Harry Bertoia, tenace e costante nella sua ricerca non tardò a trovare il successo, già nel 1943 riuscì a vendere al Solomon R. Guggenheim Museum alcune sue stampe.

Fu solo l’inizio di una prolifera carriera in cui arte e artigianato si fondevano per dare vita a opere uniche nel loro genere, alcune delle quali esposte dal prossimo 3 maggio al Museum of Art and Design di New York nella mostra Atmosphere for Enjoyment. Un titolo che rimanda a un lavoro realizzato solo su carta da Bertoia, in cui le sculture sonore si fondono con lo spazio per creare quattro istallazioni coinvolgenti, create da John Brien con le registrazioni originali di Sonambient. 

Atmosphere for Enjoyment: Harry Bertoia’s Environment for Sound
Dal 3 maggio al 25 settembre
Museum of Art and Design, New York