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Milano

IL SINDACO SALA E LA RIAPERTURA DEI NAVIGLI

Nella campagna elettorale del 2013 il candidato sindaco Sala si espresse più volte a favore di un progetto di riqualificazione complessiva della città di Milano, un progetto di grande rilievo storico: la riapertura dei Navigli.

Certamente questo progetto non fu parte dei punti qualificanti della campagna elettorale vinta dal centro sinistra, guidato da Beppe Sala, ma la persistenza con cui il nostro sindaco continua a insistere su questo progetto pone un legittimo dubbio sulla validità dell’idea.

Aggiungiamo che, nel corso di una riunione tenutasi ieri sera, 19 luglio 2018, dal comitato che sostiene la riapertura dei Navigli, il consigliere Biscardini ha paragonato la riapertura dei navigli alla ricostruzione del Teatro alla Scala dopo le distruzioni dei bombardamenti tedeschi.

Vale la pena, come sostiene Luca Beltrami Gadola, ricordare che i Navigli sono stati interrati dai milanesi, e che la La Scala è stato distrutta dai bombardamenti tedeschi. Ma prescindendo da ciò, l’iter per approvare un progetto come la riapertura dei Navigli passa necessariamente da un referendum che coinvolge i cittadini di Milano.

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Foto d’epoca dei Navigli di Milano

Un referendum per l’approvazione del progetto

Il costo delle spese, stimato in 500 milioni, risulterebbe insostenibile a causa degli aggravi sul costo della costruzione della nuova linea della metropolitana. Ma prescindendo da ciò, ritengo che continuare a investire risorse pubbliche in studi di progetti non ancora approvati sia quantomeno discutibile.

Credo che Beppe Sala farebbe bene a far precedere un referendum da cui emergerebbe una chiara volontà dei cittadini, qualunque essa sia.

Avendo la fortuna/sfortuna di lavorare lungo il corso dei Navigli (Via Santa Sofia) mi risulta evidente che il mantenimento di una corsia per la circolazione dei mezzi  prevederebbe solo la circolazione dei mezzi pubblici. La corsia inoltre lascerebbe poco spazio al corso dei Navigli, e quindi, da persona di normale intelligenza mi chiedo che tipo di mezzi il progetto prevede di far circolare.

Inoltre noto una serie di manifesti, sulle barriere che proteggono i lavori della nuova linea della metro, che propongono esplicite immagini che si riferiscono al progetto “Navigli”.

Tiriamo le somme

Concludo semplicemente ritenendo legittima l’idea di un opera così “entusiasmante”, ma non condivido il metodo perseguito. Ovviamente ho cercato di parlare con il nostro sindaco Sala e con l’addetto stampa, il dott. Pogliani, e non avendo avuto risposta, come magazine che si occupa anche di Milano, ho ritenuto di procedere con questo post.

Mi farebbe piacere se ci faceste sapere la vostra impressione sulla vicenda per proseguire, eventualmente, con la discussione.

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