Marta Fascina dal 2020 al fianco di Berlusconi, e prima?
L’ultima immagine pubblica di Marta Fascina è quella addolorata al funerale del compagno Silvio Berlusconi presso la basilica di Piazza Duomo a Milano. La trentatreenne ha però alle spalle un lungo passato, sia al fianco del Cavaliere sia legato ad una vita precedente, certamente non così distante dai riflettori.
L’abitudine e le immagini pubblicate dai media hanno spinto a pensare a Marta Fascina come alla ragazza silenziosa sempre al fianco di Silvio Berlusconi. Gli esordi, le attività e l’impegno della ragazza classe ’90 pongono in realtà le radici molto più indietro nel tempo e partono da Melito di Porto Salvo, paesino dove Marta è nata.
Dal piccolo comune in provincia di Reggio Calabria ad ultima donna del Cavaliere la giovane Marta di strada ne ha sicuramente fatta tanta. La scalata, così potremmo chiamarla, di questa ragazza riservata ha fatto segnare momenti e tappe forse decisive, e non pare destinata ad interrompersi con l’uscita di scena del noto compagno.
Chi è Marta Fascina? Gli esordi e le vecchie conoscenze
Arcore, il Milan poi il Monza, la politica con una poltrona negli ingranaggi di Forza Italia: questo potrebbe essere un ritratto approssimativo e parziale del percorso di Marta Fascina. L’ultima compagna di Silvio Berlusconi ha accompagnato il Cavaliere in quasi ogni uscita pubblica dell’86enne dal 2020 ad oggi.
I due seppur con evidente distanza d’età hanno sempre dato l’impressione di essere affiatati e vicini, anche se i detrattori del Cavaliere hanno spesso dipinto la ragazza come “muta”, soprannome di vecchia data volto a sottolineare il carattere schivo e silenzioso di cui pare essere provvista.
Il punto di start di Marta è collocato nell’estremo sud della penisola italiana e più precisamente nel piccolo comune calabrese di Melito di Porto Salvo. Tra i dieci mila abitanti di questa realtà cittadina dell’estrema punta meridionale della Calabria, sono molti coloro che definiscono la giovane Marta come una “persona riservata”.
Papà Orazio, un assicuratore, e mamma Angela, un’insegnante, si trasferiscono in Campania, a Napoli, dove il signor Fascina vince il concorso da cancelliere ed entra in tribunale. La passione nemmeno tanto celata e condivisa dall’intera famiglia è proprio rivolta al Milan e al suo patron, Silvio Berlusconi.
Marta si sposta a Portici dove vive insieme alla madre e al fratello Claudio, un militare ora trasferito a Bolzano. La passione per la comunicazione e il desiderio di vedere il mondo spingono la giovane, una volta conclusa la scuola superiore, a trasferirsi a Roma dove inizia a frequentare la facoltà universitaria di Scienze della Comunicazione.
Proprio nella capitale la Fascina comincia a frequentare ambienti e feste importanti, che annoverano tra i partecipanti personalità del calibro di Giacomo Urtis e Stefano Ricucci. Il primo è noto per essere il chirurgo personale delle star, mentre il secondo è già un influente imprenditore della Roma bene.
Nel 2011 una Marta Fascina poco più che ventenne viene immortalata in uno scatto mediatico in compagnia dei due noti personaggi. L’occasione fu con molta probabilità la festa di compleanno dello stesso Urtis. Altra festa e altra conoscenza illustre che avvicina ancor di più la giovane Marta al Cavaliere è quella di Lele Mora, avvenuta qualche tempo più tardi.
Dai divanetti delle feste romane alla poltrona del Parlamento: Marta Fascina in politica
Roma segna per Marta Fascina anche una tappa di avvicinamento fondamentale al mondo della politica e alla persona di Silvio Berlusconi. Del resto l’ammirazione verso l’imprenditore leader di Mediaset non era mai venuta meno e diverse fonti riportano anzi di un’assidua attività epistolare che la giovane indirizzava al Cavaliere.
L’anno della consacrazione politica fu il 2013. Marta Fascina conosce Silvio Berlusconi, entra a Palazzo Grazioli, partecipa alle cene romane e si avvia verso un ingresso in politica dalla porta principale, seppur con la consueta eleganza e in silenzio, come il suo carattere le imponeva di fare.
Il primo impegno è la candidatura ai Portici, al fianco dell’allora candidato sindaco per il centrodestra Vincenzo Ciotola. I voti accumulati furono appena 58, ma Marta non si abbatte e prosegue con costanza e impegno a farsi strada nel complesso mondo politico della capitale.
La svolta avviene però a luglio quando Silvio Berlusconi offre il primo contratto di lavoro a Marta. Arriva il primo bonifico da parte del Cavaliere che inserisce la giovane nell’ufficio stampa del Milan, di cui in quegli anni l’imprenditore milanese era ancora presidente.
L’impegno lavorativo nel club rossonero spinge la giovane calabrese a muoversi alla volta di Milano e soprattutto la trasporta rapidamente in quello che è il centro operativo dell’intera galassia berlusconiana: Villa San Martino ad Arcore. Qui la Fascina entra in punta di piedi e con la gentilezza che gli stessi suoi compaesani le attribuivano sin da bambina.
L’altra data chiave nell’ascesa di Marta Fascina non può che essere il 2018. Dopo anni di collaborazioni lavorative ecco che è lo stesso Silvio Berlusconi ad indicare la bionda ragazza quale nome da far eleggere in occasione delle elezioni Politiche di quell’anno. Il risultato vede la Fascina iscritta in Campania per un seggio alla Camera.
Da collaboratrice a fidanzata il passo è breve. O meglio le esigenze politiche e di salute di Silvio Berlusconi impongono che vi sia una persona pronta a prendersi cura di lui e a seguirlo soprattutto per quanto concerne dichiarazioni e apparizioni mediatiche.
In questo campo la Fascina si dimostra abilissima e attenta, e stupisce soltanto i meno lungimiranti lo scoop che presenta Marta come nuova fidanzata di Silvio Berlusconi. Del resto l’immagine della ragazza mostrata anche in Parlamento trova sostegno e credito crescenti all’interno del movimento e nell’entourage più stretto del Cavaliere.
Cover del telefono con il volto di Berlusconi, tatuaggio sull’anulare della mano sinistra con le iniziali SB (Silvio Berlusconi?), non fanno altro che accelerare un iter partito da lontano e incanalato su binari forse già scritti ed inevitabili. Durante la pandemia Marta diviene oltre che compagna anche una sorta di custode di Berlusconi, dal quale è praticamente inseparabile dal 2020 in poi.
Il 21 marzo 2022 l’unione trova risonanza ufficiale, oltre che mediatica, attraverso il famigerato “non-matrimonio” celebrato a Villa Gernetto. A parte i figli, contrari ad un sacramento rigoroso ed ufficiale, gli ospiti annoverano tutti i grandi amici e compagni di vita di Silvio Berlusconi: da Dell’Utri a Confalonieri, passando per Letta e soprattutto Orazio Fascina, il papà di Marta.
Da lì in poi è storia recente. Una storia fortemente politica e che vede Marta Fascina farsi strada in modo veemente e convinto all’interno dei quadri del partito. La progressione sullo scacchiere azzurro di Forza Italia è inesorabile e continua. Sono diversi i “conoscenti” della classe ’90 inseriti nelle posizioni che contano: l’amico di scuola Tullio Ferrante, e i così detti “bergamaschi” Alessandro Sorte e Stefano Benigni.
Si tratta di una scalata interna? Forse è ancora presto per dirlo. Certo che l’uscita di scena di Silvio Berlusconi rimescola le carte nella gestione del partito e nel futuro di Forza Italia. Elemento che appare certo, all’interno di un quadro nebuloso che vede in gioco tante figure, è che Marta Fascina avrà quasi certamente un ruolo da protagonista.
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