Guaio Esselunga: maxi sequestro da 48 milioni di euro
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Illecito Esselunga: maxi sequestro da 48 milioni di euro

Esselunga è stata accusata di frode fiscale. Questo è quanto stabilito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano nel corso di un’inchiesta guidata dal pubblico ministero Paolo Storari.

Al colosso dei supermercati italiani sono stati sequestrati ben 48 milioni di euro per presunta somministrazione illecita di manodopera, e conseguente frode fiscale. Il provvedimento è stato stabilito in forma urgente ed immediata, per bloccare alla fonte un meccanismo fondato sull’impiego di lavoratori provenienti dai così detti serbatoi di manodopera. È parte di quanto si legge nella nota ufficiale rilasciata dalla Guardia di Finanza di Milano in merito all’indagine.

La frode fiscale di cui Esselunga è accusata sarebbe, secondo la Gdf, in atto ormai da diversi anni, e prevedrebbe uno schema di lavoro fortemente consolidato e del tutto illegale. Perquisizioni e accertamenti sono in corso e occorre capire nelle prossime ore come evolverà l’intera vicenda.

Esselunga accusata di frode fiscale: in atto il meccanismo dei “serbatoi di manodopera”

L’inchiesta del pm Paolo Storari della procura di Milano ha dato esito nella giornata di giovedì 22 giugno. Nei confronti di Esselunga, colosso dei supermercati italiani, sarebbe stata stabilita l’accusa di frode fiscale. Immediata l’esecuzione di un sequestro preventivo di quasi 48 milioni di euro (47.765.684,45 euro per l’esattezza).

Alla rete di supermercati ampiamente diffusa sul territorio del nord e centro Italia è stato in particolare condannato l’uso di lavoratori provenienti dalle cooperative, con procedure poco chiare, spesso non regolari e volte a ridurre i costi dell’azienda.

Tale meccanismo definito dei serbatoi di manodopera avrebbe via via assunto un carattere fraudolento e illegale, fondato su un sistematico sfruttamento degli stessi lavoratori. L’accusa ufficiale correlata al sequestro milionario e stabilita dalla Guardia di Finanza di Milano e dalla procura guidata da Marcello Viola, riporta l’indicazione di presunta “somministrazione illecita di manodopera”.

Oltre al supermercato, indagato per responsabilità amministrativa, la Guardia di Finanza ha segnalato provvedimenti disciplinari anche nei confronti di Stefano Ciolli, ex direttore finanziario del marchio, e di Albino Rocca, attuale responsabile del gruppo.

Guaio Esselunga: maxi sequestro da 48 milioni di euro
Guaio Esselunga: maxi sequestro da 48 milioni di euro

Le accuse mosse ad Esselunga: contratti fittizi e società filtro

La condotta fraudolenta di Esselunga sarebbe in atto da diversi anni secondo quanto stabilito dall’indagine congiunta del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano e del Settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle Entrate.

Tale meccanismo di illecito sarebbe già stato adoperato da gruppi di logistica e trasporto quali DHL e Brt, posti sotto la lente di ingrandimento negli scorsi anni. Oggi nello specifico caso di Esselunga si sottolinea in particolare la violazione di numerose norme di settore con un danno erariale di notevole entità.

Secondo quanto indicato dalle indagini del pm le attenzioni degli organi preposti si sarebbero in particolare concentrate sull’emissione di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti, per un complessivo ammontare di 221 milioni di euro, e sulla stipula di contratti di lavoro fittizi ed illegali.

Guaio Esselunga: maxi sequestro da 48 milioni di euro
Guaio Esselunga: maxi sequestro da 48 milioni di euro

La manodopera in particolare sarebbe stata gestita da società di facciata che agivano da filtro, garantendo al colosso dei centri commerciali un consistente risparmio. Attraverso cooperative definite serbatoi di manodopera infatti venivano in modo sistematico tagliati costi relativi all’Iva e ad oneri di natura previdenziale e assistenziale.

Al momento la Gdf di Milano sta procedendo con perquisizioni a tappeto dei centri operativi di tra Novara, Bergamo e lo stesso capoluogo lombardo. In corso accertamenti anche presso le persone fisiche coinvolte.

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