Accordo tra Hamas e Israele: spiragli di tregua a 7 mesi dal via del conflitto
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Guerra in Medioriente: imminente annuncio di accordo sugli ostaggi da parte del Qatar

La situazione nella Striscia di Gaza potrebbe cambiare presto in quanto il Qatar è riuscito a ottenere un accordo sugli ostaggi fra Israele e Hamas. La notizia proverrebbe da fonti vicine al governo del piccolo emirato del Golfo, che in queste settimane si è prodigato al fine di ricoprire un ruolo chiave nella questione palestinese.

Storico endorser dell’organizzazione politico-militare sotto molti aspetti, il Qatar spinge molto su questo accordo sugli ostaggi anche se manca il sì finale di Israele. L’intento è di anticipare di molto altri attori geopolitici della regione pe un successo diplomatico che cambierebbe molte cose.

Guerra a Gaza, imminente accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas

Dunque, dopo oltre un mese di aspri combattimenti che sono costati la vita di oltre 10.000 civili all’interno della Striscia di Gaza, ecco che si è arrivati alla svolta: l’accordo sugli ostaggi per cui verrebbero liberati diverse decine di persone, soprattutto donne e bambini. Il Qatar dunque è in procinto di diffondere in giornata i dettagli dell’accordo sulla liberazione degli ostaggi.

Lo dice una fonte coinvolta nei negoziati secondo quanto riferiscono i media israeliani. Secondo la fonte, l’affare è “sul punto di essere concluso”. Questa notizia è stata anche confermata dal ministro israeliano della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. Assieme alla conferma però, da parte del titolare del Dicastero e leader di Potere Ebraico, Gvir esprime anche preoccupazioni. Dice:

Sono preoccupato perché si parla di un accordo. Non ci vengono rivelati i dettagli, non ci viene detta la verità. Ma, secondo le voci, Israele commetterà un errore grave come quello commesso nel 2011 quando per ottenere il rilascio del soldato Gilad Shalit dovemmo liberare numerosi palestinesi.

accordo sugli ostaggi
Il Ministro della Sicurezza israeliano Itamar Gvin si dice perplesso sulla proposta di accordo sugli ostaggi

Secondo le prime indiscrezioni, infatti, l’accordo sugli ostaggi prevede che per ogni ostaggio israeliano detenuto vengano liberati tre prigionieri di Hamas dalle carceri israeliane. Secondo i termini dell’accordo riportati dal Jerusalem Post, Hamas dovrà rilasciare bambini e madri in ostaggio a Gaza. In cambio, Israele ha accettato di rilasciare dalle carceri israeliane donne e minori coinvolti in atti di terrorismo. Inoltre, entrambe le parti dovrebbero confermare la fornitura di carburante e assistenza economica nella Striscia di Gaza.

E sempre però da parte del governo di Tel Aviv non è arrivato il sì definitivo all’accordo sugli ostaggi. Secondo come riporta l’emittente simbolo dei Paesi arabi Al Jazeera, il cavillo pende sulla “tregua umanitaria”. Il governo Netanyahu, a partire dallo stesso Premier, da sempre è riluttante nel cessate il fuoco a Gaza. Nel frattempo, però, Hamas ha detto sì alla proposta di Qatar ed Egitto.

accordo sugli ostaggi
Ora anche il premier Netanyahu apre all’accordo sugli ostaggi

Tuttavia, nelle ultime ore proprio lo stesso Premier dello Stato Ebraico ha espresso parere positivo al raggiungimento dell’accordo sugli ostaggi. Ha infatti affermato Bibi Netanyahu:

Spero che avremo buone notizie fra breve, stiamo facendo progressi. Non credo serva aggiungere altre parole, soprattutto in questo momento di incertezza. Il nostro obiettivo resta comunque la distruzione di Hamas. Non ci fermeremo finché non lo realizzeremo.

Al di là delle aperture del governo sulla questione ostaggi, questa apertura è forse la notizia più importante che inizia far sgretolare il muro di opposizione intransigente attuato finora da Netanyahu. Dopo un primo tentativo poi fallito, forse questa è davvero la volta buona.

Mentre si attende l’accordo sugli ostaggi, allarme dell’UNICEF sulla situazione a Gaza

L’accordo sugli ostaggi aspetta di essere approvato e poi diffuso da entrambe le fazioni, ma ora a preoccupare è la situazione umanitaria a Gaza. L’ultimo ente a levare un grido di allarme niente di meno che l’UNICEF, che tramite il suo portavoce James Elder (in questi giorni al Cairo), spiega senza mezzi termini:

accordo sugli ostaggi
Oltre l’accordo sugli ostaggi, c’è da risolvere anche la questione umanitaria a Gaza. L’Unicef nella persona di James Elder mette in allarma su una possibile emergenza umanitaria

Senza carburante sufficiente, assisteremo al collasso dei servizi igienico-sanitari. Quindi abbiamo, oltre ai mortai e alle bombe, una tempesta perfetta per la diffusione delle malattie. Persistono severe restrizioni al lavaggio delle mani, all’igiene personale e alla pulizia.

Conclusioni accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas mediato dal Qatar

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